Mercato Napoli, a un passo il rinnovo di Osimhen. I dettagli
Brusca accelerata nelle trattative: l'unico nodo da sciogliere resta quello legato ai diritti d'immagine, sui quali De Laurentiis sembra più morbido
Napoli, 28 luglio 2023 - Un suo viaggio in Francia negli ultimi giorni aveva fatto scoppiare un vero e proprio intrigo internazionale che coinvolgeva tre club: Napoli, Paris Saint-Germain e Al-Hilal. Il tutto con un'eminenza grigia in cabina di regia che rispondeva al nome di Kylian Mbappé e dei suoi 'capricci'. Invece alla fine tra i tanti litiganti a godere è soltanto i club partenopeo, vicino a togliere definitivamente Victor Osimhen dal mercato.
I retroscena
Il metodo per farlo è tanto semplice da dirsi quanto difficile da mettere in pratica: non a caso l'imminente firma sul rinnovo è stata preceduta da una serie di trattative che ha vissuto alterne vicende. Eppure, dalla festa scudetto in poi quasi tutte le eventuali titubanze del nigeriano sono state superate, complice una magia forse difficile anche solo da spiegare. Magia che però, a un certo punto, si è scontrata con la cruda realtà: quella che non può prescindere dall'analisi delle offerte pronte a essere recapitate per accaparrarsi il capocannoniere della scorsa Serie A. Curiosamente, questa linea di condotta è stata dettata da Aurelio De Laurentiis e non dall'entourage del giocatore in questione, come da consuetudine in questi casi. La base d'asta per cominciare anche solo ad ascoltare le suddette offerte partiva da un'asticella già piuttosto alta: per meno di 150 milioni, diventati poi strada facendo 200 milioni, il patron non avrebbe neanche preso in considerazione l'idea di far partire la propria punta di diamante. Proposte del genere non si sono palesate a Castel Volturno: specialmente da quella Premier League che tanto attirava Osimhen, invece decisamente poco allettato da mete tanto ricche quanto esotiche. Quando tutto sembrava apparecchiato per il lieto fine, a Parigi è esploso il caso Mbappé, che ha dipinto due scenari che indirettamente rischiavano di tirare in ballo il Napoli: Osimhen come possibile sostituto di Mbappé oppure Osimhen dirottato verso quell'Al-Hilal rifiutato proprio da Mbappé. Insomma, un intrigo internazionale che ha agitato le ultime notti dei tifosi azzurri prima dell'accelerata sul fronte rinnovi che De Laurentiis sta operando sull'intera rosa. Comprimari, rincalzi, veterani, giovani ma anche e soprattutto i big: la longa manus del patron sta toccando tutte le questioni ancora aperte nel capoluogo campano per provare a consegnare a Rudi Garcia una squadra serena alla vigilia di quella che sarà una stagione delicata su due fronti. Quello della conferma in Serie A, operazione addirittura più complicata dell'ascesa e quello della crescita in Champions League, missione altrettanto ostica. Certo, il tecnico francese gradirebbe anche accogliere in rosa qualche volto nuovo, con in particolare la voragine lasciata da Kim Min-Jae da colmare al più presto. Anche in tal senso la situazione potrebbe sbloccarsi a breve: prima però c'è da suggellare il rinnovo di Osimhen, ormai poco più di una formalità.
I dettagli
L'impressione è che per la chiusura di uno dei tormentoni della prima parte dell'estate manchino solo le firme. In realtà qualche piccolo grande nodo da sciogliere esiste ancora. Non sul tasto stipendi, con il nigeriano che guadagnerà 7 milioni facilmente raggiungibili grazie a determinati bonus personali e di squadra, partendo da una base di 6 milioni di parte fissa: un bel salto rispetto ai 4,5 milioni netti attualmente percepiti. Non sulla durata: il contratto, oggi in scadenza il 30 giugno 2025, sarà prolungato di almeno un anno, se non 2, con il 30 giugno 2027 che potrebbe essere la data buona definitiva. Non sulla clausola: da stabilire c'è solo l'entità della stessa, che potrebbe oscillare tra i 110 milioni e i 150 milioni, con quest'ultima opzione che sembra la più plausibile. Il nodo, più o meno grande, da sciogliere riguarda i diritti d'immagine, notoriamente una prerogativa di De Laurentiis che non di rado ha complicato i rinnovi, se non addirittura le operazioni d'acquisto, in seno al Napoli. In realtà negli ultimi anni il patron ha imparato ad ammorbidirsi su questo tasto: con la crescita del progetto tecnico in effetti era impossibile continuare a impuntarsi su cavilli legali destinati a fare da elemento di disturbo in qualsiasi trattativa. A maggior ragione quando di mezzo c'è un elemento del calibro di Osimhen. Chissà se l'intrigo internazionale sull'asse Parigi-Riad abbia avuto un suo peso sull'accelerata sul fronte rinnovo del nigeriano, oggi così vicino da lasciar presagire una firma già nelle primissime battute del ritiro di Castel di Sangro, al via proprio nella giornata odierna. Uno dei primi appuntamenti segnati sull'agenda di De Laurentiis riguarda proprio il tasto più rovente: quell'Osimhen da blindare al più presto per spegnere qualsiasi appetito sorto o pronto a sorgere a qualsiasi latitudine del globo terrestre. Il grosso della trattativa è stato già fatto: restano da limare dei dettagli che però, in casi simili, dettagli proprio non sono. Solo a quel punto probabilmente De Laurentiis si sentirà libero di gettarsi anima e corpo in altre trattative altrettanto delicate, se non addirittura di più: come quella, tra l'altro su più tavoli, che riguarda il nuovo difensore da regalare a Garcia. In realtà la squadra che ha dominato lo scorso campionato ha anche altre questioni da risolvere considerando i rinnovi, le cessioni di qualche esubero e, in generale, una rosa da puntellare e allungare per dimostrarsi all'altezza su più fronti, un po' quello che invece è mancato nella stagione alle spalle. Sia De Laurentiis sia l'intera piazza, paradossalmente, potrebbero non accontentarsi più di un pranzo lauto ma con una sola portata, seppur succulenta. Per alzare l'asticella serve però tarare tutto verso un livello superiore, anche per restare al passo delle rivali, che stanno cercando di colmare il gap con il Napoli. Con il nuovo campionato tutto si resetterà, ma guardando alla classifica finale dello scorso torneo suddetto gap sembra quasi infinito: specialmente se gli azzurri saranno bravi a mantenere la fame e la grinta sfoderate la scorsa stagione. Una garanzia in tal senso esiste e risponde al nome di Osimhen.
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