Juventus-Genoa 1-0, decide Yildiz (con lo zampino di Tudor)
I bianconeri tornano alla vittoria grazie a una gemma del numero 10. Il nuovo ciclo comincia bene, ma il quarto posto appartiene ancora al Bologna

Kenan Yildiz festeggia dopo il gol segnato al Genoa (Alive)
Torino, 29 marzo 2025 - Dopo l'esonero di Thiago Motta, inatteso per la conferma arrivata a caldo da Giuntoli dopo le due debacle contro Atalanta e Fiorentina, il nuovo corso della Juventus con vista sulla missione Champions League parte da Tudor, che ci mette lo zampino (nel vero senso della parola) sul gol di Yildiz che decide la contesa: il nuovo tecnico accelera la ripresa dei giochi su una rimessa laterale che poi arma la sponda vincente di Vlahovic per il numero 10. Quasi simbolicamente, i bianconeri ripartono dai due uomini più rappresentativi, fulcro del 3-4-2-1 lanciato da Tudor, che apre così al meglio la sua avventura. Ma per il quarto posto, ancora appannaggio di un Bologna reduce da 5 vittorie di fila, non basta neanche questo successo su un Genoa in maglia Boca Juniors che si rende realmente pericoloso solo in un'occasione, con una girata di poco fuori di Pinamonti. Troppo poco per rovinare la festa dell'Allianz Stadium dopo settimane complicate.
Le formazioni ufficiali
La prima Juventus di Tudor è disegnata con un 3-4-2-1: tra i pali c'è Di Gregorio, protetto da Veiga, Gatti e Kelly, con Gonzalez e McKennie come quinti e la coppia Locatelli-Thuram in mezzo al campo. L'unica punta è Vlahovic, assistito da Koopmeiners e Yildiz. Vieira replica con un 4-2-3-1 aperto da Leali, con Sabelli, De Winter, Vasquez e Matturro in una difesa schermata da Frendrup e Onana: davanti tocca a Pinamonti, rifornito da Masini, Miretti e Zanoli.
Primo tempo
Il Genoa va subito a caccia della traccia verticale giusta, lo stesso che dall'altro lato prova Gonzalez verso Yildiz. Al 3' Koopmeiners prova a crossare per Vlahovic, ma la difesa ospite si rifugia in corner. Poco dopo un coast to coast di Gonzalez serve Vlahovic, che a sua volta arma il colpo di testa di Yildiz salvato sulla linea da Sabelli: tutto viene vanificato dalla segnalazione di fuorigioco. La replica dei rossoblù, oggi in maglia Boca Juniors, arriva dagli sviluppi di una punizione scodellata nel mezzo da Miretti: Di Gregorio esce di pugno prima di ripetersi sulla volée molto insidiosa di Frendrup. Al 13' Veiga pasticcia spianando la strada a Pinamonti: Gatti è provvidenziale nel recupero, facendosi anche male nell'occasione. Al 16' il Genoa e il suo pressing alto hanno ancora la meglio: Onana apparecchia per la botta dal limite di Frendrup, una telefonata per Di Gregorio. Al 20' Leali esce così così, ma Gonzalez di testa non ne approfitta, così come poco dopo Koopmeiners non sfrutta al meglio la rubata di Thuram su Onana: il suo mancino vola dritto in curva. Al 26' va invece a bersaglio il destro da distanza ravvicinata di Yildiz, bravo a dribblare prima Matturro e poi Vasquez su spizzata di Vlahovic, a sua volta lanciato da una rimessa laterale di Koopmeiners velocizzata da Tudor. Se questa è la buona notizia per la Juve, la cattiva è che Gatti dopo qualche minuto dalla botta presa da Pinamonti alza bandiera bianca: dalla panchina subentra Kalulu. I rossoblù accusano il colpo ma provano a salire gradualmente di tono: al 37' Miretti si inserisce quasi alla perfezione e nel 'quasi' è incluso il grande anticipo di Kelly in corner, dai cui esiti non accadrà nulla. La fase di confusione di gara viene fotografata dalla botta di Frendrup che centra l'arbitro Rapuano anziché il bersaglio auspicato. Al 44' Yildiz prova a ricambiare il favore in occasione del gol e lancia in profondità Vlahovic, che ci mette tutta la potenza che può, mettendo in difficoltà Leali, che però si salva prima che scadano i 2' di recupero.
Secondo tempo
La ripresa inizia con gli stessi protagonisti e il medesimo spartito non esattamente nel segno dello spettacolo, al punto che l'unico brivido lo regala il giallo comminato da Rapuano a Tudor, fuori dalla sua area tecnica. A proposito di brividi, al 54' Sabelli cerca e trova in area Pinamonti, la cui girata termina di un soffio sul fondo. Più o meno dalla stessa zolla poco dopo Miretti scodella in area una punizione che Vasquez gira alto di testa. Sul ribaltamento di fronte Vlahovic calcia al volo con il mancino su suggerimento del solito Yildiz, con la palla che si impenna diventando ancora più docile per Leali. La prima mossa di Vieira è Venturino per Zanoli: poco prima Matturro aveva rischiato quasi l'autogol su una sponda sporca di Vlahovic, bravo anche a far respirare i suoi nei momenti di massima pressione rossoblù. La contromossa di Tudor si chiama Conceicao, che rileva Koopmeiners. Una partita che va a folate vive in un'altra fase di stasi, confusione e nervosismo: da annotare ci sono altre due mosse di Vieira, che inserisce Malinovskyi (che subito sarà ammonito per un fallo su Conceicao) ed Ekuban per Onana e Pinamonti. Al 72' Gonzalez torna a seminare il panico sulla sua fascia di competenza, raccogliendo come fatturato un corner causato da un anticipo di De Winter anche su Leali, che poi sul successivo calcio d'angolo si supera sull'incornata di Kalulu. Vieira poi si gioca la carta Thorsby per Miretti, tra i migliori dei suoi: Tudor invece lancia Weah per Gonzalez. All'83' Venturino calcia da fuori, guadagnando un corner dai cui sviluppi stacca De Winter senza fare male ai bianconeri, che all'86' mandano al tiro Locatelli su sponda di Vlahovic: Leali respinge a pugni ben serrati. Nel primo dei 3' di recupero assegnati da Rapuano un cross di Conceicao arriva a Veiga, che da zero metri tocca male il pallone e lo manda sul fondo. L'ultima chance la confeziona Weah con un colpo al volo che Leali neutralizza in due tempi, evitando il raddoppio ma non il ko dei suoi per mano di una Juventus che prova a rinascere sotto la guida di Tudor. GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
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