Quanto guadagna e chi è il giocatore del Belgio più pagato. Euro 2024, le curiosità sui Davioli Rossi
La mitica generazione d’oro è ormai agli sgoccioli e la squadra non è tra le favorite, ma ciò non è per forza una cosa negativa
Il Belgio si presenta ai blocchi di partenza di Euro 2024 dopo il flop del Mondiale in Qatar e con il giovane Domenico Tedesco in panchina al posto di Martinez. La generazione d’oro è ormai un ricordo e questa squadra che si appresta a vivere l’avventura tedesca è un mix tra alcuni di quei grandi nomi che hanno reso i Diavoli Rossi noti al mondo, ma senza vincere nulla, e giovani in rampa di lancio che potrebbero mantenere il Belgio competitivo anche negli anni a venire. In panchina c’è, come detto, Domenico Tedesco, 38enne di Rossano ma con cittadinanza tedesca. L’ex allenatore di Lipsia e Spartak Mosca ha cambiato la rotta rispetto al predecessore: più verticalità e meno paura di affondare, a discapito magari della possibilità anche di scoprirsi. I primi risultati si sono visti nelle qualificazioni, dove il Belgio non ha perso nemmeno una partita e con la stella Kevin De Bruyne utilizzato solamente per una gara (quella contro la Svezia).

Lo scheletro è la generazione d’oro, ma l’anima saranno i giovani
Per avere quella verticalità e quella trazione offensiva che vuole vedere il tecnico, il modulo di riferimento è il 4-3-3. L’idea è di impostare dalla difesa cercando subito la palla verso Romelu Lukaku per poi scaricare alle saette laterali Doku e Trossard. Questi due saranno fondamentali con i loro uno contro uno e la loro capacità di scambiarsi continuamente di fascia e di tagliare dietro la linea dei difensori. Doku è esploso in questa ultima stagione al Manchester City ed è uno dei giovani più promettenti di tutto il panorama calcistico, mentre Trossard sta vivendo una seconda giovinezza. La stagione all’Arsenal è stata quasi perfetta, è mancato solo il titolo della Premier, e con Tedesco si sta trovando molto bene anche in Nazionale. Partono un gradino sotto Carrasco e Lukebakio, pronti a subentrare quando i due titolari inizieranno ad avere il fiato corto, in modo tale da avere sempre qualcuno che possa creare dall’uno contro uno. A centrocampo in mezzo ci sarà uno tra Tielemans e Mangala, il secondo più indicato per i compiti difensivi, assieme agli inamovibili Kevin De Bruyne e il giovane Amadou Onana. Se da una parte il primo non ha bisogno di presentazioni, l’altro è un ragazzo molto interessante che è diventato un riferimento per Tedesco. Assieme a Mangala avrà compiti prettamente difensivi e dovrà sfruttare in ogni minima parte le sue eccellenti doti fisiche sia per recuperare quanti più palloni possibile, sia per essere il primo a tramutare l’azione da difensiva in offensiva. Centonovantacinque centimetri, leve lunghissime, letture difensive già ottime nonostante i soli 22 anni, piedi non ancora educatissimi ma capace di ricevere e puntare l’uomo con coraggio, il centrocampista dell'Everton può fare strada e può mettersi in luce in questo torneo. I quattro dietro sono Theate, Vertonghen, Witsel e Castagne. Il terzino ex Bologna sarà quello con compiti più prettamente difensivi, mentre l’ex Atalanta sarà quello che si spingerà più avanti durante la manovra in maniera tale da avere una costante sovrapposizione sul lato. Vertonghen e Witsel in mezzo per garantire solidità ed esperienza, ma che spesso sono fragili se presi in velocità. In porta, dato il forfait di Courtois, toccherà a Casteels difendere i pali dei Red Devils. Un altro problema, oltre un reparto arretrato non di primo livello data anche l’età dei due centrali, è dato dagli infortunati. Thomas Meunier non è in Germania per un problema accusato nell’ultima amichevole, ma anche gli stessi Vertonghen e Theate non stanno benissimo. Tedesco però non pare avere troppa paura, oppure ha semplicemente fiducia del suo staff: il tecnico ha infatti scelto di non chiamare un ventiseiesimo giocatore, anzi ha proprio pubblicato un post con un lucchetto a fianco della lista dei 25. Tale scelta non è andata giù a buona parte di tifosi e stampa belga, ma va anche precisato che Meunier rimarrà con la squadra: farà nuovi controlli durante la settimana per capire se potrà prendere un volo per la Germania a Europeo iniziato.
Viste le premesse, il Belgio non sarà sicuramente tra le favorite della competizione e forse anche per questo rispetto a edizioni precedenti potrà giocare con la mente un po’ più libera e con meno pressione. Il livello medio della squadra è, comunque, alto e con Kevin De Bruyne il centrocampo è in ottime mani, senza dimenticare Charles De Ketelaere che arriva da un’annata da protagonista a Bergamo. L’obiettivo minimo sono i quarti di finale, ma l’eventuale approdo in semifinale è sicuramente possibile.
Probabile formazione (3-5-2): Casteels; Castagne, Witsel, Vertonghen, Theate; Onana, Mangala, De Bruyne; Doku, Lukaku, Trossard
Uomo chiave: Kevin De Bruyne. Il centrocampista del Manchester City è chiamato al trascinare non solo tecnicamente, ma anche emotivamente i compagni. Giocherà tutti i palloni della squadra e dovrà essere molto abile a eludere la pressione che gli metteranno costantemente gli avversari.
Giovane da seguire: Jérémy Doku e Amadou Onana. Il primo è già un volto noto del calcio mondiale, nonostante sia solo un 2002, e si sta ritagliando sempre più spazio anche al City grazie alla sua incredibile abilità in dribbling. Il secondo è alla seconda esperienza in Nazionale dopo il Mondiale e ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento a centrocampo..
Giocatore più pagato nel club: Kevin De Bruyne (Manchester City) 21 milioni di euro.
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