Juve, si apre la pista Zhegrova: niente rinnovo con il Lille. In estate c’è l’occasione

Il talento del Lille ha annunciato la volontà di non rinnovare il contratto con il Lille: in estate potrebbe essere accessibile a cifre più contenute. Douglas Luiz rischia di tornare in Premier

di MANUEL MINGUZZI
25 febbraio 2025
Edon Zhegrova

Edon Zhegrova

Torino, 25 febbraio 2025 – Una possibilità per Edon Zhegrova? Forse sì. Cristiano Giuntoli da tempo segue il talento del Lille e lo scenario si fa interessante perché il giocatore stesso ha annunciato che non rinnoverà il contratto in scadenza nel 2026. Mezza Europa si sta mobilitando e c’è anche la Juve. Non sarà facile battere l’ampia concorrenza ma un tentativo i bianconeri lo faranno. Attenzione anche a Douglas Luiz, che a fine stagione potrebbe tornare in Premiere League, mentre per Kolo Muani ci sarebbe l’intenzione di inserire Vlahovic nella trattativa. I grandi movimenti di Giuntoli.

Zhegrova: “Non rinnovo”

Edon Zhegrova si apre al mercato. Non è una supposizione ma una dichiarazione del giocatore stesso, che ha annunciato l’intenzione di non rinnovare il contratto con il Lille. Attualmente fermo per un problema inguinale, Zhegrova ha il contratto in scadenza nel 2026 e dunque il club francese sarà costretto a cederlo in estate per evitare un parametro zero l’anno successivo. Queste le sue dichiarazioni: “Ho comunicato al club che non rinnoverò il contratto – le sue parole a Radio Dukagijni – Vedremo cosa accadrà in estate ma il Lille è stato informato della mia volontà. Club interessati a me? Deciderò il futuro a campionato finito”. La stagione dell’attaccante con doppio passaporto (Kosovo e Germania) è stata inficiata da un infortunio patito a gennaio e che ancora non lo ha fatto rientrare, infatti ha giocato solo 21 partite su tre competizioni (comprese le qualificazioni Champions) con 8 gol e 2 assist messi a referto. Talento indiscutibile, che andrà valutato una volta rientrato dal guaio fisico a marzo, ma anche grande occasione di mercato. La valutazione, vista la scadenza contrattuale al 2026, non può essere piena ma il Lille lo valuta almeno 30 milioni di euro. La Juve lo segue, in una lista di mercato che comprende ance Adeyemi e Lukebakio, ma ogni mossa in entrata andrà calibrata sulla base del budget a disposizione e dell’eventuale ingresso dei bianconeri in Champions League. A oggi la Juve è quarta da sola e sembra avere il trend migliore rispetto a Lazio, Fiorentina, Milan e Bologna ed è basilare, per i bilanci, riprendersi quei 60 milioni di euro di ricavi dalla maggiore coppa europea.

Occhio Douglas Luiz

Continua la stagione negativa per Douglas Luiz, alle prese con l’ennesimo problema fisico da tre settimane di stop. Il brasiliano in stagione ha giocato pochissimo con 795 minuti su tre competizioni, ma soprattutto solo il 12% dei minuti da titolare. In campionato aveva già saltato sette partite per infortunio muscolare e contro l’Inter aveva accusato un nuovo problema, poi riacutizzato a Cagliari dove aveva sostituito Koopmeiners salvo poi farsi cambiare dopo circa venti minuti di gioco. Il suo futuro potrebbe essere lontano dalla Juve se in estate dovessero arrivare offerte accettabili. In Premier League, dove ha fatto molto bene con l’Aston Villa, Luiz ha ancora mercato e Giuntoli è aperto a determinate proposte. Se ne riparlerà a giugno ma il brasiliano può essere pedina sacrificabile per ottenere un gruzzoletto da reinvestire in entrata.

Kolo Muani-Vlahovic: operazione legata?

C’è però un grande capitolo da aprire e approfondire per la Juve: la conferma di Randal Kolo Muani. Tante le opzioni sul tavolo. Giuntoli può provare a rinnovare il prestito, oneroso da circa 10 milioni, più un riscatto fissato al 2026 da circa 50 milioni, oppure cercare di acquistarne il cartellino già a giugno. In questo caso servirebbero delle plusvalenze e dei sacrifici per imbastire una operazione economicamente sostenibile. Vlahovic, oltre a Douglas Luiz, può essere un indiziato a partire. Lo aveva cercato l’Arsenal, ma la pista appare oggi più sfumata, così, senza rinnovo, la Juve potrebbe decidere di inserirlo proprio nell’operazione Kolo Muani. Il Psg gradisce il centravanti serbo, ma servirebbe calibrare le valutazioni dei due giocatori e probabilmente i parigini vorrebbero ugualmente un conguaglio. Situazione non semplice, perché Vlahovic è costato tanto ma il suo rendimento altalenante ne ha fatto scendere la valutazione, ulteriormente ribassata da una scadenza al 2026 e senza sbocchi per il prolungamento. Ecco perché l’ipotesi di uno scambio tra i due non è poi così impossibile.

Le scelte per l’Empoli

E’ anche tempo di Coppa Italia per la Juve che mercoledì affronta allo Stadium l’Empoli di D’Aversa, ora terzultimo in Serie A dopo l’ultimo weekend di campionato. Empolesi forse distratti dalla lotta salvezza e con qualche rincalzo, ma Motta non ha intenzione di sottovalutare l’impegno anche perché deve difendere il titolo vinto lo scorso maggio da Max Allegri. Ad attendere in semifinale c’è il Bologna e visto l’alto numero di partite qualche cambio potrebbe esserci. In difesa Gatti e Kelly saranno confermati, ma dovrebbero cambiare le fasce con Rouhi a sinistra e forse con l’esordio di Costa a destra. In mezzo è pronto a tornare titolare Thuram (Locatelli a riposo?), mentre davanti Mbangula e Gonzalez saranno gli esterni offensivi con il solito ballottaggio Vlahovic-Kolo Muani nel ruolo di centravanti. Chissà, potrebbe esserci la succosa sfida in semifinale contro l’ex di Thiago Motta, quel Bologna di Vincenzo Italiano che anche quest’anno punta a sorprendere. Chiudiamo con una dichiarazione in relazione alla transizione tra Max Allegri, i nove scudetti, la fine dell’era della BBC e la fase di ricostruzione bianconera. Il direttore Paolo De Paola la pensa così: “I nove scudetti hanno lasciato delle scorie nello spogliatoio – il suo pensiero a Radio Bianconera – Queste hanno poi determinato il fallimento dell’ultimo triennio perché la squadra aveva una matrice forte con la BBC e con Buffon, ma una volta spariti i leader sono rimasti eredi poveri”. De Paola molto critico anche sull’ultimo periodo juventino di Allegri: “C’era una mentalità basata sui Di Maria, cioè giocatori consolidati a fine carriera. Non mi piaceva. Oggi il giudizio sui nuovi arrivati lo potremo dare in estate e pensando anche alla prssima stagione. La Juve ha fatto una rivoluzione basata sulla sostenibilità”.

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