Napoli, Buongiorno si presenta: "Qui grazie a Conte. Mai alla Juve, avrei tradito me stesso”

Il nuovo difensore azzurro a Castel di Sangro: "Amo il Torino, ma volevo fare uno step in più nella mia carriera. Durante l'Europeo contatti continui con la società"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
29 luglio 2024
Alessandro Buongiorno (Ansa)

Alessandro Buongiorno (Ansa)

Napoli, 29 luglio 2024 – Giornata di presentazioni a Castel di Sangro, dove viene introdotto Alessandro Buongiorno, l'investimento per il presente e il futuro della difesa del Napoli.

Sì al Napoli, no alla Juve

Il classe '99 ha innanzitutto spiegato il perché del suo addio al Torino, società che lo aveva eletto in tutto e per tutto come proprio emblema. "Quest'anno sono stato molto ricercato. Personalmente sarò sempre legato ai granata, ma era arrivato il momento di fare uno step ulteriore per la mia crescita. Il Napoli in particolare mi ha corteggiato molto e già durante l'Europeo ho avuto molti contatti con i vertici della società". Tra essi figura anche Antonio Conte, l'inevitabile calamita in sede di mercato. "Il mister l'ho sentito carico e motivato, così come il direttore sportivo e il presidente. Arrivo anch'io qui carico, cercando di dare il massimo per vincere con questa maglia". Maglia che, assodato l'addio al Torino per i suddetti motivi di crescita, avrebbe potuto avere un altro colore, dato che tra le pretendenti a Buongiorno figurava anche la Juventus. "Come dicevo, mi hanno cercato in tante ma andare dai bianconeri, per me che sono nato e cresciuto con il granata addosso, sarebbe stato come tradire me stesso. Invece sono arrivato in una piazza dove l'affetto e il calore si toccano con mano: non posso che essere felice della mia scelta". Allo stesso modo, sempre ascoltando le voci di radio mercato e quella del suo agente Beppe Riso, pare che sul difensore a un certo punto fosse finita anche l'Inter. "Per queste cose lascio parlare il mio procuratore. Io posso solo ribadire quanto sia stato felice di essere stato contattato dal Napoli e di essere qui oggi".

Conte e gli incroci del destino

Per dimostrarsi all'altezza di un progetto ambizioso, nelle mani di un allenatore altrettanto ambizioso, l'impressione è che Buongiorno sia chiamato a crescere ancora. "I margini di miglioramento ci sono sempre. Con il mister sto cercando di capire i movimenti richiesti: ci vorrà tempo per assimilare tutto, ma siamo sulla buona strada. Posso solo dire che nel mio recente passato sono cresciuto tanto anche in fase di possesso". Non solo: Buongiorno, come il Napoli ha sperimentato da avversario (tra l'altro con Conte in tribuna), è un difensore avvezzo a segnare, dote che potrebbe tornare utile. "Quel giorno pensavo a fare il mio dovere e poi arrivò pure il gol. In quel momento non avrei potuto immaginare che sarei finito al Napoli, ma avrei fatto comunque lo stesso". Al di là delle eventuali marcature, Buongiorno sarà chiamato a diventare il leader dell'intero reparto arretrato: magari, chissà, provando a emulare le gesta di Kim Min-Jae. "Non mi piacciono i paragoni, ma comunque spero di essere un giocatore importante per il Napoli. Mi sento pronto a provare a diventare importante per i compagni e a sacrificarmi per loro, così come dovranno fare loro: è bello non sentirsi soli nei momenti di difficoltà, perché l'unione porta risultati".  

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