La Juve vola con Rabiot e Gatti. Il francese risponde a Gagliardini: “Impara l’umiltà”

Il difensore vive un sogno e incarna lo spirito di squadra dei bianconeri, il mediano è diventato bomber e risponde all’esultanza dell’ex Inter

di MANUEL MINGUZZI -
2 dicembre 2023
Adrien Rabiot

Adrien Rabiot

Torino, 2 dicembre 2023 – Juve momentaneamente prima in classifica. Ancora di corto muso, pur senza mantenere la porta inviolata. E dire che il gol in pieno recupero dell’ex interista Carboni sembrava aver gelato, nella fredda Monza, i sogni bianconeri di primato, ma la connection Rabiot-Gatti ha fatto esplodere l’esultanza juventina con un gol allo scadere importante nell’economia della lotta Scudetto. Uno di quelli che potrebbe anche diventare decisivo strada facendo. Quella palla doveva evidentemente andare dentro considerando il precedente liscio di Gatti, quasi a cestinare inopinatamente la bella giocata di Rabiot, ma il pallone è rimasto lì e il difensore ha avuto la sua seconda possibilità. Senza sprecarla. Tutti sotto la curva ospiti a esultare, ma gli strascichi si sono allungati anche nel post partita, soprattutto tra i duellanti di centrocampo: Rabiot e Gagliardini. Tutto in salsa derby d’Italia ovviamente. La causa scatenante è l'esultanza dell'ex Inter all'indirizzo del francese...

Gagliardini esulta in faccia a Rabiot, la risposta: “Impara l’umiltà”

Tutto parte dal gol di Carboni. Un sinistro velenoso che aveva l’intenzione di pescare Dany Mota ma alla fine si è infilato direttamente in rete beffando Szczesny. Esultanza generale del Monza in pieno recupero e Gagliardini, ex interista che era stato anticipato da Rabiot sul primo gol, a scatenare il derby d’Italia con l'esultanza in faccia al francese. Rabiot rimane impassibile, incassa il colpo, ma decide che la partita non è finita nel pieno motto juventino del ‘fino alla fine’. Così dall’altra parte salta l’avversario e deposita a centro area per Gatti. Il resto è storia. E il karma ha punito Gagliardini, con una beffa atroce per il Monza che stava portando a termine l’ennesimo sgambetto ai bianconeri. Rabiot, che non ha risposto in campo alla provocazione, si è preso la rivincita con l’assist e il giorno dopo pure sui social, invitando il collega ad un bagno di umiltà. Il francese della Juve ha postato su Instagram il fermo immagine dell’esultanza di Gagliardini, ‘in the face’ direbbero alcuni, e ha deciso di mandare un messaggio chiaro: “Impara a rimanere umile - le parole del francese all’indirizzo del collega - Fino a quando l’arbitro non ha fischiato la fine tutto è possibile”. Poi ha aggiunto l’emoticon di un cervello e ha chiosato con un eloquente: “Ricordati di questo”. Poi ci sono i numeri che testimoniano l’importanza di Rabiot per il gioco di Allegri. Il francese è il mediano che ha segnato di più in Serie A negli ultimi due anni con 13 gol totali in tutte le competizioni assieme a Felipe Anderson e Teun Koopmeiners. Insomma, con Allegri è un Rabiot definitivamente top player.

Gatti: da Reggio a Monza tutto è cambiato

Ma vi ricordate la sciagura di Reggio Emilia con il Sassuolo? Gatti che sfodera un retropassaggio da incubo e infila la propria porta, sguarnita da un Szczesny che aveva battuto velocemente una punizione dalla propria trequarti difensiva? Tutto dimenticato. Il difensore incarna sempre di più le somiglianze di Giorgio Chiellini e in più ci mette anche qualche gol. Determinante quello al Brianteo per garantire tre punti che valgono il primato momentaneo fino a Napoli-Inter. Sono due gol in dodici partite di campionato per il difensore, entrambi decisivi e importanti: il primo ad aprire il derby col Toro (2-0 finale) il secondo a zittire gli interisti e a far gioire gli juventini a Monza. Sembrava in difficoltà Gatti, definito non adatto a giocare in una squadra di vertice come la Juve, invece Allegri lo ha promosso e oggi gioca il 79% dei suoi minuti da titolare. La sua gioia è anche quella dei tifosi: “Una emozione incredibile, non riesco a raccontarla - le sue parole a Dazn dopo il gol - Prima della partita ci eravamo detti di voler essere primi in classifica e dispiace per il gol preso, potevamo fare meglio, ma sono contento di essermi rifatto subito. Sono tre punti che pesano”. Può essere una di quelle vittorie da ricordare se la Juve a fine anno dovesse vincere lo Scudetto. Anche perché col Monza l’anno scorso erano arrivati zero punti: “Volevamo i tre punti per andare primi, ma è stata una partita molto dura contro una squadra solida e compatta. L’anno scorso non avevamo fatto neanche un punto…Vittoria fondamentale”, ancora Gatti. Emerge un collettivo juventino di nuovo maggiormente in sintonia, sia in campo, con equilibrio, sia sulle direttive di Allegri che ha ritrovato una squadra solida, che subisce poco dietro e, al netto di qualche errore, subisce pochi gol. La strada è giusta e Gatti spiega così l’unione del gruppo: “Sono disposto a tutto per i compagni, il gruppo è importante e lo vedo come la mia seconda famiglia. Sento la fiducia dei compagni e sono contento. Più passo tempo con loro e più si crea un legame stretto”. Juve prima in classifica dunque, ma bisognerà aspettare l’Inter e poi un mese di dicembre che può essere impattante. L’immacolata vedrà il big match con il Napoli, poi la delicata trasferta di Genova contro Gilardino e quella successiva, altrettanto ostica, di Frosinone, infine chiusura il 30 dicembre sempre allo Stadium con la Roma. Sono partite che possono delineare la corsa Scudetto e influenzare il mercato di gennaio: rimanere in corsa darebbe possibilità a Giuntoli di migliorare la qualità della rosa. Allegri attende mediani, ma nel frattempo tiene i suoi in corsa, con il corto muso, la difesa arcigna, la mentalità ritrovata e il guizzo dei singoli, con un Rabiot decisivo, gol e assist, a dimenticare il brutto rigore di Vlahovic. Insomma, è una Juve più vicina a quella vincente, meno sbadata e più concentrata sul campo dopo le brutte vicende della passata stagione. Tutto utile a rigenerare un certo tipo di atteggiamento. E anche Di Gregorio, grande protagonista ieri sera con le sue parate, lo ha ammesso: “E’ una Juve diversa, quest’anno ha più certezze”. Due sono Rabiot e Gatti.

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