Juve, Motta e il derby contro il Torino: “Partita complicata. Vlahovic e Conceicao fuori”
Thiago non può fare passi falsi nel derby della Mole, ma senza l’attaccante e il portoghese è di nuovo emergenza: “È una gara speciale”
Torino, 10 gennaio 2025 – Un derby di Torino in emergenza per la Juve. Agli infortunati di lungo corso Bremer, Cabal e Milik, si aggiungono la squalifica di Locatelli e le nuove assenze di Dusan Vlahovic e Francisco Conceicao, usciti acciaccati dalla Supercoppa Italiana. Non ci saranno i due attaccanti contro i granata, un problema in più per il tecnico che dovrà inventarsi un nuovo centravanti e sostituire il portoghese in fascia (Weah è candidato alla titolare). Poi le critiche a Motta per l’eliminazione prematura contro il Milan e la sua frase, poco apprezzata, sull’ossessione di vincere. Alla Juve, vincere è l’unica cosa che conta.
Motta: “Partita speciale e complicata”
È il secondo derby per Motta e le pressioni aumentano, soprattutto dopo il ritardo accumulato in classifica nella lotta Scudetto e il passo falso nel primo trofeo stagionale con l’eliminazione in semifinale a opera del Milan in Supercoppa. I risultati iniziano a contare e Motta non può più nascondersi: col Toro deve vincere indipendentemente dalle assenze. Queste le sue parole alla vigilia della gara: “Come sempre in Serie A sarà una partita complicata – il suo commento – Si è visto all’andata e in più giochiamo in trasferta. E’ una partita speciale per noi e per i tifosi e non vediamo l’ora di giocare. Vogliamo vincere”. Nonostante si sia solo a metà stagione, qualcuno sta già facendo bilanci sulla prima avventura di Motta in una big. Lo score dice di sole due sconfitte, ma le vittorie sono state poche e i pareggi tanti: “Abbiamo perso solo due volte con una rosa molto giovane e abbiamo fatto buone prestazioni al netto di qualche pareggio di troppo. Gli infortuni? Non sono mai stati un alibi per noi e dobbiamo solo ringraziare i ragazzi per il lavoro che svolgono”. Poi il mantra mottiano, sempre finalizzato a dare tutto in allenamento: “La nostra esigenza è dare il massimo ogni giorno e puntare sempre alla vittoria. Vogliamo recuperare qualche punto in campionato e proseguire il nostro percorso su tutte le competizioni”, il messaggio del tecnico. Sono mancate, però, le vittorie e a domanda diretta Motta ha risposto così: “L’esigenza è dare continuità e ci impegniamo ogni singolo giorno per farlo”. Poi le critiche, sul gioco, sui risultati, su quella frase sull’ossessione della vittoria. Thiago forse ha capito che l’ossessione in bianconero deve esistere, sempre: “Sappiamo che dobbiamo vincere e ho scelto questa professione per vincere. Non ci sono polemiche, per arrivare al successo c’è tanto lavoro da fare e noi tutti vogliamo farlo”, la risposa di Motta che ha provato spegnere sul nascere il discorso. In ogni caso, ci saranno ancora tante assenze e l’emergenza non sembra placarsi. Fuori anche Vlahovic e Conceicao, ma Motta non vuol sentire parlare di mercato: “Loro due non ci saranno. Non pensiamo al mercato, i nostri pensieri sono sulla partita e sull’esigenza di fare una grandissima prestazione. E’ una partita sentita e la vogliamo vincere”. Potrebbe esserci spazio per Douglas Luiz? Chissà. Motta ne ha tessuto le lodi in conferenza stampa: “E’ un giocatore di alto livello e può fare tutte e tre le posizioni di centrocampo. Sa fare gol e sa fare l’ultimo passaggio, ma deve migliorare la fase difensiva”. E proprio sulla difesa è stato chiesto al tecnico come mai stanno arrivando troppi gol subiti nelle ultime partite: “Prendiamo reti perché facciamo degli errori ma anche per merito degli avversari. Dobbiamo sbagliare di meno e creare di più”.
Ag. Araujo: “C’è la Juve, ma non ha ancora deciso”
E invece è logico parlare di mercato, proprio perché la Juve ha bisogno di due difensori e una punta. Dietro si punta Ronald Araujo del Barcellona, reduce da un lungo infortunio e in cima alla lista di Giuntoli che ha allacciato i rapporti col procuratore, ma ora la palla passa al giocatore, che deve decidere cosa fare, e al club catalano che dovrà, eventualmente, fissare i parametri di cessione. Impossibile per la Juve fare una operazione a titolo definitivo per l’indice di liquidità e così il ruolo dell’agente potrebbe diventare decisivo. Intanto, ci sono le conferme della pista bianconera: “Ci sono tante offerte, la più importante dalla Juve ma non ha ancora deciso e per ora la priorità è ai blaugrana”, le parole di Andres Espinosa al Mundo Deportivo. In termini di ingaggio l’uscita di Danilo libererebbe spazio per Araujo, ma serve una formula poco onerosa, magari in prestito. Per quanto riguarda l’ex capitano, che è ormai ai margini, il procuratore e la Juve stanno lavorando per la risoluzione contrattuale. Sciolto il legame con i bianconeri, Danilo sarebbe poi libero di firmare con chi vuole e il Napoli, ovviamente, è alla finestra. Da sponda azzurra non c’è intenzione di concedere un conguaglio economico ai bianconeri e l’unica soluzione è arrivare alla chiusura del rapporto. Probabile che tutto venga chiuso dopo lo scontro tra le due formazioni a inizio girone di ritorno. Impossibile, invece, pensare a Marcus Rashford, proposto alla Juve. L’attaccante dello United è vicino al Milan che sta per cedere Okafor. E’ più concreta la pista Kolo Muani, soprattutto se il Psg cedesse in prestito. Il giocatore apprezza la destinazione bianconera e Giuntoli è al lavoro per trovare la quadra sull’ingaggio. C’è il sì del calciatore, ma bisogna trovare l’accordo con i parigini per un prestito secco fino a fine stagione. Al momento, la Juve non può impegnarsi in operazioni troppo onerose dovendo anche acquistare due difensori a meno che non ci sia una plusvalenza in uscita (Fagioli?).
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