Napoli-Egnatia 4-0, a segno Kvaratskhelia, Politano, Simeone e Ngonge

Gli azzurri vincono e convincono nel primo test internazionale dell'estate, dal quale resta ancora fuori Osimhen

di GIUSY ANNA MARIA D’ALESSIO -
28 luglio 2024
Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Khvicha Kvaratskhelia (Ansa)

Castel di Sangro, 28 luglio 2024 - Il ritiro di Castel di Sangro del Napoli prosegue con il primo test internazionale, quello contro l'Egnatia, formazione che detiene il titolo nel campionato albanese. Gli azzurri, schierati in entrambi i tempi da Conte con un 3-4-2-1, sempre di più dunque il modulo di riferimento per il presente e soprattutto per il futuro, liquidano la pratica con due gol per tempo: aprono le danze Kvaratskhelia e Politano e le chiudono Simeone e Ngonge nel contesto di un test spigoloso e probante, dal quale ancora una volta è rimasto fuori, dal campo e pure dalla panchina, un Osimhen sempre più separato in casa. L'eventuale dopo-nigeriano è tutto da scrivere, in attesa di un mercato per ora bloccato proprio dall'impasse del delicato fronte del numero 9. Intanto però il Napoli prova a ricostruirsi anche e soprattutto senza il suo bomber e per la prima volta in quest'estate lo fa con i pezzi da novanta, rientrati dalle rispettive vacanze. Si rivedono Kvaratskhelia e Di Lorenzo, a loro modo determinanti con le specialità della casa, ma si vedono anche i volti nuovi, come Buongiorno, che aspetta attaccanti di un livello più alto per mettere in mostra le qualità che hanno spinto De Laurentiis a un investimento non da poco. Il prossimo appuntamento per il Napoli sarà mercoledì 31 luglio contro il Brest, in quello che sarà il penultimo test amichevole: a chiudere, sempre nella cornice dello Stadio Teofilo Patini, sarà la gara contro il Girona prima che le cose si facciano serie in occasione dei 32esimi di finale di Coppa Italia contro il Modena.

Primo tempo

Il Napoli entra in campo con un 3-4-2-1 aperto da Meret, con Di Lorenzo, Buongiorno e Natan in difesa e la coppia Mazzocchi-Spinazzola come quinti: in mezzo al campo ci sono Anguissa e Lobotka, mentre a supporto dell'unica punta Cheddira ci sono Politano e Kvaratskhelia. Nell'Egnatia figurano invece Dabjani, Aliyev, Aleksi, Malota, Doukouo, Ndreca, Zejnullai, Xhemajli, Fangaj, Lushkja e Kasa. Il primo tentativo del match è doppio e figlio di Cheddira e Politano: in entrambi i casi è attento Dabjani prima della carica fischiata da Guida. Gli albanesi guadagnano il primo corner, che a sua volta si chiude con una carica su Meret, che resta momentaneamente a terra così come poco prima era accaduto a Kvaratskhelia: entrambi si rialzano presto. Al 9' il georgiano serve Lobotka, che ci prova con una botta da fuori mancando di poco il bersaglio. Al 14' pasticciano prima Rrahmani in disimpegno e poi Anguissa: prova ad approfittarne Doukouo, che tira ma trova la pronta replica di Meret. Al 20' Kvaratskhelia riceve da Natan e ci prova a giro, senza la giusta precisione: andrà meglio al 21' quando, su imbeccata di Lobotka, il georgiano si incunea in area e da posizione defilata beffa Dabjani con un rasoterra mancino. Al 26' si fa vedere Politano che riceve dall'altro lato e si accentra, cercando invano la porta albanese: anche per l'esterno la gioia del gol è rimandata di pochi minuti, dato che al 29' è lui stesso a raddoppiare con un esterno destro da fuori su suggerimento di Di Lorenzo. Al 36' è ancora Politano ad avviare di tacco l'azione che passa per Mazzocchi, che con un cross arma la volée di Kvaratskhelia che non finisce a dama. Al 42' Dabjani si salva di piede sul diagonale di Cheddira, innescato proprio da Kvara, che poco prima era stato ottimo in ripiegamento difensivo su Kasa, con Natan a completare il disimpegno prima che Guida fischi due volte.

Secondo tempo

  Nella ripresa Conte manda in campo, sempre secondo un 3-4-2-1, Caprile, Marin, Buongiorno, Juan Jesus, Zerbin, Iaccarino, Folorunsho, Mario Rui, Ngonge, Raspadori e Simeone. Proprio quest'ultimo al 51' cala il tris a chiusura di un'azione molto articolata in ripartenza che aveva coinvolto Mario Rui, Zerbin e Ngonge, che confeziona un assist perfetto. Il Cholito prova poi a rimpinguare il bottino con un'iniziativa tutta personale che però non ha buon esito: poco dopo è invece la traversa a dire di no a Ngonge e al suo destro sugli sviluppi del successivo corner. Poco dopo Mario Rui scucchiaia per Raspadori, il cui mancino viene contrato dalla difesa albanese: ne deriva un altro calcio d'angolo, battuto proprio da Mario Rui, che arma lo stacco di Simeone, respinto con un miracolo da Dabjani. Dall'ennesimo giro dalla bandierina vola Marin, che di testa sfiora il palo. Il poker è nell'aria e matura al 68', quando Raspadori apre per Zerbin, che appoggia per l'accorrente Ngonge, che con un bel pallonetto arrotonda il bottino. Intanto anche l'Egnatia cambia: fuori Aleksi, Malota, Doukouo, Ndreca, Lushkja e Doukouo e dentro Drame, Rama, Ahmetaj, Dulysse, Lubas e Gjata. Conte invece inserisce Cajuste, in odore di cessione, per Iaccarino nel contesto di una partita ora dai ritmi più bassi. All'82' il Napoli guadagna un altro corner, battuto da Ngonge: la palla arriva sulla testa di Buongiorno, che sfiora l'incrocio dei pali. Intanto, a dispetto del clima abbastanza amichevole, entrano in scena anche Guida e i suoi cartellini gialli, sventolati a Zejnullai e Aliyev per l'Egnatia e Marin per il Napoli. All'87' fa tutto bene Ngonge fino alla conclusione, troppo masticata per spaventare il portiere albanese: si tratta di fatto dell'ultima occasione del primo test internazionale dell'estate del Napoli, che prova piano piano ad alzare sempre di più l'asticella.

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