Supercoppa Italiana, Napoli-Inter. Mazzarri: "Un'opportunità importante per noi"
Al tecnico azzurro fa eco capitan Di Lorenzo: "In molti ci danno per sfavoriti, ma in una finale può succedere di tutto"
Riyad (Arabia Saudita), 21 gennaio 2024 - Le due semifinali della Supercoppa Italiana hanno emesso il loro verdetto: a contendersi il titolo saranno Napoli e Inter, rispettivamente i vincitori in carica della scorsa Serie A e della passata Coppa Italia. Questa almeno è la storia di una stagione fa: quella attuale vede i nerazzurri in lotta per lo scudetto e protagonisti del lungo testa a testa con la Juventus e i partenopei molto attardati in classifica e, al momento, addirittura fuori dalla zona Europa. Eppure, in una partita secca, in programma lunedì 22 gennaio alle 20 (ora italiana) all'Al-Awwal Park di Riyad, tutto può succedere, come professato a chiare lettere da Walter Mazzarri.
Le dichiarazioni di Mazzarri
Per il momento, il torneo arabo, pubblico allo stadio alla mano, ha emesso una prima sentenza: ci sono squadre italiane che all'estero hanno un seguito superiore rispetto ad altre. Chissà che una vittoria del Napoli, che a livello di tifo parte nettamente sfavorito, non possa ribaltare in parte i valori. "Penso che lo scudetto abbia già fatto crescere il brand. Anzi, una prima crescita c'era stata già con il primo accesso alla Champions League, quando c'ero io in panchina. Detto ciò, spero di portare finalmente a casa questo trofeo dopo aver mancato questa chance in precedenza: in caso contrario, sarei comunque felice di essere arrivato qui, ma dalla squadra mi aspetto più determinazione per provare a cogliere questa opportunità". Per farlo però il Napoli e Mazzarri devono avere la meglio su un'Inter che in stagione, finora, sembra avere poche rivali. "Sono molto forti e hanno un grande allenatore in panchina. Nell'arco di un campionato tutte le formazioni hanno una flessione: anche i nerazzurri, che invece noi affronteremo nel momento migliore. A maggior ragione, dovessimo riuscire nell'impresa, potremmo contare su una bella dose di autostima in più sulle nostre capacità". Per ora le statistiche di quest'annata sorridono all'Inter, che all'alba di dicembre espugnò il Maradona con un rotondo tris che all'apparenza non lascia spazio a molte interpretazioni. "Quella sera il predominio del possesso palla fu nostro, salvo poi incassare tutte le reti in contropiede. Fu un verdetto netto che comunque non fotografa bene né quella partita né i valori, perché fino a prova contraria i campioni d'Italia siamo ancora noi". Rispetto ad allora gli azzurri possono contare anche su qualche innesto in più dal mercato: nelle ultime ore a Pasquale Mazzocchi si sono aggiunti nell'elenco dei volti nuovi Hamed Junior Traorè e Cyril Ngonge. Se queste sono le buone notizie, le cattive riguardano un'infermeria che lascia ancora un punto interrogativo bello grosso sulle condizioni di Diego Demme, Jens Cajuste e Piotr Zielinski, curiosamente proprio in orbita Inter. "Ho a disposizione altri due allenamenti per valutare bene la situazione. Quanto ai nuovi - conclude Mazzarri - so che Traorè avrebbe bisogno di un supplemento di preparazione fisica, mentre Ngonge sta bene in tal senso ed è pienamente a disposizione".
Le dichiarazioni di Di Lorenzo
Dal tecnico al capitano: il microfono passa a Giovanni Di Lorenzo, che sogna di scrivere di nuovo il suo nome sull'albo d'oro del club partenopeo. Per farlo servirà portare dalla propria parte due fattori che sulla carta sembrano sorridere all'Inter: i favori del pronostico e il tifo locale. "Penso che dobbiamo concentrarci su ciò che succede in campo e non fuori. Dispiace non ricevere il pieno sostegno del pubblico di Riyad, ma noi daremo il massimo per i nostri sostenitori presenti a casa e per portare un altro trofeo nella bacheca del club". Insomma, sulla carta il Napoli non ha paura dei tanti ostacoli che lo separano dalla Supercoppa. La realtà, rendimento stagionale alla mano, è però ben diversa e parla di un'annata molto travagliata per i campioni d'Italia in carica, già fuori dai giochi in diversi ambiti: da qui l'importanza crescente verso un obiettivo che magari in estate, nella famosa griglia dei sogni di tifosi e società, avrebbe avuto ben altro peso. "E' un trofeo importante e se stiamo qui a giocarcelo è grazie a ciò che abbiamo fatto l'anno scorso. Il resto non interessa: la squadra sta pensando solo alla partita di domani e al fatto che vincerla ci darebbe un ulteriore slancio per la seconda parte di stagione". Tra il dire e il fare c'è di mezzo un mare, anzi, un oceano chiamato attacco nerazzurro, con frecce come Lautaro Martinez a fare decisamente paura in particolare a un reparto arretrato, quello del Napoli, finora tutt'altro che impeccabile: a tal riguardo, la recentissima virata verso la difesa a tre potrebbe aiutare Di Lorenzo e compagni. "Penso che al di là del modulo sia importante l'interpretazione dello stesso. Sulla carta dovremmo giocare in maniera più difensiva, ma nella pratica può accadere anche il contrario. Sicuramente domani affronteremo una squadra fortissima che può contare su un attacco ricco di stelle: dovremo stare attenti - continua il capitano azzurro - e, quando possibile, provare a renderci subito pericolosi". Sempre a bocce ferme, è l'Inter a godere dei favori del pronostico nonostante i titoli di accesso alla Supercoppa delle due squadre: chissà che alla fine questo ruolo da outsider non si riveli un vantaggio per il Napoli, in effetti non nuovo a sorprendere gli avversari quando reputato più debole (e viceversa). "Penso che in una finale sia sbagliato parlare di favoriti. Di fronte ci saranno due squadre forti che hanno meritato di arrivare fin qui. L'Inter poi è reduce dalla grande prova di forza contro la Lazio: hanno grandissimi giocatori e sono in fiducia, ma noi comunque proveremo fino alla fine a portare il trofeo dalla nostra parte". Il tutto senza due colonne della rosa come Victor Osimhen e André-Frank Zambo Anguissa, impegnati in Coppa d'Africa. "Ci sentiamo via chat e ci siamo fatti gli auguri reciproci. Non possiamo contare su di loro, ma abbiamo l'energia fresca portata dai nuovi acquisti: cito in particolare Mazzocchi, che è con noi ormai già da qualche settimana".
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