Juve, 200 milioni di esercizio negativo, l’ad Scanavino: “Impatto Champions, proiezione positiva”
Si è tenuta l’assemblea degli azionisti, il risultato di esercizio prevede un dato negativo di 200 milioni: ma sono arrivati tre trofei e 60 milioni di plusvalenze
Torino, 7 novembre 2024 – L’impatto dell’esclusione dalla Champions ha appesantito i dati di bilancio della Juve, che chiude l’esercizio con un dato negativo di 200 milioni di euro, ma con proiezione positiva verso il futuro contando appunto nel ritorno europeo e anche sui ricavi del mondiale per club. E’ giorno di assemblea degli azionisti in casa Juventus, una occasione per fare il punto della situazione sui dati economico-finanziari del club. A farli l’ad Maurizio Scanavino, che ha snocciolato i numeri a bilancio che partono da un dato di esercizio negativo da 200 milioni di euro, cifra inficiata dalla mancata partecipazione alle coppe. Per quanto riguarda le plusvalenze si registra un effetto da 60 milioni di euro.
Scanavino: “Plusvalenze a 60 milioni”
La macchina Juve è ancora costosa, ma sembra viaggiare verso una proiezione positiva. I numeri sono presto detti: 395 milioni di costi, con 400 di costi operativi: “Il risultato di esercizio negativo è di 200 milioni di euro – le parole dell’amministratore delegato – La Champions ha avuto un impatto per 130 milioni di euro, ma siamo in una proiezione positiva in termini di risultato netto”. Gli fa eco Stefano Cerrato, Managing Director Corporate, che ha puntato la lente di ingrandimento sull’esclusione europea dell’anno scorso: “Ci aspettiamo un miglioramento dei conti visto che finirà l’impatto negativo dovuto all’esclusione dalla Champions League. Inoltre ci attendiamo una riduzione dei costi”, la sua analisi. Tornando invece a Scanavino, si registrano dati sulle plusvalenze con un effetto di 60 milioni. Eccoli: “Sulla campagna di mercato ci sono state cessioni pari a 30 milioni di euro che ha portato un effetto sulle plusvalenze di 60 milioni di euro – i numeri dell’Ad – L’effetto negativo è di 66 milioni, 36 sulla stagione corrente e 30 sulle stagioni successive e c’è stato un aumento del capitale investito nel mercato che ha generato 22.5 milioni di euro”. Dal punto di vista sportivo, invece, sono arrivati tre trofei tra tutte le squadre bianconere. Soddisfatto Scanavino: “La prima squadra ha vinto la Coppa Italia, poi sono arrivati trofei con la squadra femminile e la nostra squadra para-olimpica. Inoltre, ci siamo qualificati alla Champions e al Mondiale per club”, il resoconto del dirigente che ovviamente spera di poter inserire in bacheca nuove coppe con Thiago Motta allenatore e Cristiano Giuntoli direttore tecnico. Una spina nel fianco è rappresentata poi dal noto lodo Ronaldo. L’asso portoghese aveva fatto causa alla Juventus per ricevere i famosi 19.6 milioni di euro, più interessi, per gli emolumenti che il calciatore non avrebbe ricevuto durante la sua avventura in bianconero, con le polemiche per gli accordi in epoca pandemica. Il club, dal suo punto di vista, ritiene di non dover pagare nulla e non aveva accantonato capitali, ma il l’arbitrato ha deciso il contrario. Non tutti i 19 milioni, ovviamente, ma circa la metà. Il presidente Ferrero ha deciso impugnare la decisione: “Non siamo d’accordo con il lodo Ronaldo e lo abbiamo impugnato al Tribunale di Torino. Non condividiamo il merito dell’arbitrato”.
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