Nations League, Israele-Italia 1-2: Frattesi e Kean fanno volare gli azzurri

Con un gol per tempo la Nazionale vince ancora dopo aver battuto la Francia. Nel finale Abu Fani dimezza lo svantaggio, ma è un gol indolore: appuntamento al 10 ottobre contro il Belgio

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
9 settembre 2024
Davide Frattesi in gol di petto contro Israele

Davide Frattesi in gol di petto contro Israele

Budapest (Ungheria), 9 settembre 2024 - Alla Bozsik Arena di Budapest l'Italia gonfia il petto, e non è un modo di dire: proprio un tocco di petto di Frattesi apre le marcature contro Israele, chiuse dalla zampata di Kean prima che nel finale Abu Fani dimezzi lo svantaggio. Per gli azzurri nel recupero c'è da soffrire più del previsto, ma alla fine nessun altro colpo di scena intacca una vittoria che li proietta in cima al Gruppo 2 di Nations League, dando continuità dopo il grande acuto in casa della Francia. Dunque, missione compiuta per la Nazionale di Spalletti, che si ritroverà il 10 ottobre per sfidare il Belgio, intanto sconfitto proprio dai transalpini.

Israele-Italia 1-2, le pagelle di Doriano Rabotti

Tifosi azzurri di spalle durante l’inno di Israele

Le formazioni ufficiali

Shimon sceglie un 4-2-3-1 che tra i pali vede Gerafi, protetto da Yehezkel, Nachmias, Shlomo e Revivo, a loro volta schermati da Abada e Kanichowsky: l'unica punta è Khalaili, assistito da Lavi, Peretz e Solomon. Spalletti replica con un 3-5-1-1 aperto da Donnarumma, con Gatti, Buongiorno e Bastoni in difesa e Bellanova e Dimarco sulle bande: in mezzo al campo tocca a Frattesi, Ricci e Tonali, mentre alle spalle di Kean c'è Raspadori.  

Primo tempo

  Israele parte forte con una fiammata di Revivo, il cui cross basso viene spazzato da Tonali. Al 3' poi prova a inserirsi Abada: prima Gatti in scivolata e poi la coppia Buongiorno-Dimarco perfezionano il disimpegno. Il primo guizzo dell'Italia arriva al 6', quando Ricci prova (invano) a pescare Kean con un lancio lungo: lo stesso fa poco dopo Lavi a caccia di Solomon, contrato alla grande da Buongiorno. All'8' gli azzurri guadagnano una punizione da un'ottima zolla per un fallo di Revivo su Kean: della battuta se ne incarica Dimarco, che cerca la porta ma trova i guantoni di Gerafi. All'11' l'Italia rischia grosso sul filtrante di Kanichowsky diretto verso Salomon: Bellanova si immola e spazza l'area. Al 14' Dimarco ha una nuova chance da calcio piazzato, guadagnato proprio da Bellanova per fallo ancora di Revivo: dopo il tocco di Raspadori, il terzino cerca ancora la porta, ma stavolta la mira è imprecisa. Al 21' proprio Dimarco serve Bastoni, che va al cross per Frattesi: la palla non arriva a destinazione ma torna buona per Dimarco, che prova a calciare con il destro, non il suo piede forte e si vede dai risultati. Al 24' il solito Dimarco viene innescato ancora da Bastoni, ma il massimo del fatturato del suo cross è un calcio d'angolo che non darà frutti. Dopo un inizio complicato, l'Italia è in netta crescita e al 27' sfiora la rete con Bellanova, che da pochi passi mastica il destro su suggerimento di Kean, a sua volta innescato da Raspadori. Al 31' Israele torna pericoloso con una botta da fuori di Solomon che sorvola di poco la traversa. La vera insidia della squadra (in teoria) di casa si chiama Kanichowsky, una spina nel fianco per la difesa azzurra, con Buongiorno che prova a fermarlo con le buone e con le cattive. Niente invece può fermare Frattesi, che al 38', sul filo del fuorigioco, di petto gira in rete il cross di Dimarco, a sua volta pescato da Raspadori. Sulle ali dell'entusiasmo, gli azzurri insistono con Raspadori, che con un'insidiosa conclusione da fuori chiama Gerafi alla difficile risposta in due tempi in quello che è di fatto l'ultimo sussulto del primo tempo.

Secondo tempo

  Israele rientra senza Lavi e Khalaili, rimpiazzati da Jaber e Gloukh. L'Italia schiera gli stessi attori del primo tempo, tra i quali Bastoni e Frattesi: al 51' il primo penetra e lancia il secondo, che va a caccia del bis trovando però stavolta il corpo in uscita di Gerafi. Gli azzurri mancano il raddoppio e, come da copione in questi casi, cominciano a rischiare la beffa: prima ci prova Gloukh con un mancino fuori bersaglio, mentre al 54' serve la replica di puro istinto di Donnarumma sul tocco da distanza ravvicinata di Yehezkel, innescato da un tiro di Peretz diventato assist. Al 60' Jaber lavora benissimo la palla e serve Abada, che calcia di prima intenzione ma trova il muro azzurro. I rimpianti della squadra di casa aumentano al 62', quando con un tap-in Kean realizza il raddoppio dopo che Gerafi si era opposto alla buona alla botta di Raspadori, che poi lascia il campo insieme a Bellanova: a entrare sono Brescianini e Cambiaso. L'Italia insiste e al 65' manda al tiro Tonali: stavolta il portiere israeliano replica alla perfezione. Al 67' Frattesi scarica per Kean, che ci prova con un mancino da fuori che non inquadra il bersaglio. Shimon cambia ancora: dentro Abu Fani e Safuri per Kanichowsky e Peretz. Anche Spalletti mette di nuovo mano alla panchina, gettando nella mischia Udogie per Dimarco. Al 75' Tonali cala il tris con un tap-in da pochi passi dopo una botta deviata di Kean: la posizione irregolare del centrocampista annulla tutto. Shimon intanto si gioca l'ultimo cambia: sale David e scende Abada. Spalletti invece lancia Retegui e Zaccagni per Kean e Ricci, esaurendo a sua volta le sostituzioni. La partita entra in una fase nervosa, con l'Italia che non spinge più in attacco e Israele che a sua volta sembra aver alzato bandiera bianca. Invece non è così, perché al 90' Abu Fani quasi dal nulla riapre i giochi con un gran destro nell'angolino figlio della spizzata di testa di Shlomo, lasciato troppo libero da una disattenta difesa azzurra su un calcio di punizione. Incassata la rete, l'Italia è brava a giocare con il cronometro, guadagnando diverse punizioni in zona offensiva nei 4' di recupero assegnati dall'arbitro Kruzliak, prima che quest'ultimo fischi tre volte.  

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