Juve, il Bologna tiene duro su Calafiori. Oltre a Luiz, resta aperta la pista Koopmeiners

L’ad del Bologna Fenucci parla chiaro: “Non lo vogliamo cedere”, così spunta Kiwior. Pista Koopmeiners ancora aperta

di MANUEL MINGUZZI -
13 giugno 2024
Riccardo Calafiori

Riccardo Calafiori

Torino, 13 giugno 2024 – Il Bologna prova a trattenere Riccardo Calafiori, la Juve prova ad acquistarlo senza svenarsi. Sono normali dinamiche di calciomercato. Il Bologna che si è qualificato in Champions League ha lo scopo di rimanere competitivo e la solida proprietà Saputo non ha bisogno di vendere, dall’altra parte il neo allenatore Thiago Motta ha espressamente chiesto il difensore mancino per accoppiarlo a Bremer al centro della difesa. Giuntoli lavora per prenderlo a prezzo di sconto, Fenucci lavora all’opposto per blindarlo in rossoblù. Come finirà?

Fenucci: “Abbiamo informato l’agente”

Giornata di presentazione del nuovo tecnico Vincenzo Italiano e anche l’occasione per un tono di mercato da parte dell’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci. Uno dei temi è stato appunto Riccardo Calafiori, da tempo corteggiato dalla Juve di Giuntoli e Motta. Thiago lo vorrebbe al centro della difesa, Calafiori probabilmente ha aperto la porta, ma Fenucci ha subito provato a chiuderla e ogni discorso è rimandato a dopo gli Europei: “Abbiamo informato il suo agente che non intendiamo muovere il giocatore”, le chiare parole del dirigente. La valutazione rossoblù è tra i 40 e i 50 milioni, cifra irraggiungibile per la Juve che vuole prelevarlo a 25 più una contropartita tecnica. Non se ne parla, la risposta felsinea. In mezzo c’è Vincenzo Italiano, che attende il rientro del giocatore a luglio per confrontarsi di persona, perché Calafiori alla Juve ci andrebbe ma per il nuovo allenatore e il Bologna è colonna portante della squadra che dovrà fare la Champions League. Servirà un certo tipo di lavoro, eventualmente, per non avere un giocatore scontento. Dall’altro lato, se la Juve vorrà avere una occasione, dovrà sensibilmente alzare le cifre e le proposte e senza contropartite che possano scontare la valutazione. Non è un caso, dunque, che Thiago Motta abbia allora fatto il nome di Kiwior che ha già allenato allo Spezia. Il Bologna sembra determinato a non mollare a prezzo di saldo il miglior difensore della rosa.

Koopmeiners ancora un obiettivo

C’è poi il centrocampo, dove la Juve è molto vicina a Douglas Luiz per 20 milioni di euro più Iling e McKennie, ma questo innesto non chiuderebbe la porta a Teun Koopmeiners, che resta un obiettivo di Giuntoli e Motta. Rimane da trovare una quadra con l’Atalanta che continua a chiedere 60 milioni e non appare molto propensa, per ora, ad una contropartita tecnica. Dean Huijsen piace a Gasperini, ma la valtuazione che ne fa la Juve, 30 milioni di euro, è alta e andrebbe a scontare della metà il costo di Koopmeiners. Nel frattempo, la Dea sta per riscattare De Ketelaere e inizia a fronteggiare diversi rumors anche su Ederson, che piace in Premier League e su cui anche la Juve ha fatto un sondaggio. Tutti, ovviamente, non possono arrivare. I costi sono presto fatti: 20 milioni per Luiz, almeno 60 per Koopmeiners e almeno 40 per Calafiori. Sono 120 milioni per tre acquisti che la Juve non può spendere a meno che non ci siano un paio di plusvalenze utili a fare cassa. Alcune possono far incassare cifre contenute, Fabio Miretti cercato dal Genoa, altre possono essere più remunerative come Soulè, Huijsen e, soprattutto, Federico Chiesa.

Il numero 7 ascolta proposte?

La posizione di Federico Chiesa è tutta da valutare, ovviamente dopo gli Europei. Il numero 7 sembra non rientrare tra le preferenze di Thiago Motta e la mancanza di un ruolo centrale nella futura Juve potrebbe aprire le porte della cessione. Chiesa ha contratto in scadenza nel 2025 e non ci sono altre soluzioni tranne due: rinnovo o cessione. Prende corpo questa seconda ipotesi nel momento in cui Motta potrebbe dare il benestare per un cambio del reparto offensivo, a parte Vlahovic che è inamovibile. Primi contatti tra l’agente di Chiesa e la Roma, che appare una destinazione gradita qualora non potesse continuare a Torino, mentre il Napoli di Conte, che contestualmente prova a trattenere Di Lorenzo, appare più defilato. La Juve, in caso di cessione, conta di incassare tra i 30 e i 40 milioni.

Preziosi: “Motta-Juve, gran colpo”

Ha lanciato Thiago Motta da allenatore, anche se non ha avuto pazienza e dopo poco lo ha esonerato. Probabilmente commettendo un errore. Motta è poi ripartito da La Spezia, salvezza, e successivamente da Bologna con un nono e un quinto posto. Enrico Preziosi, presidente di quel Genoa che ebbe coraggio a ingaggiare Thiago come primo allenatore, ha parlato così ai microfoni di Tuttojuve: “Thiago è stato grande calciatore e sarà un top anche da allenatore – le sue parole – La Juve ha fatto un grande colpo e sono sicuro che darà grandi soddisfazioni ai tifosi. E’ l’allenatore giusto per aprire un ciclo e farà sicuramente meglio di Allegri”. Preziosi conserva un ottimo ricordo di Motta, sia come allenatore ma soprattutto come uomo: “E’ una grande persona, gli auguro il meglio e sono certo che saprà farsi rispettare. Entrerà nel cuore dei tifosi”. Proverà a farlo con una filosofia tutta nuova, di possesso palla, smarcamenti, costruzione da basso e valorizzazione dei giovani. Gioco arioso in ampiezza e verticalità, qualche rischio sulla costruzione da dietro ma grandi benefici nella creazione di spazi davanti: tutto un altro mondo rispetto ad Allegri. Giuntoli ha scelto così, come fece a Napoli dove si affidò all’estro di Spalletti per disegnare una squadra da Scudetto. Calcio propositivo per competere in Italia e in Europa, senza dimenticare il mondiale per club. La prima costruzione avverrà a luglio, con massima attenzione sul ritiro tedesco in casa Adidas per affinare i primi automatismi in vista del via del campionato ad agosto. A settembre, invece, sarà il momento del ritorno in Champions.

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