Juve in decollo, ecco l’idea Sancho per gennaio

Torino, 24 ottobre 2023 – Ha giocato solamente 76 minuti complessivi in questa Premier con lo United Jadon Sancho, enfant prodige che ad appena 23 anni cerca un rilancio dopo le altissime aspettative che generò già da teenager nel Borussia Dortmund. E che sono andate un po' disattese.

La compatibilità tattico-emotiva con il tecnico dei Red Devils Ten Hag non è certo elevata, e l’inglese in cerca di un nuovo, stimolante approdo per la propria carriera potrebbe scegliere la Juve, con la formula del prestito. Un’idea intrigante per Allegri, che si ritroverebbe un altro giovane talento tra le mani: ma già con tanta esperienza, viste le 23 presenze con tre reti nella nazionale inglese.

Dal punto di vista tattico, Sancho è un esterno d’attacco che può giocare sia a destra che a sinistra, con una predilezione per quest’ultima fascia. Il 23enne nato nel 2000 a Londra può però essere adattato anche a trequartista. Certamente, il suo eventuale arrivo spingerebbe parecchio l’impiego del 4-3-3, con Vlahovic e Chiesa a completare il tridente titolare. 

Intanto, la Juve ritira il suo ultimo ricorso su Calciopoli dopo 17 anni. Era pendente al Consiglio di Stato contro Figc e Inter.  La Signora si opponeva alla sentenza del Tar del 2016 che aveva negato il risarcimento "del danno ingiusto" provocato - a dire della società - dalla decisione dell'allora commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi, di assegnare all'Inter lo scudetto del 2006. La Juventus chiedeva anche l'annullamento del comunicato stampa che assegnava lo scudetto all'Inter, e la delibera del Consiglio federale del 2011 con il quale aveva respinto l'istanza di revoca presentata dalla Juve. Nel 2019 il Collegio di Garanzia aveva dichiarato inammissibile il ricorso Juve, così come il Tar del Lazio nel 2022. E il Consiglio di Stato aveva infine rigettato il ricorso Juve contro la decisione del Tar. Restava ancora in piedi la richiesta di risarcimento danni quantificata dal club in 443 milioni e 725mila euro. L'Udienza davanti al Consiglio di Stato era stata fissata prima al 28 febbraio 2023, e poi rinviata al 28 marzo e ad oggi. Il Consiglio di Stato aveva già respinto il ricorso contro Figc, Inter e Coni in estate.