Napoli-Hatayspor 4-0, Osimhen e Simeone sugli scudi

Le doppiette dei due bomber azzurri decidono la prima amichevole di Castel di Sangro, dove mercoledì arriva il Girona

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
29 luglio 2023
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 29 luglio 2023 - Il pareggio piuttosto sofferto contro la Spal, ottenuto tra l'altro in rimonta e mostrando un gioco piuttosto pallido e macchinoso, aveva chiuso con un retrogusto amarognolo il ritiro di Dimaro: quello di Castel di Sangro, il secondo dell'estate del Napoli, si apre con il rotondo poker inflitto all'Hatayspor. Le firme non sono casuali né nella quantità né nella qualità: 2 reti di Osimhen e 2 reti di Simeone, il suo primo sostituto nelle gerarchie, bastano a comporre il poker che sende una squadra mai realmente pericolosa e piuttosto distratta in fase di costruzione. Eppure, ridimensionare la vittoria degli azzurri, seppur da contestualizzare nell'ambito del calcio estivo e dei suoi alti e bassi, sarebbe piuttosto riduttivo. E' quello che deve aver pensato un Rudi Garcia piuttosto soddisfatto del calcio sciorinato dai suoi, ancora in fase di rodaggio e con qualche buco nella rosa da colmare ancora. La condizione però cresce e le seconde linee si stanno dimostrando all'altezza di un ritiro, il secondo dell'estate, in cui il livello generale si sta alzando. Nonostante questa considerazione, molte riserve, tra giovanissimi provenienti dalla Primavera e volti più o meno già noti, stanno componendo una panchina piuttosto competitiva dalla quale il tecnico francese sta pescando con assiduità. Se Zerbin, già nel giro della Nazionale, si sta confermando un ottimo jolly dall'altezza della trequarti in su, Saco sta scalando le gerarchie di una mediana orfana sia di Ndombele sia del suo possibile erede. Il discorso diventa ovviamente più delicato nel reparto arretrato, dove il vuoto lasciato da Kim Min-Jae, non esattamente un rincalzo, assume i tratti di una voragine. Qualsiasi allarme è ancora prematuro: a maggior ragione dopo un 4-0 convincente nella forma e nella sostanza. Il livello dei test della bella stagione salirà quando mercoledì 2 agosto, alle 18.30, il Napoli sfiderà il Girona. Chissà se da qui ai prossimi giorni Garcia potrà accogliere qualche rinforzo sul mercato, magari già da schierare nella seconda amichevole di Castel di Sangro. Difficile, se non impossibile: intanto però il nuovo allenatore degli azzurri continua a lavorare ricalcando le orme del gioco del precedente ciclo. Voglia di copiare la ricetta vincente dello scudetto? Più semplicemente l'intenzione di non stravolgere una macchina praticamente perfetta, almeno in Serie A. Poi c'è quel tarlo della Champions League che evidentemente ancora assilla Aurelio De Laurentiis, che non a caso ha virato su un allenatore dal respiro più internazionale. Utile, ma forse non sufficiente per provare a colmare il gap con le superpotenze europee: lo sa bene il patron, chiamato a uno sforzo ulteriore per plasmare un Napoli ancora più forte e competitivo di quello che sta nascendo sotto la mano di Garcia, arrivato in sordina e tra qualche mugugno come in effetti era successo anche al suo predecessore.

Primo tempo

Il Napoli parte forte e al 5' si rende pericoloso con Osimhen, che viene lanciato in profondità: praticamente la specialità della casa del nigeriano, che fa rimbalzare il pallone, lo difende con il corpo e da posizione defilata scocca un destro angolato che Kardesler respinge in corner. Nei primi frangenti della partita il numero 9 viene beccato spesso in fuorigioco: è invece tutto regolare al 15', quando Politano crossa al centro proprio per il suo bomber, che svirgola di testa. Il gol degli azzurri è comunque nell'aria e si materializza al 22', quando Kardesler sbaglia il rinvio e serve involontariamente Politano, che cerca e trova Osimhen: il primo tentativo del nigeriano viene neutralizzato dal portiere turco, mentre il secondo, anche grazie all'aiuto di un rimpallo favorevole, si insacca nella porta ormai sguarnita. L'Hatayspor è svagato in particolare in fase di costruzione e lo conferma al 27', quando la sfera viene recuperata da Kvaratskhelia, che lancia Osimhen: a tu per tu con Kardesler, il numero 9 lo beffa con un delizioso tocco sotto. Al 35' Fernandes prova a spezzare il momento complicato dei suoi con una conclusione dalla distanza che però non sorprende Meret, che si rifugia in angolo. Al 37' il suo omologo Kardesler lo imita mandando in corner la punizione molto insidiosa calciata da Politano da posizione defilata. L'ultima emozione di un primo tempo a fortissime tinte azzurre è invece di marca Hatayspor, con Lobzhanidze che prova a sorprendere Meret con una staffilata: la sfera però non arriva mai dalle parti del portiere del Napoli, schermato alla perfezione dalla sua difesa prima che l'arbitro dichiari l'interruzione delle ostilità.

Secondo tempo

Gli azzurri rientrano in campo con gli stessi effettivi: tra essi c'è Kvaratskhelia, che al 52' riceve da un Osimhen lanciato a tutta velocità e calcia, mancando di un soffio il bersaglio grosso. Al 54' ci prova Politano con un sinistro a giro che è leggermente impreciso. Dopo questa chance Garcia si decide a rivoluzionare il Napoli, ma la qualità del gioco non cala. Anzi: al 64' gli azzurri calano il tris grazie a Simeone, che scaraventa in rete la sfera dopo un batti e ribatti in area generato da un tentativo di Zerbin respinto da Kardesler e diventato poi buono per Saco. Insomma, l'impatto dei volti nuovi sulla partita è più che positivo: lo è a maggior ragione quello del Cholito, che al 70' fa tutto da solo partendo dalla trequarti e arrivando alla meta con uno scavetto che non lascia scampo al portiere turco. L'Hatayspor prova a ridurre il passivo, diventato pesantissimo, dagli sviluppi di una punizione: Gollini controlla con lo sguardo la palla che sfila sul fondo. All'82' fa decisamente meglio Simeone, che sfiora la tripletta con un rasoterra mancino di prima intenzione su suggerimento a rimorchio di Zerbin. L'ultima occasione del match è firmata da Hodzic, che riceve la sfera a centro area, si gira e scocca una conclusione potente ma centrale che Gollini manda in angolo. E' il preludio al triplice fischio, quello che sancisce la fine della prima amichevole del Napoli a Castel di Sangro: un ottimo inizio del secondo ritiro estivo.

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