Juve, si riapre la pista Koopmeiners: Huijsen o Kean come contropartite

Giuntoli ci riprova per l’olandese, l’Atalanta apprezza Huijsen ma i costi restano alti. In attacco ancora Greenwood

di MANUEL MINGUZZI -
21 giugno 2024
Teun Koopmeiners

Teun Koopmeiners

Torino, 21 giugno 2024 – Cristiano Giuntoli ci riprova per Teun Koopmeiners. Il centrocampista dell’Atalanta, rimasto fuori dagli Europei per infortunio, rappresenta il primo obiettivo di mercato a centrocampo dopo l’affare Douglas Luiz, che a breve troverà una sua definizione. E ci sarà molto probabilmente la necessità di trovare un sostituto di Adrien Rabiot, che ancora non ha firmato il rinnovo di contratto. Koopmeiners rappresenta un innesto di grande qualità, considerando la sua propensione a entrambe le fasi di gioco, con grande qualità davanti, sia come gol che come trame, sia con sacrificio in fase difensiva. Il tuttocampista fatto e finito. Prima valutazione dell’Atalanta, mai scesa, di 60 milioni di euro, cifra inaccessibile per il bilancio della Juve che nell’ultimo mese ha provato in tutti i modi di trovare uno sconto. Per ora la Dea non ha aperto a soluzioni diverse o sconti, ma a Gasperini Huijsen piace parecchio, lo vede un difensore di grande avvenire ed essendo giovane può sgrezzarlo in tante sfaccettature. La Juve lo valuta 30 milioni di euro, che significherebbe scontare della metà il prezzo di Koopmeiners, ma per ora l’Atalanta non ha aperto a questa soluzione. E allora Giuntoli punta a fare cassa con le cessioni, perché su Huijsen c’è il Borussia Dortmund e i famosi 30 milioni potrebbero arrivare per cercare di finanziare Koopmeiners. Non basta, perché gli investimenti in entrata dovranno essere sorretti dalla sostenibilità e allora occhio a Matias Soulè, che è valutato 40 milioni, e Federico Chiesa, altri 40 milioni, che potrebbero generare il tesoretto utile per Koopmeiners e altri innesti.

Douglas Luiz in arrivo, modificati i parametri

Weston McKennie ha complicato non poco la trattativa per Douglas Luiz, che comunque è riuscita a ripartire con l’inserimento di Enzo Barrenchea al posto del mediano americano. McKennis si sarebbe impuntato sulla buonuscita dalla Juve e sull’ingaggio all’Aston Villa, così Giuntoli ha dovuto trovare un’alternativa ed è rappresentata dall’argentino. Serve però modificare il conguaglio economico e dai 18 prospettati all’inizio si dovrà passare a circa 25 milioni di euro. Le parti sono al lavoro per trovare la quadra, perché la Juve vorrebbe fermarsi a 20 milioni di euro e Giuntoli lavora all’inserimento di una percentuale sulla rivendita per colmare l’ultimo gap rimasto. Si tratta con l’obiettivo di chiudere entro il 30 giugno, data fissata dall’Aston Villa che deve rientrare dentro i paletti del fair play finanziario. Ma resta il nodo McKennie, con cui i rapporti si sono complicati. La presa di posizione nella trattativa con l’Aston Villa ha messo di traverso la società, che tra l’altro aveva dato fiducia al giocatore un anno fa dopo la magra esperienza al Leeds. Si deve provare comunque a ricucire per non perdere valore e una eventuale cessione, con il direttore tecnico Giuntoli che attende e valuta eventuali nuove offerte. Difficile, invece, la permanenza di Adrien Rabiot. Il mediano francese ha parlato dal ritiro della nazionale ‘vedremo, ho la mia carriera’, in relazione al rinnovo da 7 milioni di euro che per il momento non è stato firmato. La mamma-agente Veronique è pronta ad ascoltare proposte e una potrebbe arrivare addirittura dal Real Madrid, il tutto a parametro zero perché Rabiot è in scadenza. La Juve studia dei sostituti, oltre a Koopmeiners, con i nomi di Kephren Thuram del Nizza, classe 2001, e Youssouf Fofana, classe 1999 del Monaco, in cima alla lista.

Capitolo attacco: c’è ancora la pista Greenwood

Con la possibile uscita di Chiesa c’è necessità di andare a caccia di attaccanti. Con Kenan Yldiz che rimarrà, mentre su Mattias Soulè dipenderà dalle offerte, la dirigenza bianconera continua a tenere in considerazione il profilo di Mason Greenwood, di proprietà del Manchester United e reduce da una annata in prestito al Getafe. Anche in questo caso le valutazioni sono alte, si parla di 40 milioni di euro, e la Juve, come detto, dovrà fare plusvalenza in uscita per finanziare il mercato in entrata. Restano in piedi anche le alternative e una porta il nome di Adeyemi del Borussia Dortmund.

Muro Bologna per Calafiori. La Juve offre Kean

In difesa resiste invece la candidatura di Riccardo Calafiori, centrale del Bologna e titolare anche ieri sera in Italia-Spagna 1-0, terminata proprio per un suo autogol. Il club rossoblù non abbassa la sua valutazione, si parla di 40-50 milioni di euro, mentre la Juve è ferma a 25 milioni. Dopo l’Europeo il neo tecnico del Bologna Vincenzo Italiano parlerà con il giocatore per sondare la sua volontà, se cioè esiste davvero la ferrea decisione di andare alla Juve o di aprirsi al mercato, c’è anche l’Atletico Madrid, con sullo sfondo pure il Real, ma questo non abbasserà le valutazioni rossoblù che rimarranno alte. La Juve ci riproverà con l’inserimento di Moise Kean, valutato 15 milioni di euro: l’attaccante più un conguaglio da 25 milioni potrebbe essere l’offerta da recapitare. Bologna freddo, anche per l’ingaggio alto di Kean, ma in questo caso la Juve potrebbe farsi carico del pagamento di una parte degli emolumenti. Resta in ogni caso una pista complicata per costi che non possono essere sostenuti dal bilancio bianconero, infatti una alternativa sarebbe rappresentata da Kiwior, che Thiago Motta ha già allenato a La Spezia. Inoltre, se su Calafiori dovesse inserirsi il mercato europeo diventerebbe sempre più complicato competere a livello di cifre con club più pronti finanziariamente come Real Madrid e Atletico Madrid. In ogni caso, se ne riparlerà dopo l’Europeo, con la speranza che l’Italia possa passare il turno lunedì sera contro la Croazia: basta un pareggio per passare come seconda.

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