Lazio Bologna, probabili formazioni e dove vederla in tv

Parola di Thiago: "Gioca solo chi ha fame e chi rincorre l’avversario"

di MASSIMO VITALI
17 febbraio 2024
Lazio Bologna, le probabili formazioni

Lazio Bologna, le probabili formazioni

Bologna, 18 febbraio 2024 – Dal vangelo secondo Thiago: "In questo Bologna gioca solo chi ha fame e chi rincorre l’avversario per recuperare un pallone". Evidentemente Motta fin qui ha sempre battezzato undici molossi col passo del levriero se il suo Bologna è in piena zona Champions e oggi sfida da pari a pari una Lazio che la Champions la fa già e che il suo mercoledì da leoni quattro giorni fa lo ha consumato piegando il Bayern. Sfida ad altissima quota quella che va in scena oggi all’ora di pranzo all’Olimpico.

Thiago Motta, 41 anni, è subentrato a Sinisa Mihajlovic nella passata stagione e sta raccogliendo risultati molto importanti con i colori rossoblù
Thiago Motta, 41 anni, è subentrato a Sinisa Mihajlovic nella passata stagione e sta raccogliendo risultati molto importanti con i colori rossoblù

Motta sfida Sarri dall’alto di un +5 in classifica (ma la Lazio ha una partita da recuperare) che la dice lunga sulla stagione sontuosa dei rossoblù.

Un po’ meno sontuoso è stato fin qui il cammino del Bologna lontano dal Dall’Ara. Ma siamo seri, se Zirkzee e soci avessero marciato in trasferta al ritmo forsennato che fin qui hanno tenuto in casa sarebbero in testa al campionato al posto dell’Inter: fantascienza cioè.

E allora: "Il nostro passato è bello da ricordare, ma è qualcosa che è già successo – dice Motta –. Se invece pensiamo al futuro non viviamo al massimo il nostro bellissimo presente".

Che nella ferrea logica mottiana è "prepararsi al meglio per competere contro squadre forti come la Lazio".

Il vantaggio è di arrivarci sull’onda di un altro mercoledì da leoni: la vittoria con la Fiorentina che ha concluso degnamente un trittico di vittorie.

"In questo momento stiamo bene e siamo anche forti di testa – aggiunte il tecnico –. Se non fossimo forti di testa non avremmo portato a casa la partita con la Fiorentina dopo l’annullamento del nostro secondo gol per un’interpretazione (del fuorigioco di Posch, ndr) non chiara...".

E qui la mente corre a Orsolini, ‘hombre del partido’ con i viola ma bersaglio fisso delle punzecchiature di Thiago. "Ha segnato gol importanti – osserva Motta –. Ma il gol è un qualcosa in più: insieme a quello ci sono tante cose che deve fare un calciatore".

E’ un richiamo ai doveri del collettivo e all’importanza di tanti piccoli gesti tecnici che accrescono il fatturato in campo e insieme il valore morale del gruppo: "Con la Fiorentina i nostri tifosi si sono giustamente entusiasmati per Saelemaekers che ha sbagliato un lancio e ha fatto trenta metri di corsa per recuperare il pallone: sembrava di stare in Inghilterra...".

Ecco il calcio virtuoso che vuole Thiago. E che deve valere a maggior ragione per chi, da Ilic a Karlsson passando per Castro (atteso nei prossimi giorni) oggi non è protagonista in campo: "A me non piace essere in tanti, preferisco la rosa ridotta: ma ho già vissuto una situazione simile allo Spezia. Chi viene qui deve sapere che ci sono cose non negoziabili, che nel Bologna non può giocare chiunque ma solo chi ha fame. E che chi sta fuori deve avere lo spirito di Skorupski, che mercoledì in panchina ha esultato ai gol più di chi era in campo".

Prima di tutto però c’è la Lazio, scontro diretto dal sapore di Champions. "L’Europa? E’ molto presto per pensare a un futuro così lontano". Altra citazione dal vangelo secondo Thiago: mai guardare la classifica.

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