Milan, i tifosi esultano per l’addio a Pioli. Ma dopo Lopetegui bocciano anche Fonseca
Il sentimento del tifo rossonero è spaccato: da un lato la gioia per la fine del rapporto con il tecnico di Parma, dall’altro lo sconforto per la scelta che sembra ricadere sul portoghese
Dopo l’hashtag #Nopetegui sembra tutto apparecchiato per #Nonseca. Nemmeno il tempo di “gioire” per l’addio di Pioli, ormai da mesi mal sopportato da gran parte dei tifosi del Milan, che la prossima polemica è già servita.
Sui social il sentiment del mondo rossonero è estremamente chiaro, tanto da far schizzare #Pioli in cima ai trend di X. Alla gioia per un nuovo capitolo in procinto di essere scritto però, si accosta la gratitudine verso il tecnico di Parma per quanto fatto in questo quinquennio rossonero. Il punto più alto è rappresentato senza dubbio dallo Scudetto vinto nel 2021/22, ma il lavoro dell’ex tecnico, tra le altre, di Inter, Lazio e Fiorentina non si può ridurre a una coppa in bacheca. Il diavolo, infatti, negli anni sotto Pioli, è cresciuto sotto ogni punto di vista (tecnico e caratteriale) ed è tornato a giocare le coppe europee con costanza.
Contestazione per Fonseca e il precedente con Lopetegui
Molti tifosi però sono già oltre i saluti e i ringraziamenti a Pioli. Si guarda al futuro della panchina del Diavolo che, al momento, sembra corrispondere al nome di Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese non scalda i cuori rossoneri. Dopo la rivolta popolare che di fatto ha bocciato Lopetegui, il primo tecnico scelto dai vertici rossoneri per il post Pioli, ora il mirino sembra finito sull’ex Roma. Infatti per l’ultima partita di campionato contro la Salernitana è prevista una nuova contestazione da parte della Curva Sud contro il il nuovo papabile mister.
Gli ultras, ormai non è un segreto, vorrebbero un tecnico di caratura internazionale, un profilo pronto per riportare il Milan al successo. Il sogno rimane Antonio Conte, ma al momento non sembra essere una pista battuta dalla società.
Per l'ultima di campionato, dunque, la Curva Sud nel secondo tempi interromperà lo sciopero del tifo per salutare Kjaer, Giroud e Pioli. Poi, però, ci sarà spazio anche per una contestazione per dire no a Fonseca.
Le ragioni di questa protesta le ha spiegate con un lungo post Instagram Luca Lucci, leader della frangia più calda del tifo rossonero: "Il messaggio a tutto l'ambiente Milan deve arrivare chiaro il popolo rossonero non è più disposto ad accettare progetti non improntati a puntare al massimo livello sia in Italia che in Europa, un popolo che ha vinto come nessun altro in Italia e che si è sempre contraddistinto per la vicinanza alla propria squadra anche nei momenti più difficili della sua lunga storia. Consapevoli che non si possa vincere sempre, ma essere preparati e attrezzati a poterlo fare sempre è un'altra cosa! Un progetto vincente ora è preteso! Un progetto che parta dalla panchina, passando dal campo fino ad arrivare alla dirigenza! Volete questa curva? Volete questo stadio e questo clima sempre? Bene, ora sta a voi pagare il prezzo del biglietto, ora sta a voi passare semplicemente ai fatti. Milano e i Milanisti hanno sempre compreso e giustificato ogni situazione, ma non scambiate mai la nostra intelligenza per rassegnazione. Perché Milano non si è mai accontentata e mai lo farà. Abbiamo passato anni di m**da, siamo tornati ai vertici e ora nessuno vuole smuoversi da lì. Abbiamo pagato fin troppo il prezzo di cambi societari ecc ecc. Il popolo rossonero vuole che la squadra torni ad occupare il ruolo di indiscussa protagonista, il ruolo che da sempre il popolo rossonero conserva ben saldo sugli spalti di ogni stadio. Secondi a nessuno! Domenica portate striscioni, bandiere e stendardi. Vedranno ancora una volta cosa possono perdersi... per il bene del Milan! Sempre!".
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