Juve: la porta è chiusa, ma ora serve l’attacco. Giuntoli al lavoro

Il fortino di Thiago Motta resiste nell’emergenza. Adesso ci si attende qualcosa in più quando torneranno gli attaccanti

di MANUEL MINGUZZI
28 novembre 2024
Thiago Motta

Thiago Motta

Torino, 28 novembre 2024 – La difesa Juve regge per ora il peso dell’attacco. Sembra un ossimoro, ma i bianconeri, non prendendo mai gol, consentendo a Motta di muovere le varie classifiche in attesa di poter contare su qualche ritorno in avanti, nella fattispecie Vlahovic, Gonzalez e Milik e cercare di segnare di più. Anche a Birmingham una buona prestazione generale, nella grande emergenza con soli 14 giocatori di movimento e tanti giovani in campo, con qualche chance non sfruttata ma soprattutto con una difesa di ferro, vero punto di forza del mottismo juventino. C’è chi si divide nelle opinioni, ma resta la capacità della Juve di rimanere solida di fronte alle emergenze, una mentalità che potrebbe venire buona nella seconda parte di stagione.

Motta soddisfatto

Thiago Motta è consapevole del momento di difficoltà, con una emergenza infortuni tangibile e concreta e che depotenzia la Juventus, tanto che ieri non aveva in panchina cinque giocatori di movimento per effettuare tutti i cambi. Serviva resistere in attesa di tempi migliori e la sua Juve lo ha fatto, pareggiando due partite zero a zero, che possono far storcere il naso ma che la situazione contingente rende i risultati positivi. Non era facile tenere la barra dritta: “Ovviamente vogliamo vincere tutte le partite , ma a volte non è sempre possibile – le sue parole ieri – Dobbiamo dare il giusto valore a quello che la squadra sta facendo. Ringrazio i ragazzi che stanno lavorando con tanto impegno”. Insomma, è una fase dove serve prendere quel che viene e ogni punto può andare bene, sperando che i rientri in attacco agevolino il ritorno al successo, confermando gli ottimi numeri difensivi. Una Juve che prende pochissimi gol deve solo sbloccarsi davanti, sfruttando i vari Vlahovic, Gonzalez e anche Koopmeiners, atteso ancora al suo primo gol bianconero: “Koop sta giocando in una posizione non facile, tra le linee è più complicato rispetto a quando gioca dietro dove può vedere meglio il gioco – la difesa di Motta – Deve dare il suo contributo nella fase più alta del campo e lo può fare. E’ un giocatore speciale che può fare tanti ruoli. Sono contento di averlo”.

Di Canio critico

Non mancano però le critiche al gioco di Motta, che secondo alcuni avrebbe dovuto essere innovativo e non lo è. L’ex Paolo Di Canio ha voluto puntualizzare alcune cose dagli studi di Sky Sport di fronte ai troppi elogi, a detta sua, sul gioco di Thiago. Per ora Di Canio nota solo solidità difensiva: “C’è una mentalità conservativa – la sua critica – Pensavamo a un gioco moderno e diverso, di vedere sensibili differenza rispetto al passato. Qualcuno filosofeggia e dice ‘sì ma ora si pressa 10 metri più avanti’…”. Insomma, bene la tenuta difensiva, ma nel gioco corale di possesso secondo Di Canio non si sta vedendo granché: “C’è grande abnegazione e volontà di sacrificarsi, e ci mancherebbe non fosse così, ma il gioco latita nella fase propositiva. Qualcosa è stato messo, ma questo era anche il dna di Allegri, cioè quello di lavorare senza palla”. Di pensiero diverso Claudio Marchisio, talent di Amazon Prime. In alcune circostanze i pareggi possono andare bene, soprattutto a fronte di una emergenza: “Credo sia un punto guadagnato – il suo commento – Se il pareggio con il Lille è stata una occasione persa, questo è un punto utile se consideriamo le assenze. Weah? Quello non è il suo ruolo e molte volte parliamo di una Juve che attacca e non conclude, ma ci sono delle attenuanti con le assenze”.

Il mercato: sicuramente un difensore, in attacco…

Tocca a Cristiano Giuntoli lavorare sul mercato di gennaio per dare a Motta le giuste rotazioni da utilizzare, considerando che alcuni infortuni resteranno fuori a lungo, il riferimento è a Bremer e Cabal. Il direttore tecnico ha parlato di mercato a margine della sfida di Birmingham, utilizzando come sempre un po’ di pretattica. Sicuramente arriveranno rinforzi dietro, mentre in avanti, secondo Giuntoli, non ci saranno innesti e si aspetterà Milik. Verità o no? Sulla difesa i nomi sono i soliti, partendo da Skriniar, passando per Bijol, per concludere su Kiwior e Lucumi, su cui c’è anche il Real Madrid e il Bologna a gennaio non vende. Ma veramente in attacco non arriverà nulla? Milik è vero che rientrerà a dicembre, ma è inattivo da mesi e servirà aspettarlo nella miglior condizione. E allora i nomi restano sul taccuino. C’è sempre Joshua Zirkzee, che potrebbe uscire dallo United e i primi contatti con il suo agente ci sono stati, ma persiste la determinazione del giocatore di provare a conquistarsi la fiducia di Amorim e a metà dicembre si rifarà un punto della situazione. C’è però la sensazione che i red devils acquisteranno un grande attaccante, Boniface, o anche Gyokeres, i possibili obiettivi, e a quel punto Zirkzee sarebbe ufficialmente un esubero. In lista ci sono altri nomi. Piace per esempio Evan Ferguson del Brighton, ma attenzione a Lorenzo Lucca dell’Udinese, giocatore che piace molto a Motta che lo avrebbe voluto anche al Bologna, e in questo caso bisognerà capire le condizioni di vendita friulane, se cioè ci sarà una apertura al prestito con riscatto. Un’altra occasione potrebbe essere Beto se l’Everton dovesse cederlo in prestito a gennaio. E’ in uscita? Qualche ragionamento si può fare. Fagioli gioca poco e potrebbe essere giocatore per un incasso, a patto che arrivino offerte ben superiori ai 20 milioni. Valutazioni anche su Douglas Luiz, che sta deludendo, ma considerando i costi di acquisto è difficile che a gennaio possano arrivare offerte soddisfacenti.

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