Napoli-Inter, l'ira di Meluso: "Noi penalizzati nei momenti chiave della partita"
Il ds azzurro si scaglia contro Massa e la sala VAR: "Il primo gol nerazzurro nasce da un fallo e sul contatto Osimhen-Acerbi era rigore per noi"
Napoli, 3 dicembre 2023 - Le risposte attese dal posticipo Napoli-Inter erano tante da ogni punto di vista. In primis quello dei campioni d'Italia, chiamati a confermare i segnali di rinascita intravisti nel primo assaggio del secondo mandato di Walter Mazzarri in panchina: segnali che si spengono inesorabilmente contro la traversa colpita da Politano, sulle grandi parate di Sommer ma soprattutto contro i nerazzurri, che invece superano appieno l'esame, prendendosi lo 'scalpo' del Maradona grazie alle reti di Calhanoglu, Barella e Thuram. Un tris che significa ritorno in vetta alla classifica, con allegato controsorpasso alla Juventus, ma anche l'aggravarsi dell'emergenza infortuni: in infermeria finiscono infatti De Vrij e Dumfries, le cui condizioni saranno rivalutate nei prossimi giorni.
Le dichiarazioni di Inzaghi
La disamina di Simone Inzaghi parte dalla partita del Maradona, forse più complicata di quanto racconti il risultato finale. "Nel primo tempo eravamo partiti bene, con quel gol di Thuram annullato per pochissimo. Poi chiaramente di fronte avevamo una grande squadra, i campioni in carica, che ci hanno complicato la vita, ma siamo stati bravissimi a cavarci dalle difficoltà. Ci hanno aiutato la traversa di Politano e le parate di Sommer: sul 2-0 poi - continua il tecnico nerazzurro - siamo diventati padroni della situazione e abbiamo espugnato un campo complicatissimo". Insomma, l'Inter vince, convince e lancia un segnale fortissimo al campionato, al punto che molti parlano di passaggio di consegne del tricolore già avvenuto al Maradona. Inzaghi non la pensa così e, anzi, predica calma. "Siamo solo alla 14esima giornata e non dimentico il recentissimo passato, quello che dopo il primo tempo del match contro il Benfica ci vedeva sui giornali con titoli di ben altro tenore. Anche questo fa parte del calcio: ormai siamo abituati a essere toccati da queste cose".
Le dichiarazioni di Meluso
Come già successo alla vigilia del match, Mazzarri non parla: il compito di presentarsi davanti a microfoni e taccuini tocca a Mauro Meluso, il ds di cui finora si conosceva poco la voce. "Mazzarri non viene perché preferiamo preservarlo da polemiche e tenercelo in panchina. Detto questo, stasera abbiamo subito diverse ingiustizie che sono una mortificazione per noi come squadra e per i nostri tifosi. Crediamo che l'arbitro Massa e la sala VAR siano incappati in una serataccia: può capitare, così come succede anche ai giocatori". L'invettiva di Meluso va nello specifico. "Il primo gol, quello che ci ha tagliato le gambe, è viziato da un fallo di Lautaro su Lobotka: da protocollo il VAR non può intervenire, ma era una decisione facile da prendere anche dal campo. Su Osimhen poi c'era un rigore bello grosso, con Acerbi che tocca il nostro attaccante sul tendine d'Achille, facendogli perdere l'equilibrio: per qualcuno - continua Meluso - il contatto è lieve, ma a quelle velocità il danno procurato è istantaneo. Non facciamo complottismi e dietrologie: diciamo solo che la squadra arbitrale è incappata in una brutta giornata e in decisioni infelici in particolare nei momenti clou della partita".
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