Juve: Allegri, la Champions e il Mondiale per club: il futuro parte oggi

Il tecnico ha contratto fino al 2025 e per restare punta al rinnovo del contratto, poi gli incassi da Champions e Mondiale per club da salvaguardare per il bilancio: il futuro è adesso

di MANUEL MINGUZZI -
23 febbraio 2024
Max Allegri

Max Allegri

Torino, 23 febbraio 2024 – Un secondo posto da salvaguardare, per non rovinare quanto di buono fatto per trequarti di stagione e andare ad arricchire le casse bianconere nella prossima stagione. Tra Champions League da ottenere e qualificazione per il Mondale per club da mantenere, la Juve deve gettare a marzo le basi per il futuro. Se sul primo fronte tutto dipende dai bianconeri, sono secondi e per ora il ranking garantisce la quinta squadra in Champions, sul secondo la Juve dovrà guardare ai risultati di Napoli e Lazio, soprattutto i partenopei che supererebbero gli juventini passando il turno con il Barcellona e vincendo almeno una gara dei quarti di finale. Ballano tanti soldi, più di 50 milioni.

Il budget dipenderà dal presente

La Juve è chiamata a soppesare il budget a bilancio, iniziando a fare previsioni e valutazioni, tenendo aperte due strade sulla base del risultato stagionale. Intanto, arrivare secondi darebbe qualche milione di euro in più, ma è soprattutto sul ritorno in Champions League che si gioca tanto dell’aumento dei ricavi a bilancio. La sola partecipazione alla rinnovata competizione - girone unico da 36 squadre e prima fase a otto partite contro avversari a sorteggio - porterebbe circa 20 milioni di euro, a cui aggiungere 2 milioni per ogni vittoria e 900mila euro per ogni pareggio. Da lì, altri soldi arriverebbero per la qualificazione agli ottavi, 11 milioni, ai quarti, altri 20 e passa, fino ai 50 per chi arriva fino in fondo. Per un club come la Juventus a bilancio ballano minimo tra i 50 e i 60 milioni di euro in più o in meno. Cambiano la vita. Ed è da qui che la Juve potrà programmare un certo tipo di mercato oppure un altro. Non solo, perché si renderà anche necessario stabilire con chiarezza chi sarà l’allenatore. Il rapporto tra Max Allegri e Cristiano Giuntoli è stretto e in piena sintonia, il dirigente ha ribadito più volte fiducia in Allegri, ma alle spalle aleggia un contratto in scadenza 2025 e un Thiago Motta in rampa di lancio a Bologna. C’è la sensazione, nemmeno troppo latente, che Max resterebbe solo a fronte di un rinnovo di contratto per non sentirsi in bilico la prossima stagione e mantenere una credibilità rilevante agli occhi della squadra, a maggior ragione se dovesse essere rinnovata in larga parte. Dall’altro lato, la Juve dovrà comunque cercare di contenere i costi e anche l’ingaggio di Max ha un suo peso a bilancio, motivo per il quale il capitolo rinnovo avrà anche una rilevante questione economico-finanziaria da discutere. Poi il futuro a livello tecnico, perché legarsi ad Allegri vorrebbe dire ricostruire un ciclo con l’attuale allenatore, con obiettivi non più basati sul ritorno alla competizione europea bensì sul ritorno alla vittoria dei trofei. Dall’altro lato, avendo Allegri contratto, diventerebbe costoso anche cambiare, con la necessità di transare economicamente l’ultimo anno di accordo e investire su un nuovo allenatore. Tutte risorse che la Juve vorrebbe indirizzare in maniera più mirata sul rinnovamento della rosa, per renderla ancora più competitiva e maggiormente in grado di vincere trofei. Come noto, piacciono Teun Koopmeiners dell’Atalanta e Lewis Ferguson del Bologna, ma l’investimento per entrambi sfonderebbe quota 100 milioni di euro, impensabile senza plusvalenze, senza introiti e ricavi un aumento e con la sostenibilità a bilancio nuovo mantra della società e in particolare di Giuntoli. Saranno dunque le cessioni a finanziare il pacchetto in entrata, partendo dalle riflessioni su Federico Chiesa, Iling Junior e Matias Soulé, ma anche su Dusan Vlahovic se non rinnoverà il contratto. Ma il serbo è il bomber della stagione con 13 gol e Allegri, di certo, non vorrebbe perderlo. Ci sarà invece da resistere agli assalti della Premier per Gleison Bremer, di gran lunga il miglior difensore della squadra.

Allegri e il tridente

E siccome il futuro si gioca adesso diventa necessario riprendere la marcia verso il secondo posto domenica contro il Frosinone. I ciociari, dopo un bel avvio di stagione, sono rimasti coinvolti nella lotta salvezza con un sensibile calo di risultati, ma non di prestazioni, nell’ultimo periodo. Ma la Juve non può certo farsi spaventare e dopo due punti in quattro partite diventerà necessario il ritorno alla vittoria per evitare che il Milan produca il sorpasso in classifica, fortunatamente per Allegri evitato con la caduta rossonera a Monza. Il tecnico bianconero, per rivitalizzare la squadra, sta pensando al tridente offensivo. Vlahovic sarà chiaramente il terminale dell’attacco contro la squadra di Di Francesco, mentre ai suoi lati il tecnico ha provato diverse soluzioni. Quella più equilibrata sarebbe Chiesa da una parte e uno tra Cambiaso e Alcaraz dall’altra, con Kenan Yildiz inizialmente in panchina, ma l’argentino è stato provato in questi giorni anche mezzala al fianco di Locatelli e Rabiot. L’impressione è che Allegri scioglierà le riserve solo a poche ore dalla partita. Dietro, con lo stop di Danilo, rientra sicuramente Bremer, ma in una difesa a quattro al suo fianco potrebbe giocare Rugani e non Gatti.

Ag. Rugani: “Disponibili a rinnovare”

Proprio Rugani è uno di quei giocatori in scadenza e su cui il club sta ragionando. Non è un pilastro, ovvero un titolarissimo, ma rappresenta una figura strutturale e di sistema che può servire. Continua a lavorare, fa il suo e si fa trovare pronto alla bisogna, senza reclamare con insistenza un posto o fare polemiche. La sua idea è restare a Torino, ma ora dipende dal club: “La Juve sta facendo i suoi calcoli e noi abbiamo dato disponibilità a rinnovare - le parole del suo agente Daniele Torchia a Tmw - La società è soddisfatta del rendimento del giocatore e non credo sarà un problema trovare un accordo economico. Conosciamo i loro parametri”. Ottimismo dunque dall’entourage di Rugani, ma anche l’esigenza di chiudere entro poche settimane per non arrivare troppi vicini alla scadenza del contratto: “Credo che l’operazione verrà chiusa nei prossimi due mesi per non giungere a ridosso della scadenza”, la chiosa di Torchia.

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