Juve, ansia per Locatelli: frattura lieve alla costola. E all’orizzonte c’è l’Inter

Il mediano non prenderà parte alle due partite della nazionale: c’è preoccupazione in vista della super sfida

di MANUEL MINGUZZI -
14 novembre 2023
Manuel Locatelli

Manuel Locatelli

Torino, 14 novembre 2023 – In una mediana già ridotta all’osso e priva di Nicolò Fagioli e Paul Pogba, i tifosi della Juve sono in ansia per le condizioni di Manuel Locatelli in vista del derby d’Italia con l’Inter del 26 novembre. E’ il primo vero scontro diretto per lo Scudetto della Serie A considerando il margine che le due squadre hanno accumulato in classifica sulle rivali, che sono attorniate da problemi vari con il Napoli che sta per cambiare allenatore, Roma e Lazio che non decollano, Atalanta e Fiorentina che hanno avuto una marcia a singhiozzo. Tutto sembra racchiudersi al duello Juve-Inter e Max Allegri dovrà centellinare e comprendere le condizioni di Manuel Locatelli reduce da un infortunio rimediato contro il Cagliari. Per il centrocampista lieve frattura scomposta ad una costola e immediato rientro a Torino dopo la convocazione di Luciano Spalletti per il doppio match contro Macedonia e Ucraina. Non vestirà di azzurro Locatelli ma toccherà allo staff medico della Juve gestirne la condizione per evitare una ricaduta che lo terrebbe fuori per maggior tempo. Ma alle viste c’è la madre di tutti gli scontri diretti e Allegri farà di tutto per avere Locatelli al centro del campo.

Juve in emergenza, si cercherà di far giocare Locatelli

La situazione di Locatelli va gestita anche se non è così seria, resta però in minima parte in dubbio per Juve-Inter. La lieve frattura costale, causata da un contrasto di gioco contro il Cagliari, non richiede particolari interventi, ma bisognerà gestirla per fare in modo che Locatelli sia in campo il 26 e al tempo stesso per evitare sanguinose ricadute. Soprattutto in un reparto decimato. Il giocatore inizierà dunque le terapie al J Medical per qualche giorno e successivamente, in base al dolore, si valuterà la sua ripresa fisica in campo. La sosta consente alla Juve di poter gestire Locatelli per una settimana in più, ma sulla base di quanto dureranno le terapie e di quanto dolore sentirà si potrà stimare la sua presenza in campo il 26. Ci vorrà qualche giorno per chiarire meglio le condizioni del centrocampista che farà di tutto per essere titolare contro l'Inter. O antidolorifici o un tutore, Locatelli cercherà di essere al suo posto in mediana contro i nerazzurri in quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto per lo Scudetto. Inutile sottolineare l’importanza di Locatelli nello scacchiere di Allegri, privo di Pogba e Fagioli, in un reparto che sarà necessariamente rimpinguato in inverno con il mercato di gennaio.

Sancho e Phillips, ma è difficile

E proprio sul mercato il direttore Cristiano Giuntoli è a caccia di rinforzi utili ma sostenibili a bilancio. Diversi i mediani nel mirino, partendo ovviamente da Pierre Emile Hojbjerg, oggi l’obiettivo numero uno, passando anche per Rodrigo De Paul e Lazar Samardzic. Questi ultimi due sono difficilmente accessibili, l’argentino è costoso, mentre il mediano dell’Udinese è fondamentale nella lotta salvezza friulana e Balzaretti non vuole privarsene a gennaio. Così Giuntoli sonda altre piste, consapevole che i margini di manovra a bilancio non sono così ampi. Da tempo nel taccuino c’è il nome di Kalvin Phillips del Manchester City, ma anche in questo caso i costi sono elevatissimi, circa 45 milioni di euro, e con il Newcastle in vantaggio per un rinforzo in mezzo dopo la vicenda Tonali. Un altro nome emerso nelle ultime ore è quello di Jadon Sancho, centrocampista del Manchester United ormai in rotta con il tecnico Ten Haag. I red devils sono sicuri di voler cedere il giocatore a gennaio e togliersi un problema, ma la Juve non può imbastire operazioni troppo onerose e al massimo si può lavorare sulla formula del prestito con parte dell’ingaggio pagato dal club inglese. Insomma, ricerca di un mediano sì ma dentro i parametri consentiti a bilancio. Non sarà facile, perché l’esercizio economico della Juventus ha bisogno di ulteriori risanamenti e gli occhi della Consob sono sempre ben presenti sulle comunicazioni bianconere, una complicazione in più per Giuntoli che avrà il duplice scopo di creare rose sempre più competitive, soprattutto per il ritiro nelle competizioni europee, e bilanci sempre più sani.

Fagioli cambia procuratore

Intanto Nicolò Fagioli, fresco di rinnovo con adeguamento, ha scelto di cambiare agenzia. In attesa del suo ritorno in campo e con il percorso riabilitativo da portare a termine, il mediano bianconero è stato accolto nell’agenzia CAA Stellar, lasciando il suo precedente agente Andrea D’Amico. La CAA Stellar, che ha dato il benvenuto a Fagioli sulle sue pagine social, cura anche gli interessi dei milanisti Kalulu e Loftus Cheek, del madrileno Eduardo Camavinga, dell’ala Jack Grealish e proprio di quel Calvi Phillips che è obiettivo di Giuntoli. Chissà che da cosa non possa nascere cosa. In Italia Caa Stellar cura anche gli interessi di Gianluca Scamacca, passato in estate dal West Ham all’Atalanta.

L’agente Camozzi: “Conte vuole la Juve”

Anacronistico parlare di possibili avvicendamenti in panchina con Max Allegri che portato la Juve al secondo posto in scia all’Inter a soli due punti di distanza e la possibilità di sorpassarla il 26 novembre allo Stadium, ma aleggia ancor la figura di Antonio Conte nella mente di qualche addetto ai lavori. Il tecnico salentino è stato più volte contattato da Aurelio De Laurentiis per la panchina del Napoli, ma si è sempre negato. Periodo di riposo in famiglia per Conte che comunque medita di tornare in Italia dopo l’esperienza poco felice al Tottenham. E chi meglio della Juve potrebbe stuzzicare la mente dell’allenatore, soprattutto ora che Andrea Agnelli non è più alla guida. Secondo il procuratore Franco Camozzi ci sarebbe in futuro questa possibilità: “Conte dice no al Napoli ma non aspetta il Milan - le sue parole a Sportitalia - Non è il segreto di pulcinella il fatto che stia aspettando la Juve, E’ tutto logico. L’unica cosa che lo ha tenuto lontano dalla Juve è stato Andrea Agnelli, ma oggi non c’è più lui alla guida del club…”.

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