Coppa Italia, Juventus campione. Allegri: "Addio? Lascerei una grande squadra"
Il match winner Vlahovic: "Il prossimo anno dobbiamo puntare a vincere tutto, perché questo è il DNA della Juventus"
Roma, 16 maggio 2024 - Dopo tre anni, la Juventus torna ad alzare un trofeo. Si tratta ancora della Coppa Italia, la 15esima nella storia dei bianconeri, che sconfiggono 1-0 l'Atalanta grazie al gol al 4' di Dusan Vlahovic, eletto miglior giocatore della finalissima. "Devo ringraziare tutti, con i miei compagni sappiamo benissimo le difficoltà che abbiamo affrontato in questa annata - le parole dell'attaccante serbo al termine del match - Rimane il rammarico per lo Scudetto, che comunque l'Inter ha vinto meritatamente, ma abbiamo centrato i due obiettivi che ci eravamo prefissati ad inizio stagione. Abbiamo battuto una grande squadra come l'Atalanta. Gioia? Sono già concentrato sui prossimi trofei. Nel girone di ritorno siamo entrati in un tunnel dal quale abbiamo faticato ad uscire, ma siamo in Champions e abbiamo conquistato la Coppa Italia. Il prossimo anno dobbiamo puntare a vincere tutto, perché questo è il DNA della Juventus".
"Fiducia per il futuro"
Entusiasta ovviamente anche John Elkann, ad di Exor, presente allo "Stadio Olimpico" di Roma per assistere all'atto conclusivo della Coppa Italia. "Prendiamo questo successo come un bellissimo momento per questo club. Sono felice per tutti i ragazzi, specie quelli giovani che alla Juve non avevano mai vinto. Futuro? Vincere aiuta a vincere. Guardiamo al domani con grande fiducia e speranza, perché abbiamo degli ottimi giovani".
Allegri al passo d'addio?
Suonano tanto come un addio le dichiarazioni di Massimiliano Allegri, che si mette in bacheca il 14esimo trofeo personale, nonché la quinta Coppa Italia (nessuno come lui nella competizione). "Sono molto contento per i ragazzi. Hanno fatto un buon lavoro e regalato una gioia ai tifosi e alla società. Vincere è nel DNA della Juventus. Gesto verso Giuntoli? Assolutamente no, non ce l'avevo con nessuno. Rispetto molto la società e gli uomini. Volevo festeggiare con i miei ragazzi, che hanno fatto una stagione straordinaria. Se non sarò più allenatore della Juventus, lascio una grande squadra. Volevamo fortemente questo trofeo. Dal 5 marzo, dopo la sconfitta con l'Inter, abbiamo passato tre mesi duri, ma alla fine abbiamo centrato gli obiettivi. Questa esperienza aiuterà molto i ragazzi per il futuro. Devo solo ringraziare per l'avventura alla Juventus: il club da domani si deve preparare di nuovo per vincere".
L'analisi del Gasp
Nonostante l'amarezza per il trofeo sfumato, non si dice deluso Gian Piero Gasperini. "Avevamo di fronte un avversario forte, che si è ritrovato in vantaggio dopo quattro minuti e che dopo si è difeso molto bene. Abbiamo fatto la nostra partita, conducendola a lungo. Non abbiamo disputato una brutta gara. E' stata una sfida dura, difficile ed equilibrata. Sicuramente la Juventus non ha fatto più di noi - la convinzione del tecnico nerazzurro - Siamo dispiaciuti, ma non così delusi. Abbiamo mosso lentamente la palla al limite dell'area. L'assenza di Scamacca, per fisicità e presenza, è stata pesante. Nel secondo tempo si sono aperti più spazi, ma non siamo riusciti a trovare la giocata. Situazioni così pericolose la Juventus dopo il gol non mi sembra l'abbia create, fatta eccezione per la traversa di Miretti". La testa deve andare subito al campionato e alla finale di Europa League. "Abbiamo obiettivi importanti. Mi dispiace soprattutto perdere dei giocatori, come de Roon".
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