Roma, l’esonero di Mourinho: sono volate parole grosse tra allenatore e società
I retroscena sul licenziamento dello Special One: De Rossi contattato da tempo
Roma, 17 gennaio 2024 – Il giorno dopo il terremoto in casa romanista, continuano le scosse di assestamento dovute all'esonero di José Mourinho. L'arrivo di una leggenda del club, come Daniele De Rossi, a guidare la squadra dalla panchina, ha aiutato l'ambiente a digerire l'addio del tecnico portoghese, ma proprio come al di fuori di Trigoria, la piazza ha reagito in modo burrascoso alla notizia, anche all'interno del centro tecnico gli animi si sono scaldati in maniera importante.
Mercoledì infatti sono trapelati i primi retroscena sull'addio del tecnico, compreso il colloquio avvenuto nella prima mattinata di ieri tra i vertici del club, famiglia Friedkin compresa, e lo Special One. Stando alla ricostruzione di quanto avvenuto, società e allenatore si sarebbero rimpallate le responsabilità della situazione attuale del club. La società rimproverava a Mourinho alcune mancanze a livello tecnico, mentre il portoghese ricordava i vertici di alcune promesse mancate in questa annata. I rapporti tra le parti erano deteriorati già dalla finale di Budapest persa contro il Siviglia, con il mancato ottenimento della Champions League. Da lì le frecciatine durante il mercato in estate e la decisione di Friedkin di un primo esonero già dopo il tracollo contro il Genoa, con Tiago Pinto a mediare per convincere il presidente a fare un passo indietro, in attesa di avere un sostituto prima di procedere ad allontanare il portoghese.
Martedì si è consumato definitivamente l'addio tra le parti, con l'arrivo di Daniele De Rossi in panchina. Dopo 1696 giorni dal suo addio, l'ex capitano romanista è tornato a Trigoria dove ha condotto il suo primo allenamento, ma la realtà è che il rapporto con la società era stato allacciato già da giorni. L'ipotesi è divenuta presto realtà, con l'addio di Mourinho che si è consumato in tempi molto rapidi, così da concedere anche al neo allenatore tempo di ambientarsi. In 4 mesi l'ex capitano si gioca una fetta importante di carriera, oltre alla permanenza sulla panchina giallorossa. Come tecnico, l'ex Boca Juniors, ha solo qualche mese da allenatore in Serie B con la Spal, dove non riuscì ad aiutare i ferraresi a mantenere la categoria e la ripartenza da zero che gli offre la Roma è un importantissimo reset della propria carriera da tecnico.
E nel caso in cui De Rossi dovesse fallire? Il contratto dell'ex capitano è stato firmato con scadenza a giugno per concedere alla proprietà l'occasione di intraprendere un nuovo percorso tecnico in caso di risultati scadenti da parte dell'ex capitano. Già prima di ingaggiare l'ex capitano, la società aveva avviato i contatti con Xabi Alonso del Bayer Leverkusen e con Thiago Motta del Bologna, ma poi non se ne è fatto nulla, visti anche i risultati molto al di sopra le aspettative che i due allenatori stanno ottenendo con le rispettive squadre.
Quale futuro invece per José Mourinho? L'ipotesi più esotica porta senza dubbio alla panchina del Brasile. Dopo il rifiuto di Ancelotti, il quale ha optato per restare ancora al Bernabeu con il Real Madrid, lo Special One sarebbe un nome di grande scalpore per i verdeoro e chissà che non possa esserci un ritorno di fiamma ora che il tecnico è libero. Altra pista molto facile da battere potrebbe portare all'Arabia Saudita, con la Saudi Pro League che già in estate aveva provato a convincere l'allenatore portoghese a volare nella Penisola Araba.
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