Juventus-plusvalenze: la Procura della Figc chiede 11 punti di penalizzazione. Giudici in camera di consiglio

Si è chiusa l’udienza alla Corte di appello federale. Se la richiesta dovesse essere accolta, il club scenderebbe in classifica a 58 punti dietro alla Roma e lontano da un posto Champions. Sentenza attesa in serata

22 maggio 2023
Andrea Agnelli e gli ex vertici della Juventus

Andrea Agnelli e gli ex vertici della Juventus

Roma, 22 maggio 2023 – Undici punti di penalizzazione: è questa la richiesta avanzata dalla Procura federale della Figc nei confronti della Juve, nella nuova udienza della Corte di appello federale per il processo plusvalenze.

Se la richiesta dovesse essere accolta, la Juventus scenderebbe a 58 punti in classifica alle spalle della Roma al settimo posto, a -6 dal Milan quarto e quindi lontana da un posto nella prossima Champions League. In questo senso è stata interpretata dalla Procura l'esigenza di afflittività della sanzione che deve, secondo gli 007 federali, togliere ai bianconeri un risultato sportivo. Inoltre il procuratore Chinè ha chiesto 8 mesi di inibizione nei confronti di Pavel Nedved e di altri sei ex dirigenti: Enrico Vellano, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Daniela Marilungo, Caitilin Mary Hughes e Francesco Roncaglio.

Il dibattimento alla Corte federale di appello si è chiuso con l'intervento dei legali bianconeri. I giudici sono entrati da poco in camera di consiglio. La sentenza arriverà probabilmente in serata: poi la Juventus potrà appellarsi nuovamente al Collegio di Garanzia del Coni. Intanto la società è maglia nera in Borsa: a Piazza Affari il titolo cede il 4,2% a 0,27 euro.

Lo scorso 20 aprile il Collegio di Garanzia aveva annullato il -15 e rinviato il procedimento alla Corte federale d’appello "perché, in diversa composizione, rinnovi la sua valutazione, in particolare, in ordine alla determinazione dell'apporto causale dei singoli amministratori, fornendone adeguata motivazione e traendone le eventuali conseguenze anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della società Juventus”.

All'udienza di oggi, che si è svolta da remoto, erano collegati la procura federale e i legali juventini, insieme al presidente bianconero, Gianluca Ferrero, oltre che il nuovo collegio della corte, presieduto da Ida Raiola e non da Mario Luigi Torsello come a gennaio scorso.

Sul caso è intervenuta Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa e tifosa bianconera: “Penso ci sarà qualcosa di meno dei 15 punti di penalizzazione. C'è questo concetto di afflittività che riguarda solo la giustizia sportiva e non quella ordinaria. Verosimilmente sarà una penalizzazione che dovrebbe sbarrare la strada verso la Champions League", le parole a "Radio Anch'io Sport" su Rai Radio 1. "Ricordiamoci che le coppe europee sono tre - aggiunge Christillin - ma certamente il valore in termini economici di andare in Champions o in un'altra coppa è significativo. Vedremo se saranno 10, 11 o 13 punti, per noi juventini è una bella botta".

C'è poi da considerare la variabile Uefa. “Nel momento in cui le sentenze italiane diventano definitive, poi verranno prese decisioni anche in sede Uefa – ha spiegato -. Senza dimenticare il secondo filone della manovra stipendi. Juve esclusa dalle coppe dalla Uefa? Scenario possibile. Non dimentichiamoci che con la Uefa i rapporti non sono eccellenti dopo la questione Superlega. Naturalmente la questione riguarda l'accordo del settlement agreement concluso a settembre dell'anno scorso sul Financial Fair Play che, alla luce dei fatti nuovi, potrebbe essere ridiscusso".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su