È morto Sven Goran Eriksson: l’allenatore svedese, 76 anni, aveva un tumore al pancreas

L’annuncio della famiglia, secondo quanto riportato dalla Bbc. Nei giorni scorsi il toccante messaggio d’addio: “Prendetevi cura di voi stessi”. Nel 2000 la vittoria dello scudetto con la Lazio

26 agosto 2024

Roma, 26 agosto 2024 – È morto a 76 anni Sven Goran Eriksson, ex allenatore tra le altre di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, oltre che commissario tecnico della nazionale inglese. Lo comunica la famiglia, secondo quanto riportato dalla Bbc: “Sven Goran Eriksson è morto - si legge nella nota diffusa dai suoi cari - Dopo una lunga malattia, si è spento stamattina (lunedì 26 agosto) a casa, circondato dalla famiglia. Con lui la figlia Lina, il figlio Johan con la moglie Amana e la nipote Sky, il padre Sven, la compagna Yanisette col figlio Alcides, il fratello Lars-Erik con la moglie Junmong. La famiglia chiede che venga rispettato il desiderio di vivere privatamente il suo lutto e di non essere contattata".

Sven Goran Eriksson durante il saluto ai tifosi della Lazio allo stadio Olimpico di Roma
Sven Goran Eriksson durante il saluto ai tifosi della Lazio allo stadio Olimpico di Roma

Eriksson era affetto da cancro al pancreas e dopo aver rivelato che gli restava solo un anno di vita aveva intrapreso una sorta di tour d'addio negli stadi che più lo avevano amato, compreso l’Olimpico di Roma e il Marassi di Genova dove era stato accolto tra lacrime e applausi lo scorso maggio.

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Nel 2001, lo svedese era diventato il primo ct straniero della nazionale di calcio inglese, allenando la cosiddetta "generazione d'oro", tra cui David Beckham, Steven Gerrard, Wayne Rooney e Frank Lampard, e legando indissolubilmente la sua figura al calcio britannico. Nel corso della sua carriera ha guidato una serie di club europei di alto profilo, tra cui Benfica, Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, dove vinse lo storico scudetto del 2000.

La carriera di Eriksson

In Italia era arrivato a metà degli anni '80 alla Roma, dopo l'esperienza al Benfica in Portogallo. Poi le panchine di Fiorentina e Sampdoria. Con la Lazio vinse lo scudetto nella stagione 1999-2000. Poi ha girato il mondo dall'Arabia alla Cina, alla Thailandia. Ha allenato diverse nazionali: dopo l'esperienza con l'Inghilterra, ha infatti guidato Costa d'Avorio, Messico e Filippine.

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L’annuncio della malattia e il tour negli stadi

A gennaio ha rivelato di combattere contro un tumore, arrivato allo stato terminale, affermando di avere, nella migliore delle ipotesi, "un anno di vita”. Da quell'annuncio, Eriksson è stato ospite di alcune delle società che ha allenato in giro per l'Europa. In Italia è stato accolto allo stadio dalla Lazio e dalla Sampdoria. In Inghilterra ha realizzato un suo sogno: sedere sulla panchina del Liverpool nel corso di una partita organizzata tra le leggende del club e l'Ajax.

Il messaggio d’addio

“Non essere dispiaciuto. Sorridi", è uno degli ultimi messaggi dell'allenatore nel corso di un documentario a lui dedicato che Amazon ha pubblicato nelle scorse settimane. “Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della vita e vivetela. Fino alla fine - ha aggiunto - Ho avuto una bella vita, sì”, ha ammesso Eriksson. “Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarlo, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: 'Sì, era un brav'uomo’. Ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderanno come un uomo positivo”.

Il cordoglio dei club

La Roma "piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Ha guidato i giallorossi dal 1984 al 1987 conquistando una Coppa Italia. Il nostro pensiero va ai suoi familiari in questo momento di dolore". Lo scrive sui social il club. La Lazio, in un comunicato, apprende “con estremo dolore e profonda commozione la notizia della scomparsa di Sven Goran Eriksson, allenatore del secondo Scudetto e tecnico più vincente nella nostra storia".

"La prima parola che ci viene in mente quando pensiamo a lui è dignità. Dignità sportiva, per la classe e il rispetto evidenziati in ogni occasione in oltre quarant'anni di carriera da allenatore. Dignità umana, per aver affrontato con coraggio e compostezza un avversario come il cancro che l'ha portato via a 76 anni". La Sampdoria rende così omaggio a Sven-Goran Eriksson, dal 1992 al 1997 allenatore dei blucerchiati. Anche la Fiorentina “si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Il tecnico svedese ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico viola dal 1987 al 1989".

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