Napoli, ritorno di fiamma per Scalvini per il dopo Kim

La valutazione dell'Atalanta (40 milioni) non spaventa De Laurentiis, alla caccia di un degno erede del sudcoreano

30 giugno 2023
Giorgio Scalvini (Ansa)

Giorgio Scalvini (Ansa)

Napoli, 30 giugno 2023 - La prima urgenza era dotare il Napoli di un nuovo allenatore dopo l'addio di Luciano Spalletti, consumatosi tra l'altro ancora in piena festa scudetto: Rudi Garcia ha di recente riempito questa casella. La seconda diventa trovare un degno erede di Kim Min-Jae, promesso sposo del Bayern Monaco, con la pista che conduce a Giorgio Scalvini che ha improvvisamente acquisito nuovo vigore dopo la frenata delle ultime ore.  

Il costo

  Frenata dettata da due fattori. Si comincia dal deludente rendimento generale e personale ai recenti Europei Under-21, culminati con l'eliminazione dell'Italia addirittura nella fase a gironi e si arriva alle trattative in corso con l'Atalanta per prolungare un sodalizio nato addirittura nel 2015, ai tempi delle giovanili. In realtà niente di tutto ciò pare aver distolto il pensiero fisso di Aurelio De Laurentiis verso il classe 2003, da molti ritenuto uno dei migliori prospetti italiani (e non solo) del ruolo, con tanto di paragoni illustri che fioccano: su tutti quelli con Thiago Silva e Alessandro Bastoni, tanto per restare in tema di talenti svezzati dalla prestigiosa scuola orobica. Prestigiosa e costosa, verrebbe da dire, dato che per meno di 40 milioni nessuna offerta per Scalvini sarà presa in considerazione. Una cifra alta ma non quanto quella che il Napoli si ritroverebbe a dover sborsare per accaparrarsi Robin Le Normand, che potrebbe svincolarsi dalla Real Sociedad dietro pagamento di una clausola rescissoria da 50 milioni. Forse saranno state proprio queste considerazioni a far tornare gli azzurri a caricare a testa bassa per Scalvini, che nel capoluogo campano potrebbe crescere sotto l'ala protettiva di centrali del calibro di Amir Rrahmani e Juan Jesus: possibilmente fornendo più garanzie di quanto fatto nell'annata alle spalle da Leo Ostigard, che per la verità ha avuto un minutaggio troppo scarso per mettere in mostra le proprie qualità.

La formula

  Gli apprezzamenti e le lusinghe ovviamente da soli non bastano a suggellare un affare che si preannuncia comunque complicato, considerando che nel giro di poche settimane partirà il ritiro di Dimaro nel quale Garcia spera di avere tra le mani la rosa quasi al completo. Oltre al costo del cartellino di Scalvini e a una folta concorrenza da battere, a cominciare da quella interna di un'Atalanta che non vuole depauperare troppo il proprio patrimonio tecnico, da trovare ci sarebbe anche la formula dell'eventuale operazione, con il Napoli che spinge per un prestito con obbligo di riscatto per dilazionare il pagamento: l'obiettivo, nonostante i 58 milioni che a breve entreranno nelle casse del club grazie alla cessione di Kim, resta tutelare la salute dei bilanci, un altro pallino di De Laurentiis così come lo è Scalvini, che all'occorrenza può giocare anche all'altezza della mediana. Praticamente il jolly perfetto per Garcia, che non ha intenzione di mandare totalmente in archivio il suo modulo preferito, quel 4-2-3-1 che davanti alla difesa richiede proprio elementi come Scalvini. Chiamarla coincidenza sembra riduttivo.

Leggi anche - Tour de France 2023, la startlist definitiva e la numerazione GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO

Continua a leggere tutte le notizie di sport su