Finale Champions all’Ataturk, per l’Inter è lo stadio dei sogni. Per il Milan fu l’arena di una rimonta da incubo

La struttura olimpica di Istanbul ospita l’ultimo atto del prestigioso trofeo continentale. C’è un solo precedente nel 2005: una notte che i tifosi rossoneri mai sono riusciti a dimenticare

di GIULIO MOLA -
9 giugno 2023
La Champions allo stadio Ataturk

La Champions allo stadio Ataturk

Istanbul, 9 giugno 2023 – È la più grande e moderna infrastruttura sportiva della Turchia: con i suoi 75.145 posti a sedere, l’Atatürk Olympic Stadium (porta il nome di Mustafa Kemal Atatürk, fondatore e primo presidente della Repubblica Turca), si prepara ad accogliere la finalissima di Champions League fra Manchester City e Inter. L’impianto non è nuovissimo (venne realizzato tra il 1999 e il 2002 su progetto degli architetti francesi Michel Macary e Aymeric Zublena, gli stessi dello Stade de France), e ha fallito il suo principale obiettivo, ovvero i Giochi della XXVII Olimpiade, poi conquistati dall’Australia con Sidney.

Ma ancora oggi, nonostante la delusione per la mancata assegnazione del più grande evento sportivo, resta un gioiello architettonico con il primo anello collocato a una quota inferiore – circa 12 metri – rispetto al livello del terreno. Una soluzione che ha consentito di rendere più efficienti i flussi dei tifosi e conseguentemente le vie di fuga, limitando allo stesso tempo l’impatto del profilo della struttura. Si trova nel distretto di Başakşehir (parte europea della città) ed è raggiungibile con la Linea M3 della metropolitana di Istanbul dalla fermata Olimpiyat Stadi.

Di fatto l’Atatürk Olympic Stadium, utilizzato oggi dalla Nazionale e dal Karagümrük dove allenava Andrea Pirlo (prima ancora dal Galatasaray e dal Besiktas), è sempre in prima linea quando ci sono candidature importanti: in passato ha ospitato l’ultimo atto dell Champions League 2005 (per i tifosi rossoneri resta lo stadio degli incubi, ricordando la finale che vide il Milan sconfitto dal Liverpool dopo una clamorosa rimonta), adesso una nuova opportunità dopo lo spostamento (causa pandemia) della sfida fra il City e il Chelsea del 29 maggio 2021 (si disputò in Portogallo). L’Atatürk tornerà ad accogliere la Champions diciotto anni dopo l’ultima volta, entrando nel club dei pochi impianti ad aver ospitato più di una Finale di UCL. Un ristretto circolo elitario in cui comanda Londra: fra vecchio e nuovo Wembley sono ben 8 le finali giocate nella capitale inglese. Poi, a quota 4, c’è il Bernabeu (Madrid), il Prater Stadion (Vienna), infine stadio Olimpico di Roma e San Siro. Oltre alle svariate candidature alle Olimpiadi estive (2000, 2004, 2008, 2012, 2020) va ricordato che l’impianto è in pole per gli Europei di calcio del 2028, dove la Turchia dovrà battere la concorrenza di Regno Unito e Irlanda.

Quel che colpisce nell’Atatürk Olympic Stadium è soprattutto la copertura del settore ovest, un’elegante mezzaluna con dei richiami ai simboli della Turchia. La tribuna sottostante, che si innalza fino a 50 metri sopra il livello del campo di gioco, ospita invece spazi accessori.

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