Quanto guadagnerà Tudor alla Juve, il confronto con Thiago Motta e i dettagli del contratto

L’allenatore croato resterà fino al Mondiale per Club, ma non è escluso che gli venga chiesto di restare in caso raggiunga i risultati sperati. Per lui si tratta di un ritorno in bianconero

di FILIPPO MONETTI
23 marzo 2025
Igor Tudor

Igor Tudor

Torino 23 marzo 2025 – Doveva essere un rilancio, l'apertura di un nuovo ciclo di vittorie a tinte bianconere, ma così non sarà non quantomeno con questo timoniere in panchina. Dopo appena 9 mesi alla guida della Juventus, Thiago Motta è stato sollevato oggi dal suo incarico di allenatore. Sul conto del tecnico italo-brasiliano pesano le due cocenti eliminazioni in Champions League e Coppa Italia, oltre alle ultime due sconfitte pesantissime, dove oltre agli zero punti ottenuti, sono arrivate 7 reti subite, senza nessun gol fatto. A prendere il posto dell'ex allenatore di Bologna e Spezia sarà Igor Tudor. Un ritorno a casa per il tecnico 3 anni dopo il suo ultimo soggiorno alla Continassa, quando sedeva in panchina ma nel ruolo di vice per Andrea Pirlo. Ecco il comunicato ufficiale del club circa l'esonero del proprio allenatore.

"Juventus FC comunica di aver sollevato Thiago Motta dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. Il Club ringrazia Thiago Motta e tutto il suo staff per la professionalità dimostrata e per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione, augurando loro il meglio per il futuro. Juventus FC comunica inoltre di aver affidato la guida della Prima Squadra Maschile a Igor Tudor che domani dirigerà il primo allenamento".

La carriera di Igor Tudor

Senza panchina da questo giugno, Igor Tudor torna in carica a stagione, in maniera analoga a come aveva fatto lo scorso anno con la Lazio. Curioso per altro come lo scorso anno il tecnico croato sia stato chiamato dalla panchina biancoceleste in questo stesso periodo dell'anno (prese in carico la squadra laziale il 18 marzo). L'allenatore nato a Spalato non è nuovo a panchine di rilevanza, ma non c'è dubbio che quella della Juventus sia per lui quella più importante fin qui della sua carriera. Per lui si tratta di un ritorno in bianconero, come scritto in precedenza, l'allenatore non solo è stato vice allenatore di Pirlo, ma da giocatore ha infatti vestito la maglia dei bianconeri per ben 174 volte, togliendosi anche la soddisfazione di 21 reti. Sono in totale otto le stagioni da juventino, dal 1998 al 2005 e successivamente nella stagione di Serie B 2006-07, per Tudor.

Una parentesi enorme di carriera vissuta in Italia per lui, dove ha difeso anche i colori del Siena per una stagione e mezzo. Conclusa poi la carriera da giocatore in patria, dove è tornato per un'ultima stagione con la squadra che lo ha lanciato, ovvero l'Hajduk Spalato, prima di cominciare la propria carriera in panchina. Tre anni per lui sempre con i croati, dove dopo un anno da assistente in prima squadra, gli è stata affidata l'under 17 del club. Un'altra stagione da assistente questa volta per la Nazionale croata, prima di iniziare il suo percorso da capo allenatore nei vari club. Proprio come la sua carriera da giocatore, anche quella in panchina è cominciata all'Hajduk Spalato, dove è stato in carica dal 2013 al 2015, prima di tornare nel 2019-20. Nel mezzo esperienze non molto fortunate al PAOK Salonicco, Karabukspor (Turchia), poi ancora Galatasaray e Udinese

Dopo l'ultimo passaggio nel club di casa sua, arriva poi la prima chiamata in panchina della Juventus dove però ricopre solo il ruolo del vice per Andrea Pirlo. Un'esperienza non troppo fortunata per i bianconeri che però convince il Verona a scommettere su di lui per la propria panchina, dopo l'esonero di Di Francesco. Il binomio funziona e gli scaligeri si rivelano il trampolino di lancio per la carriera del tecnico. La stagione successiva infatti arriva la chiamata dell'Olympique Marsiglia, dove non sfigura in Champions League, confermando anche il piazzamento nella massima competizione europea con il terzo posto in Ligue 1 a fine stagione. Il suo rapporto con i transalpini dura però una sola stagione e comincia la stagione 2023-24 senza panchina, prima di venire chiamato dalla Lazio, dove conclude il campionato al settimo posto. Il rapporto complicato con Claudio Lotito però lo spinge alle dimissioni la scorsa estate, altri mesi senza incarico, prima di oggi, quando il tecnico ha detto sì alla Juventus. 

Il contratto di Igor Tudor

Sulla carta la firma di Tudor per la Juventus non sembra aprire all'apertura di un nuovo ciclo in panchina per la Juventus. Non è bello da dire, ma l'accordo tra le parti sembra indicare verso un ruolo più da traghettatore per il tecnico croato. Il contratto firmato con i bianconeri ha scadenza nel 30 giugno 2025, guidando la squadra quindi fino a fine campionato anche nel Mondiale per Club di questa estate. Certo, di fronte a ottime prestazioni non è detto che la dirigenza non possa spingere per una sua permanenza anche a più lungo termine, ma non c'è nessuna clausola prevista per un prolungamento immediato legato ai risultati. Sarà una valutazione dunque da fare a stagione conclusa. Per la prossima stagione però i bianconeri sembrano essere sulle tracce di ben altri tecnici, da Roberto Mancini a Xavi, passando per un possibile ritorno di Massimo Allegri o Antonio Conte, fino all'ipotesi Ten Hag

L'accordo che aveva firmato in precedenza con la Lazio prevedeva un ingaggio da circa 2,5 milioni di euro a stagione. Il suo accordo con la Juventus ricalca più o meno, economicamente parlando, quello con i biancocelesti, perciò saranno circa 750mila euro i soldi percepiti da qui a fine stagione da parte dell'allenatore balcanico. 

Lo stipendio di Thiago Motta

Un esonero a stagione ha senza dubbio un peso specifico importante sulle casse di un club, ancor di più se questo esonero avviene all'inizio di quella che doveva essere una rivoluzione tecnica a lungo termine. Nel caso specifico l'addio anzi tempo di Motta costerà ai bianconeri circa 20 milioni di euro netti per le prossime tre stagioni contando non solo l'allenatore, ma anche il suo staff. Il contratto firmato in estate aveva durata fino al giugno del 2027 e il contratto del tecnico aveva un valore di circa

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