Lecce-Roma 0-0: i salentini ci provano, ma al Via del Mare termina a reti bianche
La squadra di Gotti merita qualcosa in più, ma pecca di precisione sotto porta
Lecce 1 aprile 2024 - Il pareggio fa meno male al Lecce che alla Roma, ma tra le due giallorosse, sono i salentini a disperarsi per la mancata vittoria. Al Via del Mare finisce 0-0 tra le squadre in campo, in una partita dove l'imprecisione dei padroni di casa, è stata compensata dalle ottime parate di Falcone a negare la vittoria ai capitolini. Il punto permette al Lecce di restare 13esimo, senza perdere il proprio minimo margine sulla zona rossa. Si ferma invece la corsa dei lupacchiotti, i quali ora piombano a -5 dal Bologna, -7 dalla Juventus terza e con suolo due punti di margine sull'Atalanta.
Primo tempo
Qualche piccolo cambio per Gotti rispetto alle previsioni della vigilia: il modulo è un classico 4-4-2, con Oudin in panchina e Dorgu a occupare l'out di sinistra, con Blin, Ramadani e Almqvist a completare il reparto. In attacco coppia Kristovic e Piccoli, mentre in difesa confermata in blocco la previsione della vigilia. Dall'altra parte invece diversi cambi rispetto alle previsioni. N'Dicka vince il ballottaggio con Huijsen, così come Karsdorp viene preferito a Çelik. A centrocampo Bove sostituisce Pellegrini, mentre il tridente è composto da Baldanzi, Lukaku e Zalewski.
La partita è fin da subito caratterizzata da molta fisicità e duelli duri a tutto campo. Il primo squillo è della Roma, con Paredes a calciare un corner affilato al sesto di gioco. Bove non interviene, Gendrey sfiora e Falcone è costretto a intervenire, per salvare il risultato, respingendo di pugni. La reazione dei padroni di casa due minuti più tardi è a propria volta da calcio d'angolo. Pongracic stacca bene sul cross di Dorgu, ma il colpo di testa è centrale, blocca Svilar.
Come scritto in precedenza, le due formazioni non lesinano sugli interventi duri e N'Dicka è il primo a pagarne il prezzo, ammonito dopo un duro contrasto con Kristovic. Un giallo pesante perché è diffidato e salterà il derby contro la Lazio. I padroni di casa però crescono e cominciano a mettere sotto pressione i ragazzi di De Rossi. Al 16' è Piccoli a mettere i brividi alla retroguardia capitolina, con un sinistro potente, deviato in corner.
Insiste però la squadra di Gotti, spinta anche da uno stadio, il Via del Mare, gremito di pubblico a sostenere i salentini. Il centravanti numero 91 è ispiratissimo, ma pecca di precisione e i suoi tentativi non impensieriscono Svilar. Gallo invece al 27' dà solo l'impressione del gol. Il terzino viaggia inarrestabile sul binario di sinistra e arriva fino nell'area di rigore romanista, ma una volta solo davanti a Svilar, calcia sull'esterno della rete, consegnando ai tifosi solo l'illusione del vantaggio. La Roma prova a reagire, ma i salentini sembrano in grado di poter azzannare il match. Piccoli è un rebus difficilissimo da risolvere per la retroguardia capitolina, ma le sue giocate peccano di precisione nel momento definitivo. Anche Dorgu al 33' riceve il sugerimento verticale di Kristovic, ma al momento del tiro si fa ipnotizzare da Svilar, il quale è bravo e attento a deviare in corner.
Dopo venti minuti di sofferenza vera, prova ad uscire la formazione di De Rossi. Paredes da lontano saggia i riglessi di Falcone al 34', ma è solo una scintilla della reazione romanista. Piccoli resta un incubo per N'Dicka e Mancini. Al 40' infatti sulla sponda di Kristovic regala a Piccoli una chance dal limite, ma il suo tentativo è neutralizzato in due tempi da Svilar. Lo stesso bomber salentino due minuti pià tardi, al 42' a sfilarsi dalla marcatura avversaria sul fondo, salvo poi calciare altissimo da pochi passi. Un modo anche di farsi perdonare il giallo ricevuto in precedenza.
La Roma torna a farsi viva nelle ultimissime battute del primo tempo. Prima è Baldanzi a crossare sul palo lontano per l'ottimo taglio di Zalewski. Falcone non esce, ma l'italo-polacco nato a Tivoli, con l'esterno destro, non riesce a indirizzare il pallone verso lo specchio della porta avversaria. Nel recupero invece Baschirotto viene ammonito per fallo su Baldanzi al limite dell'area di rigore. Sulla punizione Paredes finta il tiro, toccando con la suola per Angeliño: il tentativo dello spagnolo rasoterra è ben indirizzato, ma la palla scheggia il palo esterno, uscendo sulla destra di Falcone. Termina dunque così sul punteggio di 0-0 una partita frizzante, dove al Lecce non è bastato uno dei suoi migliori primi tempi di stagione per sbloccare la sfida.
Secondo tempo
Nell'intervallo De Rossi si affida a Huijsen, il quale rileva uno spento N'Dicka, ammonito e spesso in difficoltà nello scontro con Piccoli. Il cambio sembra dare più sicurezze in fase di palleggio ai capitolini. I ritmi sono più bassi rispetto alla prima frazione e così può emergere il miglior fraseggio capitolino. Diversi minuti di palleggio insistito da parte degli ospiti produce una grande occasione al 55'. Sugli sviluppi del corner di Paredes, non riesce a concludere con successo Zalewski, poi libera l'area Baschirotto. Quattro minuti più tardi invece è Baldanzi a ricevere in area il suggerimento di Bove, ma il tentativo con il destro, piede debole, non trova il giro giusto ed esce largo sulla sinistra di Falcone.
Gotti legge le difficoltà dei suoi ragazzi e prova a cambiare qualcosa: entrano così Sansne e Banda, i quali rilevano Piccoli e Almqvist. Proprio l'ex Bologna prova subito a rendersi pericoloso con un dribbling secco al limite e un tiro in porta. Il tentativo è però debole e centrale, blocca a terra Svilar. La reazione di De Rossi al 64' porta agli ingressi di El Shaarawy e Aouar, i quali rimpiazzano Bove e Zalewski. Si arriva così al 68' con l'occasione più importante della partita per i salentini. La ripartenza quattro contro due dei padroni di casa è letale e porta a Kristovic in area, bravissimo a servire nel cuore dell'area Dorgu, il quale però con tutta la porta spalancata, calcia largo, graziando la retroguardia capitolina.
La risposta della Roma è al 71' con El Shaarawy bravissimo col tacco a regala l'uno contro uno ad Aouar contro Falcone. Intervento miracoloso da parte dell'estremo difensore salentino, a deviare in corner il tiro a colpo sicuro del franco-algerino. Gotti prova ad aggiungere qualità inserendo Oudin per Dorgu, ma la Roma continua a mettere sotto pressione la retroguardia dei pugliesi. Al 77' infatti El Shaarawy raccoglie la sponda di Lukaku e va a caccia dell'angolino basso sulla sinistra del portiere avversario. Ancora attento Falcone a bloccare a terra la sfera.
Si entra così negli ultimi 10 minuti con il cartellino giallo di Ramadami, il quale apre alle ultime sostituzioni dell'incontro. Nel Lecce c'è Venuti a prendere il posto di Gallo, mentre la Roma vede gli ingressi di Çelik e Dybala a sostituire Karsdorp e Baldanzi. Le occasioni migliori sono però per i giallorossi del Salento. All'85' Banda ci prova dal limite dell'area e solo la deviazione dell'estremo difensore romanista a negargli il gol, toccando in corner. Un minuto più tardi invece è Sansone a divorarsi la chance del vantaggio del Lecce: l'ex Bologna stoppa in area di petto, completamente solo ha il tempo di coordinarsi da circa 6-7 metri dalla porta, ma il suo tentativo si spegne alto sopra la traversa capitolina.
Nei cinque minuti di recupero da segnalare solo la traversa pizzicata da Oudin, in un tentativo dal limite dell'area, ma l'equilibrio nel punteggio non si slocca. Così al 95' arriva puntuale il triplice fischio Matteo Marcenaro: al Via del Mare di Lecce finisce 0-0. Gotti trova il secondo risultato utile consecutivo e non perde punti dalle rivali nella lotta salvezza; De Rossi da parte sua non riesce ad approffittare al massimo del passo falso della Juventus, il Bologna è lontano ora 5 punti, mentre la Juventus resta distante 7 punti.
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