Caso Bonucci-Juve, la moglie: "Cosa ci rimane? Nemmeno uno squallido, ultimo abbraccio"

Lungo post social di Martina Maccari: "Juve, tu ed io abbiamo condiviso la passione per lo stesso uomo, e tu (adesso posso confessarlo) hai sempre vinto"

13 settembre 2023
Il difensore Leonardo Bonucci e la moglie Martina Maccari

Il difensore Leonardo Bonucci e la moglie Martina Maccari

Torino, 13 settembre 2023 - "Cosa ci rimane quindi? Nemmeno un squallido, ultimo abbraccio". Inizia così la lettera che Martina Maccari, moglie di Leonardo Bonucci, ha deciso di inviare idealmente alla Juventus. Un lungo post social che arriva il giorno dopo la notizia della scelta del marito di fare causa al club bianconero, dopo quanto accaduto nelle settimane scorse. Il difensore viterbese, messo sostanzialmente fuori rosa dalla Vecchia Signora, si è trasferito all'Union Berlino e il suo addio ai piemontesi è stato a dir poco turbolento. Una situazione questa che non ha lasciato ovviamente indifferente Maccari, che nel messaggio si rivolge alla Juventus come se fosse un'amica. 

La lettera 

"È in una mattina di pioggia torinese che dovevo venirti a guardare. Perché guardarti mi fa credere che per un momento, forse, tu possa sentirmi. 13 anni. Per tredici lunghi anni Tu ed Io siamo state Amiche - scrive la signora Bonucci - E Tu lo sai. Di quelle che una è più grande e una è più piccola, una è amata da tutti e l’altra deve invece faticare per trovare il suo spazio. Amiche trascinate per passione, anche all’antagonismo. Amiche che non si scelgono ma che la vita avvicina, chissà per quale strano disegno… Tu ed Io abbiamo condiviso la passione per lo stesso uomo, e tu (adesso posso confessarlo) hai sempre vinto. Sei stata Tu, sempre, il primo pensiero, Tu quella della priorità, ed Io quella del tempo che rimane. Sei sempre stata quella che c’è anche quando non la vedi… Proprio come le Amiche che ti fanno sentire sempre un po’ in ombra, ma che alla fine ti fanno sentire protetta. Quelle che sai di essere seconda ma dopo una prima irraggiungibile. Quelle che la guardi e trovi sempre l’ispirazione giusta. Anche quando le cose vanno male Lei è in grado di passare la giusta ispirazione e Tu, sei lì a stupirti ogni volta".

Il post continua così: "È per questo, forse, che in questo mio amore assorbito per osmosi, ti ho odiata spesso. Ti ho odiata nell’ombra della solitudine a cui mi costringevi con cadenza programmata, calendarizzata. Oltre l’orizzonte dei sentimenti incontrollabili come l’amore e l’odio, avevo certezza però che saresti stata un faro per sempre. Quella della cosa giusta al momento giusto, anche fosse l’ultimo momento, quello agli sgoccioli del tempo a disposizione. Pensavo che nonostante la vita ed i meccanismi normali del corso del tempo che conosciamo benissimo, avremmo continuato a riconoscerci. Pensavo saremmo state fedeli per sempre ad una storia che parla di vita, di dare e prendere, di sacrificio e riconoscenza, di lavoro e amore, una storia di vita che parlava di un patto di cura. Oltre il moderno tritacarne, pensavo avremmo continuato a curarci l’una con l’altra. Mi dispiace tanto. Non cambierò strada incontrandoti. Ai patti io tengo fede. Perdendo tanto, rinunciando anche a quello che per tanti anni ci siamo contese. Buona Vita".

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