Napoli, le due facce della sosta: la rinascita di Di Lorenzo e l'infortunio di Lobotka

Mentre il difensore segnava una doppietta con l'Italia da capitano di giornata, lo slovacco si infortunava al tendine del ginocchio, mettendo già in preallarme Gilmour per Empoli

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
15 ottobre 2024
Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Giovanni Di Lorenzo (Ansa)

Napoli, 15 ottobre 2024 - Sono gli allenatori a rianimare i giocatori, influenzandone le prestazioni in campo in entrambi i versi, o sono questi ultimi a fare le fortune dei primi? L'annoso dilemma del mondo del calcio si ripropone con vigore oggi in casa Napoli, dove gran parte della rosa è uscita rivitalizzata dai primi mesi della cura Antonio Conte. A sua volta, anche il tecnico salentino sta beneficiando di un parco giocatori nel quale le individualità sembrano tornate quelle dei giorni d'oro, che all'ombra del Vesuvio si ricollegano subito allo scudetto della stagione 2022-2023: se poi un aiuto alla causa azzurra, che già in campionato veleggia con un ottimo primo posto che sembra solo il preludio a qualcosa di veramente grande, arriva anche dalle tante vituperate (da Aurelio De Laurentiis) Nazionali, allora il clima di giubilo è completo. O quasi, perché mentre Giovanni Di Lorenzo, tra l'altro capitano di serata in assenza di Gigio Donnarumma, trascinava l'Italia nel successo contro Israele con una doppietta di qualità e quantità, Stanislav Lobotka si fermava nel match vinto dalla sua Slovacchia contro l'Azerbaigian per un guaio fisico tutto da verificare in vista di Empoli.  

La rinascita di Di Lorenzo

  I titoloni, in attesa di ciò che diranno gli acceramenti per appurare le condizioni del compagno di squadra, se li prende Di Lorenzo, il doppio capitano del doppio azzurro, quello del Napoli e quell'altro della Nazionale, che riesce nell'intento di far allineare i pianeti dopo mesi in cui, per restare in ambito astronomico (e astrologico), ha dovuto fare i conti con Saturno contro. Prima il deludente decimo posto con il Napoli e poi un Europeo altrettanto in sordina: in entrambi i casi, va detto, Di Lorenzo è stato in 'buona' compagnia di due collettivi alle prese con problemi grossi e profondi. Eppure, sia il Napoli sia l'Italia, due entità spesso molto distanti, hanno ritrovato se stessi e lo hanno fatto in poco tempo e con il massimo dei profitti. Insomma, a volte per scacciare una crisi basta poco ed è sufficiente innanzitutto non cadere nel disfattismo e non buttare anche ciò che potrebbe ancora funzionare magari dopo una semplice spolverata. Succede così che il Napoli, in particolare nella figura di Conte, decide di dare ancora fiducia a Di Lorenzo, il capitano in rotta con tutto e tutti in un'estate rovente. E succede così che Di Lorenzo risponde presente, firmando 2 reti nelle 8 presenze raccolte finora in stagione: un bottino, al quale aggiungere la fresca doppietta siglata in Nazionale, che però non rende totalmente giustizia al classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Lo dice innanzitutto la sua estrema versalità: il classe '93 in difesa può ricoprire qualsiasi casella, a prescindere dallo schieramento a tre o a quattro, senza tralasciare le spiccate doti offensive che, sia da quinto sia da terzino, quest'anno stanno tornando alla ribalta. Insomma, un pacchetto completo e da far invidia che però necessita di una sola condizione irrinunciabile: avvertire la fiducia del tecnico e dell'ambiente circostante, pena il rischio di disperdere ogni dote per strada. Lo sa bene Luciano Spalletti, che ha continuato a volerlo nella sua Italia anche nei giorni più bui, quelli in cui tutto era nero sia per la Nazionale sia soprattutto per Di Lorenzo, autore di errori marchiani e gravi amnesie personali che dalle parti di Fuorigrotta avevano già avuto modo di 'ammirare' nel terribile anno post scudetto. Quasi come un cane che si morde la coda, Di Lorenzo più sbaglia e più continua a commettere errori. E viceversa, con la rinascita che ha baciato prima il Napoli e poi la Nazionale, oggi entrambi (di nuovo) ai piedi del jolly sbocciato a Empoli, curiosamente la prossima tappa della capolista. Tappa che potrebbe invece saltare Lobotka, il volto infelice della sosta azzurra.

Ansia Lobotka

Il tendine del ginocchio del regista, uscito dal campo all'83' della sfida contro l'Azerbaigian valida per il Gruppo 1 della Lega C di Nations League, preoccupa non poco in vista del match del Castellani. I verdetti arriveranno solo dopo gli accertamenti del caso, ma le sensazioni a caldo non sono positive sia per l'entità di un danno che all'inizio pareva ascrivibile al flessore della coscia sia per la voglia un po' generale, anche in caso di riscontri positivi dagli esami, di non rischiare un guaio peggiore che possa tenere fuori dai giochi a lungo il faro della mediana azzurra. E poi, a ben vedere, in estate il Napoli ha investito 14 milioni per procacciarsi un alter ego dello slovacco, individuato in Billy Gilmour, a sua volta a lungo inseguito prima della fumata bianca. Senza il triplo impegno settimanale, forse a prescindere dalla mannaia degli infortuni che prima o poi fa visita a ogni squadra, in effetti un colpo del genere va valorizzato e chissà che l'occasione buona non arrivi proprio al Castellani, dove il Napoli si presenterà anche per invertire una tradizione tutt'altro che positiva. Tra i tanti ostacoli, offerti anche da una squadra, quella padrona di casa, protagonista di un ottimo inizio di stagione, con ogni probabilità ci sarà anche l'assenza di Lobotka, il vero emblema dell'ottimo inizio di stagione degli azzurri. Lo stesso Cesc Fabregas, in un passato non lontanissimo non proprio un centrocampista da poco, aveva elogiato lo slovacco a margine della sconfitta del suo Como al Maradona, proprio nella gara antecedente una sosta che si era aperta nel migliore dei modi. Dal ritiro della sua Nazionale, Lobotka aveva lodato Conte, resistendo dunque alle 'avances' di Fabregas e mostrando un'estrema fedeltà alla causa azzurra. Neanche il tempo di godersi la seconda luna di miele con un altro giocatore che sembrava ormai perso e definitivamente involuto dopo la scorsa stagione che il Napoli dovrà probabilmente fare a meno di Lobotka almeno per la gara di Empoli: in attesa degli esami, che dovrebbero avere luogo nella giornata di mercoledì.

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