Napoli, spunta Mourinho per la panchina. Dettagli e retroscena
Dopo il burrascoso divorzio dalla Roma, lo Special One si guarda attorno per la prossima stagione e lo fa rifiutando l'Arabia Saudita e mandando in avanscoperta Mendes, l'agente amico di De Laurentiis
Napoli, 22 gennaio 2024 - In principio era stato Luciano Spalletti, con i risultati sotto gli occhi di tutto e poi Rudi Garcia, con il bis che sarebbe malamente fallito: Aurelio De Laurentiis potrebbe mettere a referto la speciale tripletta di allenatori portati al Napoli dopo le esperienze a tinte alterne alla Roma. A testimoniarlo c'è la suggestione delle ultime ore che vede José Mourinho molto interessato alla panchina azzurra per l'anno prossimo, al punto da respingere al mittente le ricche lusinghe che arrivano dall'Arabia Saudita.
I dettagli
L'indiscrezione arriva dall'Inghilterra e per la precisione dal Times, che sulle proprie pagine si spinge oltre e ipotizza addirittura un incontro tra lo Special One e ADL pronto a essere organizzato da Jorge Mendes, agente del tecnico portoghese, nonché buon amico e quasi 'consigliere' del patron, nel giro delle prossime settimane. Questa teoria affonderebbe le sue radici anche nella permanenza di Mourinho nella Capitale anche dopo l'esonero che ha posto fino al tormentato rapporto con la Roma: la sede della Filmauro, la location ormai nota delle firme dei contratti in casa Napoli, è sita proprio nel cuore della Città Eterna. Per ora, dalla sponda azzurra, tutto tace. Di mezzo ci sono una Supercoppa da portare a casa nella dura finale contro l'Inter, un campionato da raddrizzare dopo un inizio da brividi e, giusto ricordarlo, un Walter Mazzarri in panchina che fa sì il traghettatore ma non l'allenatore fantoccio. Non a caso, proprio a Riyad il tecnico toscano, andando anche contro il dogma del 4-3-3 fissato negli anni da ADL, ha riportato in auge la difesa a tre, nel segno quindi di un calcio meno bello ma più pratico e utile: lo stesso propugnato da Mourinho, il teorico per eccellenza del 'risultatismo' a discapito del 'giochismo'. Non esattamente la filosofia alla quale, negli ultimi anni, a maggior ragione dopo l'apoteosi scudetto, la piazza partenopea si è abituata. A far riflettere De Laurentiis qualora da Mendes arrivasse una vera e propria proposta per lo Special One sarebbero anche i costi: alti, altissimi, a maggior ragione qualora il Napoli non riuscisse a risalire la china fino alla zona Champions League. L'altra faccia della medaglia è però la carica emotiva, quasi erotica, che porta con sé Mourinho, l'allenatore che come pochi sa far breccia nelle teste dei giocatori e di intere piazze, disposte a schierarsi dalla sua parte anche a fronte di risultati non eccellenti. Per riaccendere l'entusiasmo dopo una stagione con il tricolore cucito sul petto che si è presto sbiadito a Fuorigrotta servirebbe una scossa del genere: un effetto elettroshock che, nei piani del patron, solo Antonio Conte, l'altro nome dei sogni a Castel Volturno, potrebbe garantire. Sarà testa a testa tra i due 'disoccupati' della panchina più ambiti oppure, come già successo in passato, De Laurentiis stupirà ancora con un nome a sorpresa? Per ora il presente del Napoli si chiama Mazzarri, che tra le tante difficoltà deve fare i conti anche con 'fantasmi' ingombranti.
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