Napoli-Cagliari, probabili formazioni e orari tv. Conte sul match scudetto: "Siamo pronti"

Il tecnico azzurro presenta la sfida in programma venerdì 23 maggio alle 20.45, in contemporanea a Como-Inter: "Stagione avvincente da chiudere nel miglior modo possibile"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
22 maggio 2025
Antonio Conte (Ansa)

Antonio Conte (Ansa)

Napoli, 22 maggio 2025 - Il momento della verità sta per arrivare, ed è in programma venerdì 23 maggio alle 20.45, quando in contemporanea Napoli e Inter si sfideranno a distanza in ottica lotta scudetto: i partenopei affronteranno al Maradona il Cagliari, mentre i nerazzurri, attardati di 1 punto, saranno ospiti del Como, con l'onere di vincere e sperare di ricevere buone notizie da Fuorigrotta.  

Le probabili formazioni

  Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay; Lukaku, Raspadori. Allenatore: Conte Cagliari (3-5-2): Sherri; Zappa, Mina, Luperto; Felici, Deiola, Makoumbou, Adopo, Augello; Piccoli, Viola. Allenatore: Nicola

Orario e dove vedere Napoli-Cagliari in tv e in streaming

  Napoli-Cagliari (fischio d'inizio alle 20.45) sarà trasmessa in diretta streaming da Dazn, la cui app è disponibile anche sulle console Playstation o XBox o sui dispositivi Amazon Firestick, Google Chromecast e TIMVISION Box. Per gli abbonati a Sky che hanno sottoscritto il servizio 'Zona Dazn', la partita sarà visibile sul canale Dazn 1, disponibile al numero 214 di Sky.

La conferenza stampa di Conte

  Domani sera al Napoli non mancherà di certo il tifo sugli spalti e in un'intera città sognante, ma qualche defezione ci sarà: difficile, se non impossibile, il recupero di Alessandro Buongiorno e Stanislav Lobotka, mentre tra gli assenti certi ci sarà lo squalificato Antonio Conte. Nonostante il rosso ricevuto nel concitato finale del match del Tardini (fuori anche il collega Cristian Chivu), il tecnico salentino è pronto a guidare i suoi ragazzi verso un traguardo a dir poco insperato a inizio stagione: la conferenza stampa della vigilia, consueta ma quanto mai vibrante, si è aperta partendo dalle sensazioni di un giorno prima di qualcosa di potenzialmente storico. "Sicuramente abbiamo tanta voglia di giocare: veniamo da una stagione bella stressante e chiaramente potrebbe essere l'ultima partita che chiude un'annata per me in una nuova piazza, un nuovo ambiente, dove chiaramente sentiamo la responsabilità di regalare alla città e ai tifosi, qualcosa di bello e importante". Apparentemente, nelle ultime settimane, quelle delle frenate contro Genoa e Parma, la buona sorte ha sorriso al Napoli, che intanto ha assistito a distanza al passo falso interno dell'Inter sulla Lazio: giusto però ribadire che gli azzurri sono stati la squadra con più giornate in vetta al campionato. "Parto dalla mia esperienza che mi ha sempre detto che vincono le squadre che hanno meritato e dimostrato di più. Parliamo di 38 partite, a differenza di tornei brevi, che poi ora non sono neanche così brevi, dove lì sono importanti il sorteggio e le condizioni degli avversari relativamente a squalificati o infortunati e dove c'è meno tempo. In un percorso più breve può spuntare qualcosa di diverso, ma in 38 partite serve regolarità di risultati e di prestazioni e occorre gestire situazioni". Sulle famose 38 partite, proprio la già citata esperienza parla di Conte come di un autentico specialista. "Lo sono in vittorie, ma anche in sconfitte e la mia carriera parla chiaro. Cerco di essere specialista nell'aiutare il club ed i ragazzi: poi se il nostro meglio ci porta a vincere allora è una grande soddisfazione, ma non voglio che si dimentichi che in carriera ci sono vittorie e sconfitte. Domani dispiace non esserci: dopo un campionato del genere vorresti essere lì, con i tuoi tifosi per guidare la squadra ma c'è grande fiducia nel mio staff, nei tifosi e nell'ambiente". Dalle parole sognanti alla realtà che parla di un gruppo acciaccato nel fisico e anche un po' nello spirito dopo il passo falso di Parma che ha gettato alle ortiche un potenziale match point: Conte fa il punto della situazione sugli infortunati, ma prima prova a descrivere in che modo il suo Napoli abbia trascorso gli ultimi giorni. "La settimana è stata corta ma intensa e abbiamo provato a focalizzarci sul lavoro e sulla partita più importante della stagione. La situazione non è cambiata dalla partita scorsa, sotto tutti i punti di vista, sia come infortuni che come condizione: chi era indietro è ancora indietro e chi ha giocato sta molto meglio". A prescindere da chi giocherà, l'impressione collettiva è che gli azzurri siano chiamati ad aggredire la partita per evitare altre brutte sorprese che stavolta potrebbero essere fatali: Conte non la pensa esattamente così. "Non cambia niente: le partite le abbiamo sempre aggredite, dall'inizio, perché questo è il mio credo. che ho sempre cercato di trasmettere. Dipende anche dall'avversario: domani c'è il Cagliari che è una buona squadra e quindi dovremo fare il massimo, rispettando i nostri avversari perché solo così avremo più possibilità di vincere". A prescindere da cosa accadrà a Fuorigrotta, le radioline saranno collegate anche al Sinigaglia di Como, dove sarà di scena l'Inter: Conte ne approfitta per ricordare un aneddoto che oggi sa di premonizione. "Dopo il pareggio contro i nerazzurri dissi 'se vogliamo, possiamo': oggi la squadra sa bene che il lavoro va finito". La stessa Inter che negli ultimi giorni, pur avvolta dal silenzio stampa, ha lasciato trasparire un certo malcontento sull'arbitraggio del match contro la Lazio. "Gli arbitri sono bravi: occorre migliorare il Var e la comunicazione. Serve più chiarezza ma anche più coraggio: tutti si lamentano quando vengono toccati ma nessuno ha avuto il coraggio (usa un'espressione più colorita, ndr) che ho avuto io, raccogliendo settimane di insulti. Purtroppo, la risonanza delle cose che dico io è diversa". Insomma, proseguono le storie tese a distanza tra Conte e l'Inter: tutto, in un senso o nell'altro, finirà domani, insieme a un campionato avvincente ed emozionante in particolare per un Napoli che è rinato al meglio dalle proprie ceneri. "E' stata una stagione molto impegnativa e, come dissi già nel giorno della mia presentazione, qui per la prima volta ho ricevuto prima di dare. Questa fiducia incondizionata è stata un forte stimolo e ora c'è voglia di ripagare questa gente che ci ha sempre supportati, anche nei momenti più zoppicanti".

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