Europa League e Conference, i risultati dei quarti di finale

Avanzano le favorite dei due tornei, ma non senza qualche sorpresa. La Lazio cede ai rigori contro il Bodo/Glimt, mentre il Chelsea in semifinale dovrà sfidare la rivelazione Djurgarden

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
18 aprile 2025
Bruno Fernandes (Ansa)

Bruno Fernandes (Ansa)

Roma, 18 aprile 2025 - Si completa il quadro dei quarti di finale di Europa League e Conference League. Nella competizione maggiore avanzano Athletic Bilbao, Tottenham, Bodo/Glimt e Manchester United a spese di Rangers, Eintracht Francoforte, Lazio e Lione, mentre nella seconda accedono alla semifinale Fiorentina, Betis Siviglia, Chelsea e Djurgarden contro Celje, Jagiellonia, Legia Varsavia e Rapid Vienna. Gli accoppiamenti: da una parte Athletic Bilbao-Manchester United e Tottenham-Bodo/Glimt e dall'altra Fiorentina-Betis Siviglia e Chelsea-Djurgarden.  

I risultati del ritorno dei quarti di finale di Europa League

  Dopo lo 0-0 della gara di andata, non senza emozioni da una parte e dall'altra (lo 'scozzese' Propper si fa espellere e lo spagnolo Berenguer sbaglia un rigore), l'Athletic Bilbao si prende le semifinali battendo 2-0 davanti al proprio pubblico i Rangers: segnano, con un gol per tempo, Sancet dal dischetto e Williams su assist di De Marcos, mentre gli ospiti escono di scena perdendo per infortunio anche Yilmaz e Balogun dopo il forfait di Rice nel primo round. Gli spagnoli incontreranno il Manchester United, che supera il Lione con estrema fatica dopo il 2-2 della gara di andata firmato da Almada e Cherki da una parte e Yoro e Zirkzee dall'altra. La prima delle mille emozioni della notte dell'Old Trafford la firma Ugarte su assist di Garnacho, con Dalot su imbeccata di Maguire che fa calare il sipario sul primo tempo su un 2-0 che sembra un'ipoteca. I francesi non ci stanno e impattano con Tolisso e Tagliafico, imbeccati da Lacazette e Maitland-Niles prima di perdere per doppia ammonizione Tolisso. Nonostante l'uomo in meno, il Lione mette la freccia nel supplementare con Cherki e Lacazette, implacabile dal dischetto come dopo 4' lo è dall'altro lato Bruno Fernandes. Stappata la partita, lo United dilaga con Mainoo e Maguire, entrambi assistiti da Casemiro. L'avventura in Europa League della Lazio era partita malissimo con la doppietta rifilata da Saltnes nella gara di andata. La missione rimonta contro il Bodo/Glimt parte bene grazie a Castellanos su assist di Isaksen, con Noslin che in pieno recupero impatta i conti su suggerimento di Romagnoli. Ai supplementari Dia su imbeccata di Guendouzi fa esplodere l'Olimpico, che si gela quando Helmersen pareggia su assist di Maatta prima di incassare la seconda ammonizione poco prima dei rigori. Sponda biancoceleste, segnano Dia e Guendouzi, ma sbagliano Tchaouna, Noslin e Castellanos, mentre per il Bodo/Glimt, una maledizione per le squadre romane, falliscono Hauge e Berg a fronte delle firme di Fet, Sorli e Moe che valgono il pass per la semifinale. Nella gara di andata Tottenham ed Eintracht Francoforte si erano divisi la posta in palio con un 1-1 firmato da Porro ed Ekitike. Dopo aver sciupato il vantaggio della gara interna, pareggiando anche in rimonta, gli inglesi si impongono in terra tedesca grazie al rigore trasformato da Solanke in una gara non priva di infortuni: per l'Eintracht Francoforte si ferma Gotze, mentre gli Spurs, che quindi sfideranno il Bodo/Glimt, perdono Maddison.

I risultati del ritorno dei quarti di finale di Conference League

  La Fiorentina aveva già messo la pratica semifinale in discesa nella gara di andata, vinta in trasferta grazie alle reti di Ranieri e Mandragora dal dischetto, dal quale era stato perfetto anche Delaurier-Chaubet. Il 2-1 ottenuto in Slovenia sembra quasi un'ipoteca, ma in realtà il secondo round al Franchi è ben più teso del previsto nonostante ancora Mandragora, su assist di Pongracic, apra benissimo il pomeriggio. Gli ospiti si svegliano nel secondo tempo e ribaltano il verdetto maturato al duplice fischio con le reti di Matko e Nemanic, serviti rispettivamente da Zabukovnik e Seslar. All'appello tra i protagonisti più attesi manca Kean, che risponde presente su imbeccata di Mandragora, l'MVP del doppio confronto prima che a Ranieri, già decisivo all'andata, venga annullato il gol della possibile sicurezza per fuorigioco. Il Franchi soffre nel finale ma festeggia l'accesso alla semifinale, dove ci sarà il Betis Siviglia, forse il primo vero grande scoglio incontrato in questa Conference League. Gli spagnoli si erano aggiudicati il primo round contro il Jagiellonia grazie alle firme di Bakambu e Rodriguez. I polacchi si illudono nel primo tempo con Hansen, ma tutto viene vanificato per fuorigioco, prima di essere trafitti ancora da Bakambu su assist di Ruibal. Poi Churlinov pareggia i conti ma la gioia serve solo a evitare la sconfitta interna: nel torneo avanza il Betis Siviglia, che dovrà verificare le condizioni di Ricardo Rodriguez, che nel primo tempo aveva lasciato la contesa per infortunio. Avanza nel torneo il Chelsea, dopo l'ipoteca messa nella gara di andata con la doppietta di Madueke e la rete di George (a dispetto del rigore fallito da Nkunku). Eppure, il Legia Varsavia complica parecchio i giochi andando in vantaggio con Pekhart, impeccabile dal dischetto: Cucurella pareggia su assist di Sancho prima di vedersi annullare la rete del possibile vantaggio per fuorigioco. Nella ripresa i polacchi vanno di nuovo in rete con Kapuadi su imbeccata di Goncalves: Stamford Bridge è presa, ma in semifinale volano i Blues, che se la vedranno con il sorprendente Djurgarden, che rimonta il Rapid Vienna dopo lo 0-1 incassato nella gara di andata figlio dell'autogol di Finndell. La vendetta sportiva degli svedesi è perentoria, anche se maturata passando dai tempi supplementari. La prima emozione del match è l'espulsione di Sangare, bilanciata dagli infortuni ravvicinati sponda ospite di Zugelj e Fallenius. Nella coda della frazione iniziale succede di tutto: prima Danielson segna su rigore e poi Une-Larsson vanifica tutto con un autogol su giocata di Seidl. Nella ripresa gli austriaci perdono Cvetkovic per infortunio e poi incassano anche la rete di Kosugi (che a sua volta uscirà dal campo claudicante) che significa tempi supplementari: una doppietta di Gulliksen su assist di Nguen e Priske manda in semifinale il Djurgarden, mentre il Rapid Vienna perde la partita e pure la testa quando anche Raux Yao si fa espellere.

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