Juve, parla Thiago Motta: “A Bologna due anni bellissimi”. Rientra Vlahovic
Il tecnico bianconero contro il suo passato dopo la Champions raggiunta l’anno scorso. L’attaccante serbo torna in campo

Thiago Motta
Torino, 6 dicembre 2024 – È arrivato il momento di scontrarsi col passato, guardando al futuro. Thiago Motta e il Bologna, un incrocio che avverrà sabato allo Stadium ma in cui non ci sarà spazio per grossi sentimentalismi. La Juve vuole tornare alla vittoria e per farlo si affiderà a Dusan Vlahovic, pronto a tornare al centro dell’attacco. Di fronte i rossoblù, a cui ha segnato sei gol in carriera e che rappresentano un pezzo importante di storia di Thiago Motta. L’allenatore bianconero ha costruito un biennio di grandi successi in terra d’Emilia, consacrati da un gioco spumeggiante e il ritorno, dopo sessant’anni, in Champions League. L’addio, però, è stato burrascoso e non tutti a Bologna lo hanno preso bene, motivo per il quale si è scatenato qualche coro a margine del match di Coppa Italia contro il Monza. Non ci saranno però i gruppi della Curva Andrea Costa in aperto contrasto con le norme di ingresso allo Stadium, così tutto, eventualmente, verrà rimandato alla partita di ritorno. Motta ha bisogno di un successo, ma non si fida della qualità dei rossoblù.
Motta: “Torna Vlahovic. A Bologna anni bellissimi”
Per prima cosa, i rientri. Savona, Vlahovic e Adzic saranno a disposizione, mentre restano fuori McKennie, Milik, Bremer, Cabal e Douglas Luiz. Per Thiago qualche rotazione in più, soprattutto in avanti dove ritrova un centravanti di ruolo, proprio contro l’avversario tra i più perforati da Vlahovic con sei marcature in dieci precedenti contro il Bologna. Non solo, in maglia Juve Vlahovic ha segnato tre volte ai rossoblù e tutte e tre allo Stadium: “Dusan sarà con noi – la conferma di Motta – Siamo contenti del suo rientro in gruppo ma anche di quello di Savona e Adzic. Vlahovic deve fare il suo lavoro, entrare in campo e giocare a calcio. E’ importante avere qualche giocatore in più a disposizione per aiutare la squadra”. E allora davanti con il serbo dovrebbero giocare Conceicao da una parte e Weah dall’altra, con Yildiz inizialmente in panchina. Dietro torna Savona, ma per la titolarità dovrebbe toccare ancora a Danilo. In ogni caso, per la Juve c’è un solo risultato a disposizione: la vittoria. Sono sei i punti di ritardo dal Napoli e il rischio di perdere il treno c’è. Motta sente pressione? Ecco la sua risposta: “La responsabilità esiste ed esisterà sempre, ogni squadra ha il suo obiettivo e noi affrontiamo tutti i giorni allo stesso modo. Mi prendo con piacere questa pressione e l’ho detto fin dal primo giorno. Sono un privilegiato e cerchiamo tutti di dare il massimo per il bene della Juve”. E della lotta Scudetto Motta che ne pensa? Forse la Juve in questa fase è meno considerata: “Noi siamo concentrati sul Bologna e sul preparare al meglio la prossima partita – il suo pensiero – Dobbiamo essere sempre esigenti con noi stessi e fare la miglior prestazione possibile. Tutto il resto non è nel nostro controllo”. Certamente, per vincere partite occorre segnare e su questo i bianconeri hanno fatto fatica. Motta guarda alla prestazione, che è sempre stata buona, ma ovviamente bisogna migliorare: “Veniamo da partite dove è mancata la vittoria, ma le prestazioni ci sono state. Dobbiamo migliorare e siamo esigenti, tuttavia non ci si può concentrare solo su una delle due fasi. La fase offensiva è responsabilità di tutti, partendo dal portiere e davanti dobbiamo arrivare con gli uomini giusti”.
Il passato a Bologna
E poi arriva il capitolo legato al passato. Motta a Bologna ha fatto la storia assieme a giocatori e società, in una unione totale verso un grande sogno poi divenuto realtà, anche se qualche divergenza interna è emersa nel corso tempo, soprattutto a livello di mercato. Al termine dei due anni, con il contratto in scadenza, Motta è andato alla Juve, scelta già maturata in precedenza ma tenuta nascosta a tutti, proprietà compresa, che se n’è risentita. Addio brusco, nonostante la grande festa in Piazza Maggiore per la Champions raggiunta. I tifosi, ovviamente, non hanno preso bene la decisione di Motta e ancora oggi si dividono tra i critici e quelli compresivi, comunque riconoscenti del grande lavoro svolto. Il messaggio di Thiago dopo i cori contro il Monza? Questo: “Sono stati due anni bellissimi sul piano umano e sportivo, sul resto non ho niente da aggiungere”. Ora il Bologna è allenato da Vincenzo Italiano, che dopo un avvio difficile ha riportato i rossoblù in lotta per l’Europa. Motta non si fida per nulla dell’avversario: nonostante le cessioni di Zirkzee e Calafiori resta squadra di grande qualità. “Stanno bene e sono una grande squadra – la risposta di Motta – Dobbiamo essere concentrati sulle cose da fare e su quelle da evitare. Loro giocano molto in verticale e mettono tanta intensità. Servirà una grande prestazione”. Sarà sfida anche tra bomber. Vlahovic è stato allenato a Firenze da Italiano ‘lo abbraccerò volentieri’, le parole del tecnico rossoblù, mentre Castro è il leader trascinante del Bologna e Motta lo ha conosciuto l’anno scorso nella seconda parte di stagione. Si preannuncia sfida interessante, con la Juve che godrà del supporto dello Stadium. Motta ringrazia: “Sono importanti per noi, ci sostengono. Saremo importanti noi in campo e quello che riusciremo a trasmettere. Sono sicuro che potremo fare una bellissima prestazione per i nostri tifosi”. Calcio d’inizio alle 18, con circa 600 tifosi rossoblù al seguito in un Bologna senza Riccardo Orsolini che starà ai box per tre settimane a causa di una lesione rimediata in Coppa Italia.
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