Mercato Napoli, Osimhen vola a Parigi: si accende l'intrigo internazionale tra PSG e Al-Hilal

Un viaggio di piacere del nigeriano agita il mercato: tutto ruota intorno ai 'mal di pancia' di Mbappé

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 luglio 2023
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 27 luglio 2023 - In estate basta un viaggio con una destinazione particolare per accendere la fantasia o, in base al punto di vista, i timori: è quanto sta succedendo in questo ore a Napoli, dove una gita ufficialmente di piacere a Parigi di Victor Osimhen sta alimentando voci di ogni tipo.

Il precedente

Lo scenario in realtà non è del tutto inedito nel capoluogo campano, dove appena poche settimane fa una toccata e fuga (tra l'altro per motivi familiari) del nigeriano in Germania aveva generato il medesimo ginepraio: all'epoca, manco a dirlo, sul numero 9 azzurro sembrava forte il pressing operato dal Bayern Monaco, che poi si è spostato su altri obiettivi dopo aver ascoltato le altissime pretese di Aurelio De Laurentiis per lasciare andare (a malincuore) la propria punta di diamante. Lo stesso in effetti è accaduto al Paris Saint-Germain, non nuovo a dirottare le proprie attenzioni su Osimhen: a maggior ragione ora che la maretta intorno a Kylian Mbappé sta rapidamente assumendo i connotati di uno tsunami. Proprio in questi giorni il nigeriano decide di concedersi una gita a Parigi, un po' una seconda casa dove risiedono diversi amici e affetti. Insomma, nulla di anomalo, specialmente se si riflette sull'assenza in questo viaggio di alcun membro dell'entourage. Eppure, tanto è bastato per accendere la fantasia, anzi, i timori dei tifosi, avvalorati da una serie di coincidenze non da poco. Si comincia dalla presenza nella Capitale francese degli emissari dell'Al-Hilal: ufficialmente l'oggetto del desiderio del club di Riad è Mbappé, ma ufficiosamente non è da escludere una virata su Osimhen dopo che dal francese non arrivano segnali di apertura. Segnali che, va detto, giungono della medesima lunghezza d'onda dal nigeriano, non esattamente propenso a lasciare il calcio europeo per approdare in un campionato ricco, ricchissimo, ma privo di quello sbocco su quella Champions League a dir poco fondamentale per i giocatori più ambiziosi. Insomma, per il momento non c'è alcun allarme che suona per i tifosi azzurri: né rosso né a tinta più chiara. Eppure, nel calciomercato tutto può cambiare rapidamente: a maggior ragione quando girano milioni in quantità industriali in un calcio che sta diventando sempre più povero e nel contesto di un campionato, quello saudita, sempre più ricco di stelle e di risorse da investire. Tra esse è sempre più probabile che non ci sarà Mbappé, il cui rifiuto all'Al-Hilal rischia diventare un problema bello grosso per il Napoli, che continua a lavorare per blindare Osimhen proprio per evitare brutte sorprese che, con il passare delle settimane e l'avvicinarsi dell'inizio ufficiale della nuova stagione, possono diventare incubi veri e propri.

Si avvicina Danso

Per un piccolo grande caso, ad oggi solo ipotetico, che sta nascendo in Francia, dalle medesime latitudini arrivano anche buone notizie di mercato. Si passa dall'attacco alla difesa per accogliere le buone notizie che arrivano dal fronte Kevin Danso, che ha confermato la sua intenzione di vestirsi presto d'azzurro. Non solo: l'austriaco ha ormai trovato un accordo di massima con il club partenopeo, che attende risvolti positivi pure dal fronte Lens. La situazione a tal riguardo è più complicata: la richiesta resta ferma a 30 milioni, mentre l'offerta del Napoli non va oltre i 22 milioni. Insomma, qualche passo avanti è stato fatto se si pensa che fino a pochi giorni fa il club partenopeo metteva sul piatto 18 milioni, ma la distanza da limare è ancora piuttosto ampia. Nel frattempo con il diretto interessato l'accordo è praticamente totale: contratto fino al 2027 dietro pagamento di uno stipendio da 3 milioni a stagione. L'obiettivo del Napoli è provare a sferrare l'assalto decisivo nel giro dei prossimi giorni, in modo da presentare Danso nell'imminente ritiro di Castel di Sangro. La missione non sembra impossibile, ma solo a patto di provare ad avvicinarsi alle richieste del Lens: richieste esose ma consone a uno dei migliori prospetti difensivi in circolazione. In effetti un presidente come De Laurentiis, abituato a sparare alto per i suoi giocatori, deve aspettarsi di incontrare degli omologhi altrettanto determinati a valorizzare al meglio i propri migliori prospetti sul mercato. La buona notizia per il Napoli è che altre grosse criticità da risolvere sul fronte mercato ad oggi non ce ne sono: la rosa è pressoché completa, almeno per quanto riguarda i titolari. Una casella vuota però c'è e alberga all'altezza della mediana: l'obiettivo, su indicazione anche di Rudi Garcia, è un centrocampista più di quantità che di qualità che possa rimpiazzare Tanguy Ndombele. Magari dimostrandosi anche più affidabile e continuo in campo del francese, che intanto è tornato al Tottenham. In caso di uscita di Hirving Lozano sarebbe necessario tornare sul mercato per procacciarsi un nuovo esterno: l'ultima suggestione conduce a Federico Bernardeschi, desideroso di tornare in Italia per ritrovare la Nazionale. Per ora si tratta di discorsi prematuri: le priorità nel quartier generale di Castel Volturno sono altre. A cominciare dalla sostituzione di Kim Min-Jae, fino ad arrivare ai rinnovi da firmare al più presto. Tra essi la priorità va a quello che blinderebbe Osimhen, cancellando in un colpo solo tutti i patemi che al momento appesantiscono l'aria nel capoluogo campano: patemi provenienti da Parigi prima e da Riad poi. Il problema è che in queste situazioni è che gran parte del potere nell'economia della vicenda risiede nelle mani dei giocatori: in questo caso di Osimhen, che però ad oggi non sembra intenzionato a cambiare aria. Specialmente alla luce delle mete che il mercato pare prospettare al momento: il PSG, club prestigioso ma non militante in quella Premier League tanto desiderata dal nigeriano e l'Al-Hilal, che di prestigioso ha ben poco a parte le offerte faraoniche sul piano economico. Tutto questo intrigo potrebbe essere risolto a strettissimo giro di posta da De Laurentiis. Una firma allunga la vita, anzi, il contrattunga la vita, anzi, il contratto: chissà che la soluzione a ogni problema non alberghi tra le righe di un vecchio spot televisivo.

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