Juve, ora tutto su Sancho: serve una mano dallo United

Giuntoli si prende un giorno di tempo e si concentra sul sorteggio Champions, poi tutto su Sancho al posto di Chiesa

di MANUEL MINGUZZI -
29 agosto 2024
Jadon Sancho

Jadon Sancho

Torino, 29 agosto 2024 – Botti di fine mercato per Cristiano Giuntoli che ha piazzato Francisco Conceicao, Nico Gonzalez e Teun Koopmeiners, ma non ha finito il lavoro. Ci sarà probabilmente un giorno di pausa, c’è massima concentrazione sul sorteggio di Champions, ma già da domani riprenderanno i colloqui per chiudere l’ultimo colpo, entro la mezzanotte. Il nome è Jadon Sancho.

Si lavora al prestito secco, ma lo United deve aiutare

Giornata interlocutoria quella di ieri su Jadon Sancho. Il giocatore verrebbe alla Juve di corsa, ma il Manchester United si è preso un giorno di tempo per capire se qualche altro club dovesse muoversi con una offerta concreta per il cartellino. La Juve lo preleverebbe in prestito oneroso ma secco, forse con un diritto di riscatto, senza impegnarsi più di tanto a bilancio e ripensarci a giugno 2025. 8 milioni subito, il resto è in divenire. Ci sono state delle aperture ma la chiusura della trattativa non c’è, e oggi sarà un giorno di tregua sul mercato perché la concentrazione di tutti è sul sorteggio di Champions League a Montecarlo, evento molto atteso dalla Juventus. A sorreggere l’investimento della Juve su Sancho anche la cessione di Chiesa al Liverpool per circa 13 milioni di euro, che in parte possono essere reinvestiti e soprattutto il numero sette libera spazio a bilancio per Sancho. L’ostacolo principale è legato all’ingaggio onerosissimo dell'attaccante e qui lo United dovrebbe contribuirne al pagamento fino a giugno 2025. Tutti tasselli di cui si parlerà nell’ultima giornata di mercato, ovvero il 30 agosto, con Giuntoli che punta a chiudere la sessione con il quarto colpo in pochi giorni. Sarebbe una rivoluzione di qualità in attacco con Vlahovic e Yldiz già presenti in rosa e i rinforzi di Conceicao, Gonzalez e Sancho per rendere la Juve competitiva in Italia e in Europa. A quel punto Motta avrebbe tutte le armi a disposizione per riportare, definitivamente, la Juve ai vertici.

Mediana di qualità

La forza di una squadra spesso passa dal centrocampo, da sempre l’Inter è stata avanti a tutti con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, ma quest’anno la Juve si fa dare del lei. Con Rabiot fuori, Motta avrà Locatelli e Fagioli come palleggiatori, Thuram come diga davanti alla difesa ma anche giocatore di ordine in fase di possesso, Douglas Luiz che può dare fantasia brasiliana, soprattutto in trequarti, e Koopmeiners come tuttocampista alla Lewis Ferguson, perno del centrocampo del Bologna dei miracoli. Ci sono tutte le caratteristiche funzionali a garantire qualità ed equilibrio, in un calcio totale fatto di possesso palla, ritmo e smarcamenti per non dare punti di riferimento agli avversari. Rispetto al passato la Juve si è avvicinata molto al livello interista. Sarà poi reintegrato Weston McKennie, uomo di gamba e inserimenti e utile con tante competizioni da giocare per allungare le rotazioni. Motta, di fatto, ha tutto ciò che gli serve. Il resto passerà da difesa e attacco. Dietro Gatti e Bremer danno quel tasso di solidità utile a puntellare la porta, Cabal e Cambiaso sono i terzini di spinta che possono fluidificare il gioco. Davanti, invece, tanta qualità. A Vlahovic arriveranno tanti rifornimenti e potrà segnare a ripetizione, ma Motta si aspetta gol e qualità dagli esterni, con Gonzalez che può andare in doppia cifra e Conceicao peperino tra le linee. Yldiz è all’anno della consacrazione con la dieci sulle spalle e Sancho sarebbe la ciliegina sulla torta. C’è di che essere contenti presso il tifo bianconero.

Chiesa: che risparmio

Sicuramente al momento dell’acquisto nessuno poteva pensare che Chiesa, diversi anni dopo, sarebbe stato ceduto a soli 13 milioni di euro. Si è svalutato, c’è poco da dire, ma considerando la situazione di emergenza che si è venuta a creare, con il contratto in scadenza nel 2025, Giuntoli è riuscito a salvare capra e cavoli. L’incasso di 13 milioni di euro significa limitare i danni e considerando il risparmio sull’ingaggio lordo del giocatore il beneficio a bilancio supera i 20 milioni di euro. Con questo margine di manovra la Juve può tentare di assaltare Sancho, prestito oneroso a 8 milioni di euro, e investire in parte sull’ingaggio con contributo, sostanzioso, del Manchester United. Il figlio d’arte, arrivato per circa 50 milioni dalla Fiorentina, chiude la sua avventura in bianconero con 32 gol e 23 assist in 131 partite. Tanti? Pochi? Ognuno ha il suo giudizio, ma sicuramente la fine è stata poco brillante. Succede.

Anche Kostic via?

C’è anche il capitolo cessioni dopo quelle di Miretti al Genoa e di De Sciglio all’Empoli. Oltre a Chiesa, Giuntoli conta di piazzare Filip Kostic per il quale si punta a una sistemazione nell’ultimo giorno di mercato. Diversi club hanno chiesto informazioni. Sembrava forte la pista Fiorentina, ma si è raffreddata nelle ultime ore, così non è da sottovalutare una soluzione inglese. Il Southampton avrebbe allacciato i contatti per il laterale serbo, i due club hanno lavorato all’operazione Alcaraz a gennaio, ma ancora offerte ufficiali non ce ne sono. Ci sarebbe una terza pista, stavolta in Arabia. L’Al Ahli è la terza squadra interessata a Kostic, ma resta da capire se il mancino abbia voglia di lasciare i campionati europei. La richiesta della Juve? 8 milioni di euro. Si va dunque verso la chiusura del mercato juventino, che merita certamente un voto alto e che può ancora salire se davvero si arrivasse a dama per Sancho. Motta, ora, può dirsi soddisfatto e ha tutte le armi necessarie per giocarsela su tre fronti. Juve di nuovo ai vertici, oggi c'è la certezza. L'Inter campione d'Italia in carica è avvisata.  

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