Juve, il redivivo Rugani. L’agente: “Nessuna rivincita. Rinnovo? Siamo a disposizione"
Il difensore torna protagonista e segna anche un gol prezioso al Cagliari, ora la speranza di tornare in nazionale e si apre la trattativa per il prolungamento di contratto
Torino, 13 novembre 2023 – Daniele Rugani è tornato. Max Allegri ha ridato una possibilità al difensore ed è stato ampiamente ripagato. Non sarà Chiellini, non sarà Barzagli, non sarà Nesta o Beckenbauer, ma con lui in campo da titolare la Juventus ha sempre vinto nelle ultime cinque partite. L’infortunio di Danilo e rotazioni accorciate hanno fornito una chance a Rugani e il ragazzo l’ha sfruttata a pieno. Basti pensare che già oggi il difensore ha raggiunto i 435 minuti in Serie A, praticamente quasi tutto il fatturato dell’intera passata stagione quando chiuse con 562 minuti. Allegri lo considera ‘un difensore sottovalutato’, cit. dopo la vittoria a Firenze quando Rugani tolse un gol già fatto a Nzola, e oggi si gode un difensore ritrovato, solido, attento, consapevole dei suoi pregi ma soprattutto dei suoi limiti. Pochi fronzoli, pochi rischi e tanta concretezza. Nella Juve che dopo Sassuolo ha vinto sei partite pareggiandone una, Rugani c’è stato, da titolare, in cinque circostanze, dimostrando di potersi riprendere il suo posto, con vista anche sul rinnovo di contratto.
L’agente: “Per Rugani nessuna rivincita”
Ma Rugani non è quel tipo di giocatore che vuole prendersi rivincite mediatiche, prova come sempre a guadagnarsi tutto in campo senza polemiche, senza creare malumori quando non gioca. Che sia sottovalutato o no non sta a lui dirlo, ma di sicuro la Juventus si fida del suo rendimento e c’è margine per arrivare ad un rinnovo di contratto. Ne ha parlato il suo agente Davide Torchia: “Lui ha sempre fatto buone prestazioni negli anni, ma spesso si dimenticano - le sue parole a Tuttojuve - Non stiamo scoprendo un giocatore che andava male, lui ha sempre fatto il suo e non era riuscito ad avere continuità perché la Juve ha grandi campioni in rosa. Ora sta sfruttando la sua occasione”. Insomma, nella Juve è difficile giocare per il livello della rosa che spesso è costruita per vincere, ma Rugani, lavorando, ha sempre messo in mostra le sue capacità: “Sta sfruttando la fiducia che gli viene concessa, come era successo l’anno scorso. La riconferma è arrivata per le sue buone prestazioni più con la qualità che con la quantità”. E Rugani è quel tipo di giocatore che non fa polemiche, aspetta il suo turno e prova a sfruttare l’occasione, facendo sempre il suo, senza lamentarsi, senza richiedere spazio ma cercando di guadagnarselo ogni giorno in allenamento. Non è il caso delle rivincite: “Non ce ne sono nel senso più assoluto - ancora Torchia - La sua spinta è essere apprezzato per le sue doti e dimostrare che merita la Juventus. Chiaramente ci sono sempre delle aspettative e lui può fare ancora meglio, ma poteva esserci maggiore attenzione da parte di qualche addetto ai lavori, mentre i tifosi hanno sempre capito le qualità di Daniele”. Rugani di nuovo titolare, di nuovo in fiducia, può portare anche ad un rinnovo di contratto con la Juventus, ormai consapevole della concretezza che può dare il difensore. L’agente apre al tavolo di trattativa: “Ne abbiamo già parlato ed è tutto alla luce del sole - l’apertura di Torchia - Non ci sono strategie da parte nostra, la Juve ha espresso la volontà di parlarne e la fiducia in Daniele è già stata espressa ad agosto. Ci sono state un paio di chiacchierate e speriamo di entrare nel vivo del confronto. Abbiamo rapporti sereni e Daniele è contento della fiducia della Juve. Siamo a disposizione”. E ci si chiede se alla fine Rugani non possa convincere pure Spalletti a richiamarlo in nazionale. Anche in questo caso nessuna polemica, nessuna rivincita, solo la possibilità che possa rientrare trai giocatori osservati: “Da giovanissimo ha giocato in nazionale poi è stato sfortunato perché sono stati cambiati diversi ct e le scelte sono andate in altra direzione - la chiosa di Torchia - Il sogno nazionale lo hai sia a 18 anni sia a 38, ma non abbiamo la presunzione di essere convocati per diritto divino. C’è tanta concorrenza e Spalletti farà le sue scelte. Non ci sono problemi, la cosa importante è farsi attenzionare”.
Visionato Hojbjerg e occhio a Berardi
E occhio, come noto, al mercato di gennaio. La Juve va a caccia di rinforzi per lo Scudetto (per quanto Allegri si nasconderà?). I bianconeri viaggiano con 9 punti di vantaggio sul quinto posto, mentre sono rimasti in scia all’Inter e il 26 avranno lo scontro diretto di Torino. Ormai appare anacronistico di parlare ancora di lotta Champions quando le prime due si sono staccate dal resto di gruppo, dimostrando valori superiori rispetto alle altre sia in termini di prestazione che di solidità generale. Ed è per questo che il direttore Cristiano Giuntoli cercherà di rinforzare la rosa, soprattutto in mezzo con le assenze prolungate di Pogba e Fagioli, ma anche in avanti ci potrebbe essere bisogno di un innesto di qualità. Come noto, a centrocampo gli occhi sono su Pierre Emile Hojbjerg del Tottenham. Il giocatore è stato visionato dal vivo anche settimana scorsa, ma permangono ovviamente parametri economici alti per il bilancio della Juventus, ancora da risanare. Ad oggi potrebbero servire circa 30 milioni di euro e servirà tutta la capacità di Giuntoli per abbassare il prezzo, sfruttando magari la volontà del calciatore di lasciare Londra. Costosa anche la pisa Rodrigo De Paul, ma viva, così come quella Lazar Samardzic dall’Udinese anche se il diesse Balzaretti ha recentemente affermato di voler trattenere il giocatore fino a fine stagione. Attenzione anche all’attacco. Il 3-5-2 di Allegri non prevede esterni offensivi ma resta alto l’interesse della Juve su Mimmo Berardi del Sassuolo. Carnevali non lo ha voluto mollare ad agosto e lo stesso potrebbe valere per gennaio considerando l’inizio di stagione poco brillante dei neroverdi che ora guardano più dietro che davanti, ma la corte prosegue. Si parla anche qui di cifre abbondantemente sopra i 30 milioni di euro e di sicuro la Juve non può spendere 60 milioni totali per un mediano e un attaccante. Resta, però, la necessità di allungare le rotazioni di Allegri per sfruttare ancora meglio l’assenza delle coppe europee. Un vantaggio non solo sulla carta…
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