Inter in finale di Champions, Zhang: “L’emozione più grande dopo lo Scudetto”

Il presidente nerazzurro si gode l’accesso all’ultimo atto dopo tredici anni e per la sesta volta nella storia. E su Inaghi: “Sarà il nostro allenatore per tante stagioni”

di Redazione Sport
17 maggio 2023
E' delirio Inter e Zhang conferma Inzaghi

E' delirio Inter e Zhang conferma Inzaghi

Milano, 17 maggio 2023 - Inter nella storia. Riscattato il derby di venti anni fa, deciso solo dalla regola dei gol in trasferta dopo due pareggi, l’Inter ritrova la finale di Champions League dopo tredici anni, cioè da quando José Mourinho conquistò il Triplete nel 2010. Per il club nerazzurro è la sesta finale della storia tra Coppa Campioni e Champions League e Simone Inzaghi è il quarto allenatore interista a portare la squadra nell’ultimo atto europeo. E la festa è resa ancora più dolce dalla doppia vittoria nel derby contro il Milan, di fatto comandato dall’inizio alla fine con netta e dimostrata superiorità. Si gode il momento il presidente Steven Zhang, sempre più nella storia dopo la vittoria dello Scudetto nel 2021 con Antonio Conte e i trionfi in Coppa Italia e Supercoppa Italiana (due volte) con Simone Inzaghi. L’orgoglio si veste ancora di nerazzurro in una sorta di reazione europea al tricolore dei cugini dello scorso anno. E Inzaghi, ora, è di nuovo più saldo in sella.

Zhang: “L’emozione più grande dopo lo Scudetto”

Molto discusso, Steven Zhang da quando è alla guida dell’Inter ha riportato in bacheca uno Scudetto, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia, a cui ha aggiunto una finale di Europa League, sconfitta con il Siviglia, e ora una finale di Champions League. Ci sono stati score decisamente peggiori e il presidente considera il derby vinto come la più grande emozione dietro solo allo Scudetto di Conte: “È sicuramente la più grande emozione dopo lo Scudetto - le sue parole - È una grande soddisfazione e una ricompensa per il nostro lavoro, abbiamo costruito una squadra in grado di tornare al top in Europa. Non accade ogni anno di fare un cammino così in Champions League. Merito dell'allenatore, di tutto lo staff e dei giocatori, che stanno dando tutto per il Club”. E quando sono usciti i sorteggi del girone, con inquadrato il volto del vice presidente Javier Zanetti e la sovraimpressione che recitava Bayern Monaco e Barcellona, in pochi avrebbero scommesso su questo cammino fino a Istanbul: “Ogni stagione è speciale e ha una sua storia ma onestamente era difficile immaginare a inizio anno di poter arrivare in finale di Champions League. Devo ammettere, però, che Lukaku mi aveva detto che saremmo potuti arrivare in fondo e aveva ragione”, l’ammissione di Zhang. Ora o il Manchester City di Pep Guardiola o il Real Madrid di un ex milanista come Carlo Ancelotti. Zhang non si sbilancia: “Sono due fortissime squadre, ma abbiamo superato un girone con grandissime avversarie, quindi sarà sicuramente una finale spettacolare. In 90' può succedere di tutto e cercheremo di giocarcela al massimo”. Insomma, l’Inter è tornata ai vertici in Europa dopo esserci tornata anche in Italia. Zhang è soddisfatto e ora la missione è tenere questo status: “È il settimo anno che sono qui, quando siamo arrivati c'erano giocatori che non avevano mai giocato in Champions League, adesso siamo in finale e siamo riusciti a riportare l'Inter al top. Questo era il nostro obiettivo e finché saremo qui faremo di tutto per mantenere il club a questo livello di competitività”, la soddisfazione del numero uno nerazzurro.

Inzaghi resta? Sì

Tra i più discussi in stagione sicuramente Simone Inzaghi. L’allenatore dell’Inter si conferma uomo da coppe mentre in campionato il titolo è sfuggito di un soffio l’anno scorso e quest’anno non c’è stata gara con il Napoli. Nel momento di crisi acuta a marzo il destino di Simone sembrava segnato, anche a causa di undici sconfitte totali, poi una grande reazione per rientrare nei primi quattro posti, allungare sul Milan di cinque punti e scavalcare addirittura la Lazio che sembrava imprendibile. E se per mesi si è parlato di sostituzione quasi certa, ieri sera il presidente Zhang ha confermato pubblicamente la permanenza del tecnico: “Sarà l'allenatore dell'Inter per tante stagioni - la conferma di Zhang - In ogni stagione ci sono alti e bassi ma Inzaghi ha una mentalità vincente ed è stato bravissimo a portare la squadra sulla strada giusta. Ho lavorato con tanti allenatori e sicuramente Inzaghi è speciale, mantiene sempre la calma in ogni tipo di situazione e questa è una qualità incredibile”. Attestato di stima che vale e certifica una conferma, per un ciclo che continua con grande convinzione reciproca. Ma non è tempo di pensare al futuro, perché alle viste, tra una settimana, c’è la finale di Coppa Italia con la Fiorentina, che può valere il secondo trofeo stagionale e il 10 giugno, appunto, la storica finale di Champions League. “L'Inter è storicamente vincente, quando abbiamo acquistato il club sapevamo di arrivare in una società con una storia ricca di successi, per questo scendiamo in campo ogni gara con l'obiettivo di vincere ed è quello che promettiamo ai nostri tifosi. Tutte le partite sono delle finali per noi”, la promessa di Zhang in vista del prossimo mese di gare. In un mese la squadra di Inzaghi ha raddrizzato la situazione con il terzo posto in campionato, senza considerare la possibile penalizzazione juventina il 22 maggio, e la partecipazione Champions che sembra quasi ipotecata anche per il prossimo anno, poi il grande cammino nelle coppe con la vittoria sulla Juve in Coppa Italia e sul Milan in Champions. Ora la volata finale, che parte in campionato domenica 21 contro il Napoli scudettato, prosegue mercoledì 24 a Roma nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina che anticipa le ultime due di campionato contro l’Atalanta a San Siro e il Toro a Torino. Il grande finale, il match più atteso, sarà il 10 giugno a Istanbul quando l’Inter si giocherà la coppa dalle grandi orecchie. Quella sognata da tanti ma vinta da pochi. Quella che può consegnare la storia e l’eternità.

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MANUEL MINGUZZI

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