Napoli, gli azzurri in coro a Castel di Sangro: "Daremo tutto per questa maglia"

Incontro con i tifosi per Raspadori, Mazzocchi, Olivera e Spinazzola dalla sede del ritiro abruzzese: "Stiamo lavorando sodo per preparare una grande annata"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
6 agosto 2024
Giacomo Raspadori (Ansa)

Giacomo Raspadori (Ansa)

Castel di Sangro (L'Aquila), 6 agosto 2024 - Archiviate per una sera le tensioni di questi giorni, tra un mercato quasi bloccato e i postumi della sconfitta in amichevole, la prima dell'estate, contro il Girona, il Napoli si concede ai tanti tifosi presenti nel ritiro di Castel di Sangro nella figura di Leonardo Spinazzola, Mathias Olivera, Giacomo Raspadori e Pasquale Mazzocchi.  

Le dichiarazioni di Spinazzola, Olivera, Raspadori e Mazzocchi

  Questi ultimi due vengono interrogati subito sullo stato della preparazione in vista dell'imminente esordio ufficiale in stagione. "Stiamo lavorando duramente perché in effetti mancano pochissimi giorni alla prima partita che conta. Stiamo mettendo benzina nelle gambe per fare un buon campionato": queste le parole di Mazzocchi, al quale fa eco Raspadori. "Oggi è stata particolarmente dura, ma è in questi giorni che si costruisce qualcosa di importante. Avere tutti i giorni il supporto dei tifosi, che approfitto per ringraziare, alleggerisce le nostre fatiche, che sono tante". Il microfono passa poi a Spinazzola, uno dei primissimi colpi di mercato del Napoli e in generale dell'intera sessione estiva. "In questo mese ho sentito forte l'affetto dei nostri supporter. Finora ho avuto la fortuna di giocare in tante piazze con tifosi molto calorosi: anche per questo non vedo l'ora di esordire con la maglia del Napoli". La parola va poi a Olivera, reduce dalle fatiche della Copa America 2024 e chiamato, verosimilmente, a vivere la sua prima vera stagione da titolare in azzurro. "Mi sento molto bene: è il mio primo giorno qui e sono stanchissimo, ma dobbiamo continuare così con l'obiettivo di realizzare una grande annata". Il suo omologo di destra Mazzocchi invece probabilmente partirà dalle retrovie con l'obiettivo magari di scalare le gerarchie, sfruttando anche l'inedito 3-4-2-1: chissà, magari giocando da braccetto come potrebbe accadere anche a capitan Giovanni Di Lorenzo. "Potrei affiancarmi al difensore centrale: in ogni caso prometto il massimo dell'impegno e la maglia sempre sudata al termine di ogni partita". Il terzino viene poi interrogato sui tanti tatuaggi presenti sul suo corpo. "Ne ho tantissimi anche perché tra le mie passioni c'è il disegno. Il tatuaggio a cui tengo di più è quello sul petto". Non solo le note di colore, in senso metaforico e non: Mazzocchi svela un aneddotto molto toccante sulla scelta del suo numero, il 30. "Un mio amico, che purtroppo ho perso da bambino, era nato il 30: da qui la mia scelta". L'incontro in piazza a Castel di Sangro si chiude con il microfono che passa a Raspadori, che in attesa di notizie dal mercato sarà la punta centrale in Coppa Italia contro il Modena e forse pure nell'altrettanto imminente esordio in campionato in casa del Verona. "Anch'io mi accodo a quello che ha detto Pasquale: daremo il massimo in ogni partita, sudando sempre la maglia".

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