Inter campione d’Italia, Marotta si gode la seconda stella: “Emozionati”

Ventesimo titolo per i nerazzurri che battono il Milan e stampano la seconda stella sul petto. Inzaghi si gode il primo Scudetto della sua storia

di MANUEL MINGUZZI -
22 aprile 2024
I festeggiamenti di Inzaghi e Marotta (Ansa)

I festeggiamenti di Inzaghi e Marotta (Ansa)

Milano, 22 aprile 2024 - Una parte di Milano gioisce, l’altra mastica amaro. Il calcio è così, a volte dà e a volte toglie. Due anni fa fece festa il Milan, e l’Inter si buttò via nel recupero di Bologna, quest’anno i nerazzurri si sono presi la rivincita con cinque giornate di anticipo e nel modo più bello: vincendo il derby. Sono venti Scudetti per l’Inter, il primo della carriera per Simone Inzaghi. La Milano nerazzurra fa festa, quella rossonera piange. Ventisette vittorie, cinque apreggi e una sconfitta, con il Sassuolo a inizio stagione e sembra lontanissima, questo lo score dei neo campioni d’Italia che hanno senza dubbio meritato l’alloro più prestigioso. Non può che lasciarsi andare alla gioia Beppe Marotta, dopo mesi vissuti in tensione, prima con il duello sulla Juve, poi nella ricerca dell’aritmetica in vista del derby di ritorno che sarebbe diventato decisivo. Vincere su entrambe le sponde lo iscrive di diritto nella storia: “La dedica principale va al presidente, che è sempre presente con noi anche dalla Cina - il primo commento dell’Ad - poi i tifosi, non solo quelli sugli spalti ma anche coloro che stanno festeggiando in ogni città. I meriti vanno a Inzaghi, il leader di questo gruppo, ai giocatori e poi a tutte le aree della società e tutti i dipendenti che hanno supportato questa squadra. Volevamo assolutamente ottenere la seconda stella e ci siamo riusciti. Sono emozionato”. E vincere lo scudetto in un derby è sempre speciale, soprattutto, per Marotta l’Inter non ha finito il suo ciclo: “I cicli prima o poi finiscono, ma non abbiamo ancora raggiunto il massimo. Abbiamo sempre supportato allenatore anche nel momenti di difficoltà come l’anno scorso, eravamo consapevoli della nostra forza”. Euforico anche il presidente Steven Zhang, che ha mandato un messaggio dalla Cina: “Oggi tutti gli interisti del mondo festeggiano la conquista della Seconda Stella, un segno incredibile che abbiamo inciso insieme nella storia. Abbiamo affrontato innumerevoli sfide, tra successi e momenti di difficoltà, fino ad arrivare alla gloria più grande, che ci ripaga di tutti i nostri sforzi. Il nostro obiettivo è sempre stato lo stesso, tornare ai vertici in Italia e in Europa. Insieme lo abbiamo centrato”. Gioia anche per il vice presidente Javier Zanetti: “E’ una vittoria meritata - le sue parole a Inter Tv - Qui c’è una grande cultura del lavoro e un gruppo coeso dentro e fuori dal campo. E’ un riconoscimento del lavoro svolto. Adesso dobbiamo continuare, perché da 4-5 anni l’Inter è competitiva e i ragazzi non si rendono ancora conto di aver scritto una pagina importante della storia del club”. Visibilmente emozionato Lautaro Martinez, che chiude una stagione sontuosa con il tricolore sul petto e un percorso con Simone Inzaghi destinato a proseguire dato l’imminente rinnovo di contratto. Il capitano ha parlato così al 90’: “Cosa mi emoziona? Mi viene da piangere perché è un sogno. Abbiamo sofferto e lavorato tanto, meritavamo questa allegria. Lo dedico alla mia famiglia, ai compagni e ai tifosi - le sue parole - Inzaghi? E’ un percorso bellissimo, dobbiamo continuare su questa strada e da quando sono qui abbiamo vinto tanto. E’ uno scudetto che ha un valore incredibile”.

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