Inter-Benfica: dove vederla in tv e probabili formazioni. Le ultime sulla Champions

Match importante per i nerazzurri a San Siro, servono tre punti per evitare la fuga del Salisburgo: a Milano arriva il Benfica dell’ex Joao Mario

di MANUEL MINGUZZI -
2 ottobre 2023
Lautaro Martinez

Lautaro Martinez

Milano, 2 ottobre 2023 - Riscattato lo stop con il Sassuolo con il sontuoso poker di Salerno (Lautaro Martinez mattatore), l’Inter proverà a riscattare anche il pari di San Sebastian contro la Real Sociedad per rilanciare le proprie quotazioni in ottica qualificazione agli ottavi di finale di Champions. Il Salisburgo ha dato vita alla prima mini fuga con il sacco di Lisbona sul Benfica e saranno proprio i portoghesi a far visita all’Inter in quel di San Siro nella giornata di martedì 3 ottobre. Arriverà l’ex Joao Mario ma anche l’ex Juve Angel Di Maria: sfida tutt’altro che facile. E mentre i nerazzurri avranno il carico di entusiasmo dopo la vittoria di Salerno, i lusitani giungeranno a San Siro dopo la preziosissima vittoria interna contro il Porto, in uno dei match più sentiti del campionato portoghese. Partita di fondamentale importanza per Inzaghi, considerando che gli austriaci in testa al girone ospiteranno la Real Sociedad, e di fatto serviranno tre punti per evitare che il girone si complichi oltre modo in una Champions sempre più di livello e combattuta. Insomma, non è un dentro o fuori ma a Milano ci saranno importanti punti in palio.

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Probabili formazioni: davanti Lautaro-Thuram. Occhio a Di Maria

Nonostante si venga dal turno infrasettimanale, Simone Inzaghi non avrà modo di fare tanto turnover in una partita così delicata e complicata. Dentro i titolarissimi, soprattutto quel Lautaro Martinez reduce dal poker dell’Arechi partendo dalla panchina. Sarà il numero dieci a guidare l’attacco nerazzurro in coppia con l’esplosività di Marcus Thuram. Negli altri reparti scelte senza particolari sorprese, con Pavard, Acerbi e Bastoni dietro, poi Dumfries e Dimarco per le scorribande in fascia, Calhanoglu in mezzo a dare diga e ordine e Barella-Mkhitaryan gli uomini con licenza di incursione in avanti. Nel Benfica 4-2-3-1 con Trubin in porta, portiere cercato con insistenza dall’Inter in estate, poi Bah, Morato, Otamendi e Aursnes in difesa, a centrocampo ci saranno Neves e Kokcu a proteggere, mentre in avanti il pericoloso Di Maria sulla destra, attenzione al mancino a rientrare, poi Rafa Silva e David Neres alle spalle di Musa, che in estate era stato accostato al Bologna di Thiago Motta. Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. Benfica (4-2-3-1): Trubin; Bah, Morato, Otamendi, Aursnes; Kokcu, Neves; Di Maria, Rafa Silva, David Neres; Musa.

Precedenti favorevoli all’Inter

C’è una buona notizia per i tifosi nerazzurri: l’Inter non ha mai perso contro il Benfica in cinque precedenti. Tre in Champions League due in Coppa Uefa, con gli interisti vincenti in tre occasioni con due pareggi. Il primo precedente, delizioso ricordo nerazzurro, risale alla finale di Coppa Campioni del 27 maggio 1965 con l’uno a zero a firma Jair contro il Benfica dello straordinario Eusebio. Successivamente le due squadre non si sono incontrare per quaranta lunghi anni fino agli ottavi della Coppa Uefa 2003/2004. L’Inter tenne il pari zero a zero a Lisbona, poi al ritorno rocambolesco 4-3 con doppietta di Martins, Recoba e Bobo Vieri per il passaggio del turno verso i quarti di finale. Non andò bene quella coppa per l’Inter che venne poi eliminata dal Marsiglia ai quarti con un doppio uno a zero, con i francesi sconfitti in seguito in finale dal Valencia. L’ultimo precedente è invece quello della passata edizione nei quarti di finale. L’Inter riuscì a cementare il passaggio del turno all’andata vincendo zero a due con gol di Barella e Lukaku, poi al ritorno tre a tre con l’Inter che avanti fino al 3-1 prima della vana rimonta lusitana.

Arbitro della sfida

Inter-Benfica sarà diretta dall'olandese Danny Makkelie, assistito da Hessel Steegstra e Jan de Vries (quarto uomo Allard Lindhout, Var Rob Dieperink, Avar lo sloveno Nejc Kajtazovic).

Le parole di Inzaghi

Non si fida del Benfica Simone Inzaghi. I lusitani arrivano dal classico vinto contro il Porto in campionato e hanno praticamente sempre vinto in stagione tranne che alla prima di Champions League contro il Salisburgo, partita viziata da un cartellino rosso. Per il tecnico nerazzurro sarà sfida dura, durissima: “Sarà una partita difficile e ad alta intensità - le sue parole alla vigilia - I principi di gioco del Benfica sono quelli dell’anno scorso e alla prima giornata sono usciti sconfitti giocando in dieci, ma meritavano ben altro risultato per le occasioni create”. Per Inzaghi ossatura titolare in campo con tre defezioni: Sensi, Frattesi e Arnautovic. Davanti ovviamente toccherà a Lautaro Martinez farsi carico dell’attacco: “Lautaro è un calciatore fantastico, ma c’è anche l’uomo che ha grande senso di appartenenza. Si impegna sempre al massimo, ogni giorno e questo fa la differenza”. E’ un Inzaghi soddisfatto quello che sta allenando l’Inter capolista in campionato, con rotazioni lunghe, concorrenza interna che stimola la crescita e un impegno eccezionale di tutta la truppa: “L’aspetto migliore fino a qui è che tutti i giocatori vogliono mettermi in difficoltà nelle scelte. Ora c’è bisogno di tutti viste le tante partite ravvicinate, si recupera e ci si allena giocando”. E si può in ogni caso continuare a migliorare, come chiede Inzaghi anche nei dettagli di una partita: “A Salerno abbiamo approcciato molto bene e creato diverse occasioni, poi dovevamo difenderci di più da squadra e nella ripresa abbiamo giocato sicuramente meglio. Non era facile dopo la sconfitta interna con il Sassuolo”.

Orari tv: doppia diretta

Inter-Benfica è in programma martedì 3 ottobre alle ore 21 allo stadio Meazza a San Siro in Milano. Doppia diretta televisiva sia a pagamento che in chiaro. Su Sky live sui canali 202 e 253 con telecronaca di Federico Zancan e Aldo Serena. Su Canale 5 diretta in chiaro con telecronaca di Riccardo Trevigiani e Massimo Paganin. Leggi anche - Serie A, la Roma respira: battuto due a zero il Frosinone

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