Euro 2024, l'Italia è eliminata: ai quarti vola la Svizzera
Gli elvetici vincono 2-0 grazie alle reti di Freuler e Vargas e ora se la vedranno con una tra Inghilterra e Slovacchia. Per gli azzurri è notte fonda: gli unici guizzi sono i pali colpiti da Schar e Scamacca
Berlino (Germania), 29 giugno 2024 - La fase a eliminazione diretta di Euro 2024 parte dall'Olympiastadion di Berlino, teatro di Svizzera-Italia, il primo ottavo di finale. Gli azzurri tornano di scena nell'impianto che il 9 luglio 2006 li consacrò sul tetto del mondo battendo la Francia, ma l'aura, termine molto in voga in questi giorni, è ormai svanita così come svaniscono le speranze di difendere il titolo vinto nel 2021: ad avanzare nel torneo continentale, e con pieno merito, sono gli elvetici, che segnano un gol per tempo con Freuler e Vargas, con quest'ultimo che buca Donnarumma dopo pochi secondi dall'inizio della ripresa. I difetti della Nazionale di Spalletti sono tanti: dalla distanza tra i reparti alla scarsa decisione nei contrasti, passando per i pochissimi tiri in porta. Il primo pericolo dalle parti di Sommer curiosamente lo cagiona il fuoco amico di Schar e della sua avventata deviazione di testa che si spegne sul primo palo di giornata: il secondo lo colpisce Scamacca da zero metri ed è un po' la fotografia della poca fame della punta dell'Atalanta e del resto degli azzurri, che abbandonano mestamente ma meritatamente il torneo. Ad avanzare è la bella e solida Svizzera di Yakin, che ai quarti troverà la vincente di Inghilterra-Slovacchia.
Le formazioni ufficiali
Yakin, privo dello squalificato Widmer, lancia un 3-4-3 aperto da Sommer, protetto da Schar, Akanji e Rodriguez, con Aebischer e Rieder come quinti e la coppia composta da Freuler e Xhaka in mezzo al campo: il tridente offensivo invece annovera Vargas, Embolo e Ndoye. Spalletti, a sua volta senza lo squalificato Calafiori, replica con un 4-3-3 che tra i pali vede Donnarumma, con Di Lorenzo, Mancini, Bastoni e Darmian: la mediana prevede Cristante, Fagioli e Barella, mentre in attacco tocca a Chiesa, Scamacca ed El Shaarawy.
Primo tempo
La Svizzera parte forte guadagnando subito un corner su deviazione di Cristante al cross di Rieder: Bastoni sventa ogni pericolo di testa prima di ripetersi sull'iniziativa di Embolo, cercato da Vargas. La prima fiammata azzurra è firmata El Shaarawy, fermato però alla grande da Ndoye. Il gioco subisce una fase di interruzione a causa delle botte accusate da Barella prima ed Aebischer poi. Al 12' si riprende e un lancio di Xhaka trova Ndoye, che da posizione defilata al volo schiaccia la sfera sul fondo. L'Italia cresce e guadagna il primo corner, battuto da Fagioli per un acciaccato El Shaarawy collocato all'altezza del secondo palo: la difesa elvetica sbroglia la matassa e rilancia con Vargas per Embolo, anticipato da Donnarumma. Al 19' El Shaarawy guadagna un'ottima punizione dal limite, battuta morbida da Fagioli per Di Lorenzo, che sciupa miseramente prima di essere 'salvato' dalla segnalazione del fuorigioco. Al 24' Aebischer imbuca per Embolo, al limite del fuorigioco, che apre il destro trovando però la grande replica di Donnarumma. La risposta degli azzurri è affidata a Chiesa, che al 26' slalomeggia in area prima di provare un destro contrato da Akanji in calcio d'angolo, che non darà frutti così come quello successivo. La Svizzera riconquista il pallino del gioco e al 32' manda al tiro Rodriguez da fuori: la palla finisce in curva. Al 37' la palla invece finisce nel sacco quando Vargas serve Freuler, che controlla, prende la mira e con il mancino fa passare la sfera tra le gambe di Mancini prima di beffare Donnarumma. La Svizzera non si accontenta e insiste, guadagnando al 45' una punizione da posizione defilata per fallo di El Shaarawy su Schar: se ne incarica Rieder della battuta che viene sventata da Donnarumma con l'aiuto del palo. Marciniak, dopo 3' di recupero, manda le squadre negli spogliatoi e l'impressione è che il solo gol di scarto sia un affare per l'Italia.
Secondo tempo
Spalletti lascia negli spogliatoi El Shaarawy, rilevato da Zaccagni. Il copione del match però non cambia, perché al 46' Vargas riceve da Aebischer e lascia partire un gran destro a giro che firma il 2-0 non prima di aver avuto tutto il tempo di stoppare la palla e prendere la mira: la fotografia della rivedibile fase difensiva azzurra e anche dei pessimi impatti a inizio di ogni tempo. Solo un episodio può rianimare l'Italia e per poco ciò non avviene al 52', quando Schar anticipa Barella sul cross di Fagioli ma calibra male il colpo di testa, centrando il palo della porta difesa da un Sommer ancora inoperoso. Al 55' Cristante mura la botta di Rodriguez: sull'altro fronte Akanji fa lo stesso al tentativo da fuori di Cristante. Spalletti cambia ancora: fuori Barella e dentro Retegui, che si affianca così a Scamacca, che poco prima aveva mancato di poco il contatto con la bella imbucata di Chiesa. Anche Yakin cambia, inserendo Zuber per Vargas e Stergiou per Rieder. Al 73' si registra il primo vero tiro in porta dell'Italia: a scoccarlo, dopo aver fatto perno su stesso, è Retegui, mentre poco dopo è il palo a respingere il tentativo da distanza ravvicinata di Scamacca su suggerimento aereo di Zaccagni. Spalletti lancia Cambiaso e Pellegrini per Darmian e Cristante, mentre Yakin inserisce Sierro e Duah per Ndoye ed Embolo. Dalla panchina tocca poi a Frattesi alzarsi per dare il cambio a Fagioli: sono le ultime mosse, quelle della disperazione, anzi, della rassegnazione di Spalletti, l'emblema della disfatta azzurra nel teatro del successo dei Mondiali 2006. Stavolta finisce diversamente, con Marciniak che assegna solo 2' di recupero e sembra quasi un sollievo per l'Italia. La Svizzera se li gusta invece tutti i minuti di extra time, con Yakin che mette anche mano alla panchina: fuori il jolly Aebischer e dentro Steffen, che a suo modo partecipa alla festa meritata dei suoi.
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