Inter-Napoli, probabili formazioni e dove vederla in tv

Nerazzurri e partenopei per il riscatto dopo l'eliminazione dalla Champions League. La sfida nella sfida sarà anche tra i bomber Lautaro e Osimhen, reduce da un fastidio muscolare

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
17 marzo 2024
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 16 marzo 2024 - Già in occasione della gara di inizio dicembre, quella che ad oggi segna ancora l'ultima sconfitta al Maradona in campionato del Napoli, l'impressione fu quella di aver assistito a un anticipo del passaggio di consegne che con ogni probabilità si consumerà a fine campionato: il ruolino di marcia successivo dell'Inter, oggi più che mai prima e con a referto una spaventosa striscia di 10 vittorie di fila, non ha fatto che confermare quelle impressioni. Insomma, la torta è squisita ma la ciliegina è scivolata via così come la lotteria dei rigori, che in Champions League ha premiato l'Atletico Madrid, facendo calare il sipario sull'avventura dei nerazzurri già agli ottavi e nonostante un discorso scudetto di fatto quasi già chiuso. Un copione che un anno fa, seppur a un altro livello della competizione continentale più prestigiosa, avevano recitato anche i partenopei, il cui presente oggi è a tinte molto più cupe: il tricolore si sta per scucire dal petto e anche la qualificazione alle prossime Coppe sembra vacillare sotto i colpi di una stagione tribolata fin dalle prime battute. Non solo: anche il Napoli è fresco di eliminazione dalla Champions League, che nel doppio confronto ha premiato il Barcellona privando quindi i campioni d'Italia in carica di un altro obiettivo, oltre che della qualificazione al Mondiale per club 2025. Proprio le due recenti deluse in ambito internazionale (e anche nazionale, con riferimento agli azzurri) si sfideranno domenica 17 marzo alle 20.45 al Meazza e lo faranno con obiettivi e umori, almeno in campionato, diametralmente opposti.

Le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Asllani, Frattesi, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona

Orario e dove vedere la partita in tv

Inter-Napoli (fischio d'inizio alle 20.45) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da DAZN, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato ZONA DAZN.

Qui Napoli

Non solo i risultati balbettanti: a impensierire l'ennesima vigilia silenziosa di Francesco Calzona è l'affaticamento muscolare che ieri ha frenato l'allenamento di Victor Osimhen. Dopo lo spavento iniziale, nel quartier generale di Castel Volturno si respira un cauto ottimismo che comunque lascia ancora in preallarme Giovanni Simeone, in pole position qualora il nigeriano dovesse non farcela o comunque non essere rischiato e lasciato almeno inizialmente in panchina. Ben più defilata c'è la candidatura di Giacomo Raspadori, l'uomo che ha avuto comunque il grande merito di firmare e decidere l'unico big match vinto finora in stagione al Maradona dal Napoli: nonostante i proclami del diretto interessato, possibile che Calzona continui a vedere l'ex Sassuolo più come un esterno destro che come una punta centrale. Poco male per tutti: a maggior ragione per Raspadori, convocato in Nazionale nonostante un impiego ridotto all'osso e un rendimento non sempre all'altezza delle aspettative. E poco male per Matteo Politano e Khvicha Kvaratkshelia che, parlando di esterni, avranno il compito di comporre l'ormai consueta batteria titolare. Tutto fatto invece negli altri reparti: tra i pali ci sarà Alex Meret, protetto da Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Juan Jesus e Mathias Olivera, mentre la mediana sarà composta da André-Frank Zambo Anguissa, Stanislav Lobotka e Hamed Junior Traorè. E Piotr Zielinski? Il promesso sposo dell'Inter, con tanto di contratto già firmato e valido dal prossimo luglio, partirà dalla panchina. Non solo: anche il suo impiego a fare in corso, alla luce delle gerarchie volute più da Aurelio De Laurentiis che dall'allenatore di turno, è in bilico nel segno da un lato di una sorta di ripicca e dall'altro della precedenza da dare a chi nel Napoli ci sarà nel prossimo futuro e a chi da qui a fine stagione lotterà per la conferma in vista dell'anno prossimo.

Qui Inter

All'elenco degli infortunati che già comprendeva Juan Cuadrado e Stefano Sensi dopo la vittoria di Bologna si sono aggiunti Carlos Augusto e Marko Arnautovic: il primo dovrebbe rientrare dopo la sosta, mentre il secondo ne avrà per circa un mesetto. A questi grattacapi per Simone Inzaghi, a sua volta in silenzio alla vigilia, si aggiungono quelli dovuti ai postumi della spedizione sfortunata di Madrid, con diversi giocatori stanchi e altri ancora forse abbattuti per l'esito del secondo round con l'Atletico. Da qui determinati ballottaggi che verosimilmente si prolungheranno fino al fischio d'inizio del match. Qualche certezza nel 3-5-2 nerazzurro c'è: si comincia dai pali, dove ci sarà Yann Sommer, con Yann Aurel Bisseck in ballottaggio con Benjamin Pavard per completare un reparto difensivo per il resto composto da Francesco Acerbi e Alessandro Bastoni. I quinti saranno Matteo Darmian e Federico Dimarco, mentre in mediana l'unico certo di una maglia è Nicolò Barella: per le altre caselle sono in pole position Kristjan Asllani e Davide Frattesi rispettivamente su Hakan Calhanoglu ed Henrikh Mkhitaryan. Tutto deciso invece in attacco, dove scalpitano Marcus Thuram e Lautaro Martinez. Per quest'ultimo la voglia di riscatto è tanta alla luce del rigore decisivo fallito contro l'Atletico Madrid, che si va a incastonare in un contesto ben più allarmante: per l'argentino gli errori dal dischetto sono già ben 10 su 27 tentativi in carriera. Numeri spaventosi ed importanti, ai quali fanno da contraltare gli altri che vedono il Toro saldamente in vetta alla classifica marcatori grazie ai 23 gol trovati finora in campionato, di cui 2 ironicamente siglati dagli undici metri. Anche qui si respira una forte aria di staffetta, con Osimhen, a sua volta a quota 11 reti, vicino a passare a Lautaro il titolo di capocannoniere della Serie A.

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