Napoli, Meret: "Buon punto a Bologna. L'Inter? Difficile perda punti, ma noi ci siamo"
Il portiere azzurro parla a Radio Crc del momento dei suoi: "Al Dall'Ara abbiamo disputato un ottimo primo tempo. Dobbiamo imparare a giocare allo stesso modo nella ripresa, senza avere cali"

Alex Meret (Ansa)
Napoli, 10 aprile 2025 - Lunedì sera un malanno di stagione lo ha tolto di mezzo dalla contesa del Dall'Ara ma il suo sostituto, nonché conterraneo, Simone Scuffet non l'ha fatto rimpiangere, mettendo la sua firma sull'1-1 a due facce ottenuto contro il Bologna: la chiacchierata di Alex Meret ai microfoni di Radio Crc parte ovviamente da un pareggio che impedisce di accorciare sull'Inter, ma per diversi motivi da non disdegnare.
Ripensando a Bologna
"Penso che sia un punto importante, fatto sul campo di una squadra che vive un momento di salute ottimo e che ha messo chiunque in difficoltà. Abbiamo guadagnato un punto sull'Atalanta e con il pareggio dell'Inter siamo riusciti a rimanere alla stessa distanza. Per come abbiamo giocato il primo tempo, nel quale abbiamo dimostrato di essere superiori, sicuramente ci dispiace non essere riusciti a portare a casa i tre punti, mentre nel secondo ci siamo abbassati un po' troppo e loro hanno trovato il pareggio. Comunque il Bologna è una squadra forte e ci portiamo a casa questo punto, guardando con fiducia alle prossime gare". Al di là del peso specifico del pareggio del Dall'Ara, i secondi tempi sembrano diventati un problema per gli azzurri, specialmente quando Romelu Lukaku esce dal gioco. "Nella ripresa dovevamo avere il coraggio di continuare a giocare e fare qualche scambio in più dal basso per trovare poi le nostre punte e fargli male negli spazi. Invece abbiamo iniziato a lanciare di più la palla su Lukaku e loro sono stati bravi a coprirlo: per questo siamo andati in difficoltà ad alzare la squadra. Dobbiamo avere più coraggio e personalità nel fare quello step in più e trovare i primi passaggi per liberare il terzo uomo e andare dalle nostre punte davanti. Quando sei in vantaggio inconsciamente tendi a proteggere il risultato acquisito, ma se vogliamo fare il passo in più dobbiamo continuare a giocare allo stesso modo e provare a far male all'avversario". Praticamente le stesse parole affermate dal vice Cristian Stellini, che nell'occasione sostituiva lo squalificato Antonio Conte in panchina, pronto lunedì prossimo a tornare in sella. "Per il gioco del mister è importantissimo l'apporto dei centrocampisti. I nostri attaccanti hanno segnato molto anche se forse non tanto quanto gli omologhi di ruolo di altre squadre. La nostra squadra - continua Meret - manovra molto, tanto che anche i centrocampisti si inseriscono in area di rigore e trovano il gol. Al di là di chi alla fine riesce a mettere la palla in rete, l'importante è che la squadra porti a casa il risultato. Poi, è chiaro: noi siamo contenti che un nostro compagno trovi il gol ma è tutto un gioco di squadra, quindi è fondamentale è che la squadra porti a casa la vittoria con un gol". L'impressione è che quando si inceppa Lukaku, non a caso il fulcro del gioco, l'intero Napoli poi faccia fatica. "Quando difendiamo a uomo, è il riferimento che ci permette di tenere palla e di farci salire. Ci allarghiamo con i centrocampisti mentre gli esterni si alzano proprio per dargli lo spazio di proteggere il pallone per far salire alla squadra. Ovviamente questa manovra la studiamo a seconda dell'avversario e ci sono partite che giochiamo di più in modo diretto con lui e altre invece in cui arriviamo indirettamente in area costruendo con i centrocampi, i terzini e le ali. La soluzione la cambiamo a seconda delle partite".
Verso l'Empoli
Tra le notizie migliori del Dall'Ara c'è stato l'ottimo debutto di Scuffet, decisivo su un palcoscenico tutt'altro che facile. "Penso che abbia fatto un'ottima prova, al di là della parata alla fine che è stata fondamentale. Nella gestione del gioco si è dimostrato all'altezza della situazione contro una squadra che non era facile da affrontare, soprattutto per i portieri, perché giocavano a uomo sui riferimenti. E' stato sempre attento, concentrato e sono contento per lui per la prestazione che ha fatto". Eppure, appunto, la vittoria non è arrivata, non esattamente una novità nelle ultime settimane, spia dunque che in casa Napoli qualche accorgimento va trovato in vista del rush finale del campionato. "Purtroppo non segnamo molto come altre squadre. Ci sono state partite in cui abbiamo creato tanto in fase offensiva ma abbiamo concretizzato poco. Dobbiamo essere più incisivi e determinanti in area di rigore poiché in molte gare siamo andati in vantaggio e c'è stato il rischio di subire gol e perderlo. Dobbiamo essere più bravi a chiudere prima le partite e fare qualche gol in più. Le ultime sfide del torneo si devono affrontare come se fossero delle finali pensando partita dopo partita per vincerle tutte perché questo è il nostro obiettivo. Vogliamo provare a sognare qualcosa di grande". Inter permettendo. "E' una grande squadra e lo sta dimostrando in campo. E' difficile che i nerazzurri possano lasciare dei punti ma se mai dovesse farlo noi dobbiamo essere bravi a sfruttare l'occasione. Dobbiamo provare a rimanere attaccati a loro, vincendo tutte le partite che ci sono rimaste in campionato". A cominciare dalla prossima, quella che lunedì sera porterà l'Empoli al Maradona. "La chiave per vincere è quella di avere lo stesso e identico atteggiamento che abbiamo avuto nelle ultime partite che abbiamo giocato in casa in cui abbiamo sempre fatto una grande prestazione. Non è facile affrontare una squadra come l'Empoli che in questa parte della stagione sta lottando per la salvezza. Ci aspettiamo una partita tosta ma sappiamo che se mettiamo in pratica ciò che sappiamo fare e dimostriamo la nostra superiorità in campo possiamo portare a casa i tre punti che vogliamo ritrovare poiché fondamentali per il nostro cammino". Infine Meret parla della costruzione dal basso, sempre molto discussa, e dell'uso che Conte ne fa. "Il controllo del pallone dipende dall'avversario che affrontiamo e dal modo in cui ci pressa. I difensori devono sapere che siamo noi portieri l'uomo libero e che si devono affidare a noi per liberare qualche spazio per una giocata. Il mister ci fa provare molto la costruzione da dietro. Ci sono delle giocate codificate ma tutto dipende da come ci mette in difficoltà l'avversario. Conte vuole giocare per cercare di saltare la prima linea di pressione degli avversari e creare spazi per trovare le punte in modo diretto in fase offensiva. Non vedo grandi differenze tra lui e gli altri allenatori nella costruzione dal basso. Con Conte però ci prendiamo meno rischi poiché anche se vogliamo giocare cerchiamo di trovare subito gli attaccanti e non c'è l'ossessione del fraseggio da dietro. Ogni allenatore ha la sua idea ed è giusto mettere in pratica quello che ci viene chiesto".
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