Pogba, la Juve studia una via di uscita: rescissione o stipendio minimo fino a giugno
Le controanalisi hanno confermato la positività. Il giocatore va verso il deferimento e rischia 4 anni di stop, ma potrebbe chiedere di patteggiare. Ora è al minimo salariale di 42mila euro: il club può accelerare sul mercato con il risparmio del suo maxi ingaggio
Torino, 6 ottobre – La stagione di Paul Pogba è durata 52 minuti, la somma di quelli giocati contro Bologna ed Empoli dopo essere stato in panchina a Udine, la partita d’esordio in campionato dopo la quale è stato incastrato dall’antidoping. Un bilancio insignificante, considerati gli otto milioni netti più due di bonus garantiti dal contratto in scadenza nel 2025. La positività al testosterone certificata dalle controanalisi assomiglia moltissimo alla pietra tombale sulla seconda avventura in bianconero del francese, che pure nella stagione scorsa era stato sostanzialmente assente per via dell’infortunio al ginocchio.
Il ‘Polpo’ rischia 4 anni di stop, ma presentando una memoria difensiva potrebbe sostenere la sua buona fede nell’assumere quell’integratore consigliato da un amico medico dentro il quale si pensa fosse contenuta la sostanza proibita. Fosse confermata la sua non intenzionalità nel, la squalifica potrebbe ridursi a due anni. E il Tribunale Nazionale Antidoping potrebbe anche dimezzare la richiesta della procura: si arriverebbe così, nella migliore delle ipotesi, a un anno di stop. Tutto questo nell’ipotesi piuttosto improbabile che invece venga chiesa l’archiviazione del procedimento nei suoi confronti.
La sospensione del giocatore comporta anche il pagamento dello stipendio minimo, pari a 42mila euro annui. In caso di sospensione superiore ai sei mesi, la Signora avrebbe diritto a procedere con la rescissione del contratto: ma poi, dovrebbe corrispondere al fisco le cifre non pagate grazie al Decreto Crescita, con una spesa ulteriore spesa per la società. Che però, nel frattempo, può già ragionare sui soldi risparmiati nel non dover pagare, se non al minimo salariale, il campione del mondo del 2018, e accelerare sul mercato. Hojbjerg, Vermeeren, Sudakov, Fofana: più che idee fissate sul taccuino di Giuntoli, ora sono necessità per il centrocampo.
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