Salisburgo-Inter 0-1, Lautaro porta i nerazzurri agli ottavi di Champions
L'argentino realizza il rigore che vale i tre punti e il passaggio del turno
Salisburgo, 8 novembre 2023 - L'Inter vince in Austria contro il Red Bull Salisburgo e conquista con due giornate d'anticipo il passaggio del turno in questa Champions League. In una partita dal risultato bloccato, ci pensa un rigore di Lautaro Martinez a con segnare il successo ai nerazzurri, dopo il fallo di mano di Bidstrup sul tiro di Barella. I ragazzi di Inzaghi raggiungono così la Real Sociedad in vetta al Gruppo D a quota 10 punti, con entrambe le formazioni che strappano il pass per gli ottavi di finale, eliminando anzitempo Red Bull Salirburgo e Benfica, ormai aggrappate solo alla speranza di "retrocessione" in Europa League, per continuare la propria stagione europea.
Primo tempo
Simone Inzaghi conferma il parziale turnover in vista della sfida della Red Bull Arena. Senza Pavard, in difesa va Bisseck, con Darmian spostato sulla fascia a destra al posto di Dumfries. A centrocampo c'è Frattesi per Barella, mentre Carlos Augusto prende il posto di Dimarco. In attacco confermato Thuram, mentre Sanchez viene schierato concedendo un po' di riposo, almeno dal primo minuto, al toro nerazzurro, Lautaro Martinez. Dall'altra parte Struber con il 4-4-2 i propri ragazzi. Schlager tra i pali, poi Dedic, Baidoo, Pavlovic e Ulmer. In mezzo al campo Bidstrup e Capaldo, mentre sulle fasce spazio a Sucic e Gloukh. Completa l’undici il tandem offensivo con Konaté e Simic.
Primi dieci minuti di grande studio per le due squadre. Nessuna delle due vuole concedere spazio alla formazione avversaria, per questo fin da subito il pressing austriaco è molto aggressivo, così come l'Inter, di pronta risposta, prova a far valere i propri muscoli spostando sul fattore fisico la bilancia dell'incontro. Il primo tiro pericoloso però è dei tori rossi austriaci. Azione insistita da parte dei campioni d'Austria, che provano poi con Bidstrup a cercare la conclusione dalla distanza. Il tiro termina però alto.
Nella fase centrale di primo tempo la squadra di casa sembra essere a suo agio e insiste ad accelerare nella metà campo nerazzurra. L'Inter cresce con il passare dei minuti e dopo aver incassato il cartellino giallo per fallo di Bisseck ai danni di Ulmer e la seguente punizione battuta da Gloukh, ma ben respinta da Sommer, inizia a farsi pericolosa dalle parti di Schlager. Il gioco spalle alla porta di Thuram prima apre spazio ai compagni, poi concede anche al transalpino stesso l'occasione di girarsi e attaccare la profondità. Il primo tiro in porta dell'Inter arriva solo al 33esimo quando su azione insistita sulla corsia di sinistra, Bisseck tenta la conclusione potente, ma centrale: blocca Schlager in due tempi.
La squadra di Inzaghi comincia però ad imprimere il proprio ritmo alla gara e nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione comincia a monopolizzare la scena. Minuto 36: calcio di punizione dal lato di destra calciato da Çalhanoglu. Il cross del turco pesca in area di rigore Bastoni, il quale colpisce di testa tutto solo in mezzo all'area di rigore, ma non riesce a centrare lo specchio della porta. Nonostante l'ottima posizione era molto complicato il tentativo aereo dell'azzurro, visto come il pallone quasi sbuchi sulla testa del difensore, dopo che i saltatori sul primo palo avevano bucato l'intervento.
La maxi occasione dei primi quarantacinque minuti arriva proprio nel finale di tempo. Stupendo break a centrocampo di Thuram che scende da metà campo fino all'area di rigore avversaria cavalcando la zona centrosinistra di campo. Arrivato quasi sul fondo, mette in area per Sanchez, il quale fa da sponda per Frattesi, che da buona posizione colpisce però con il sinistro, spedendo altissima la sferra sulla porta difesa da Schlager. Si dispera il centrocampista ex Sassuolo, consapevole di aver fallito una grande occasione da gol. È l'ultima grande occasione del primo tempo, con Gozobuyuk che manda le due squadre al riposo sul punteggio di 0-0.
Secondo tempo
Nell'intervallo i due tecnici si giocano un cambio per parte. Inzaghi getta nella mischia De Vrij al posto dell'ammonito Bisseck. La risposta di Struber è l'ingresso di Gourna-Douath, il quale prende il posto di Ulmer. Un ingresso in mezzo al campo, con Capaldo che va a posizionarsi sulla destra, mentre Dedic diventa il nuovo terzino sinistro. La partita riprende con la stessa fisicità della prima frazione, con qualche contatto duro in più. Non è un caso che in appena sei minuti ci sia il doppio degli ammoniti di tutto il primo tempo. Arrivano in fatti due cartellini gialli, uno per parte, il primo all'indirizzo di Çalhanoglu, il secondo verso Pavlovic. Sul fallo del giocatore del Salisburgo però, l'Inter ottiene un calcio di punizione da posizione ottima. Della battuta si occupa proprio il turco, ammonito in precedenza, la cui conclusione viene però respinta in tuffo da Schlager.
La ripresa però è partita con un ritmo elevatissimo e lo spettacolo ne gode. Ancora Inter al 56': Darmian ci prova dopo essersi spostato il pallone sul sinistro, ma la sfera non prende l'effetto desiderato e si perde sul fondo. Due minuti più tardi la risposta dei padroni di casa. Konate accelera e macina metri sull'out di sinistra. Arrivato in area di rigore, l'attaccante rientra e cerca il gol. Non si fa sorprendere Sommer che respinge con i pugni la conclusione centrale.
Secondo cambio di marca nerazzurra al minuto 61: dentro Asllani, fuori Çalhanoglu, ammonito qualche minuto prima. L'Inter preme sull'acceleratore, ma deve stare attenta alle accelerazioni degli austriachi, sempre pungenti, quando hanno la possibilità di giocare l'uno contro uno con i propri talentuosissimi attaccanti. Ci prova Dedic al 67', con la conclusione di destro dopo un tentativo insistito di dribbling. Il tiro è velenoso sul primo palo, tocca Sommer in corner a evitare guai per la propria porta. L'Inter sembra però sentire il momento favorevole e Inzaghi lo dimostra con i cambi. Il tecnico nerazzurro getta nella mischia Lautaro Martinez e Barella, i quali vanno a concedere riposo a Sanchez e Mkhitaryan.
L'Inter insiste a caccia del possibile gol vittoria, andando altre due volte vicinissima alla rete del vantaggio. Prima al settantatreesimo con Thuram e Martinez, entrambi a pochi centimetri dal trovare la deviazione vincente su un cross da calcio d'angolo, poi Asllani con la conclusione potente, ma centrale, bloccata in due tempi, non senza difficoltà, da Schlager. Due occasioni importanti intervallate dal cartellino giallo sventolato dal direttore di gara ai danni di Gloukh. Sempre più in affanno i padroni di casa, Struber va a caccia di energie fresche dalla panchina, concedendo spazio a Ratkov, rilevando un esausto Simic.
Ancora Inter al minuto 81. Cross dalla sinistra di Bastoni che pesca il colpo di testa perentorio di Lautaro Martinez, Schlager però si supera e devia la conclusione sulla traversa, negando all'Inter il gol del vantaggio. La gioia del gol dei nerazzurri però è solo rimandata, perché quattro minuti più tardi arriva l'episodio che sblocca la gara. Altra azione dell'Inter dalla sinistra, con Thuram infine a consegnare la sfera a Barella per il tiro. Bidstrup si oppone, colpendo però la sfera con il braccio e obblignado il direttore di gara a fischiare il giusto penalty in favore degli ospiti. Sul dischetto si presente Lautaro Martinez, che si vendica della parata precedente di Schalger realizzando il tiro dagli undici metri. Pallone sulla sinistra, portiere a terra dall'altro lato e Inter in vantaggio all'85esimo di gioco.
Prova a giocarsi altri due cambi per andare a caccia del pareggio Struber, schierando Nene e Forson al posto di Konaté e Gloukh. Anche Inzaghi si gioca un cambio, l'ultimo della propria partita, gettando nella mischia Dimarco, il quale rileva uno stanco Carlos Augusto. Nei sei minuti di recupero concessi per il finale di partita i nerazzurri gestiscono il vantaggio, arrivando anche vicini al raddoppio sempre con Lautaro Martinez, che stoppa e tira dai sedici metri, il tiro però è troppo strozzato e finisce largo. È l'ultima grande occasione della partita prima del triplice fischio che sancisce il successo interista in terra austriaca. Risultato che vale i tre punti e il passaggio agli ottavi di questa edizione di Champions League.
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