Roma-Napoli 1-1, Angelino pareggia all'ultimo secondo

I giallorossi impattano in pieno recupero dopo aver sfiorato il gol con Paredes, fermato dal palo. Azzurri frenati dopo 7 vittorie di fila e illusi da Spinazzola, ma comunque ancora a +3 sull'Inter

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 febbraio 2025
Angelino (Ansa)

Angelino (Ansa)

Roma, 2 febbraio 2025 –  La striscia di vittorie di fila del Napoli si ferma a 7 e sul prato dell'Olimpico, teatro di un 1-1 che fa eco al medesimo risultato maturato nel derby di Milano. Alla fine, parlando delle due rivali per lo scudetto, i rimpianti ci sono per entrambe: l'Inter manca la chance di accorciare e gli azzurri quella di andare in fuga nonostante il gol dell'ex di Spinazzola. Per una volta a tradire Conte è la coda del match, spesso decisiva in positivo nell'arco della stagione: dopo aver flirtato a lungo con il meritato pareggio, con tanto di palo colpito da Paredes dagli sviluppi di una punizione, i giallorossi, rimpolpati dai cambi di Ranieri (ottimo l'ingresso di Saelemaekers, autore dell'assist) impattano nel recupero con Angelino, per un punticino comunque utile nell'ottica delle posizioni buone per l'Europa. Il Napoli invece resta a +3 sull'Inter, che virtualmente potrebbe agganciare la capolista in caso di vittoria nel recupero contro la Fiorentina.

Le formazioni ufficiali

Ranieri sceglie un 3-5-1-1 aperto da Svilar, con Cristante, Mancini e Ndicka in difesa e Rensch e Angelino sulle bande: in mezzo al campo ci sono Pisilli, Koné e Soulé, mentre a supporto dell'unica punta Shomurodov agisce El Shaarawy. Conte replica con un 4-3-3 che tra i pali vede Meret, protetto da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Spinazzola: sulla mediana agiscono Anguissa, Lobotka e McTominay, mentre la linea di attacco annovera Politano, Lukaku e Neres.

Primo tempo

Il Napoli prova subito a prendersi il predominio del campo con un lungo giro palla, ma il primo pericolo lo crea un cross di El Shaarawy che tuttavia nessuno tra Shomurodov (che aveva avviato l'azione in posizione sospetta) e Rensch riesce a intercettare. Dall'altro lato un filtrante di Lukaku per poco non trova pronto McTominay, anticipato dall'uscita bassa di Svilar e dal disturbo di Ndicka. Al 16' Lobotka lancia in profondità Lukaku, che però mastica troppo il sinistro da ottima posizione. Al 21' Soulé tira dal limite ma trova il muro azzurro: poi ci prova Pisilli, che fa peggio, aprendo troppo l'esterno su sponda di petto di Mancini. Al 23' Lukaku riceve da Neres e mette in mezzo per McTominay, che di piatto grazia un comunque attento Svilar. Ci prova poi El Shaarawy da fuori, ma la palla finisce in curva: la rasoiata di Soulé, servito da un ottimo Shomurodov, è potente ma fuori bersaglio.

Dall'altro lato è micidiale il lob di Spinazzola su lancio dalle retrovie di Lobotka: male in marcatura Mancini e ancora peggio Svilar nell'uscita, mentre uno dei tanti ex in campo è implacabile. La reazione della Roma è in un tentativo di penetrazione di Pisilli, stoppato proprio da Spinazzola, mentre al 32' nell'altra area è Koné, con le buone e con le cattive, a chiudere su McTominay. Al 36' Juan Jesus rischia con un retropassaggio corto di testa verso Meret, con Shomurodov in agguato, ma il pericolo sfuma: poco dopo Rensch arriva male su un lancio dalle retrovie e così il suo appoggio è facile preda di Spinazzola. Al 42' l'ex Ajax chiude in corner su Neres, cercato dall'altro lato da Politano. Complice un corner guadagnato con un sprint vinto da Soulé proprio su Neres, i giallorossi chiudono in attacco, con Meret che con un miracolo respinge il colpo di testa di Ndicka su cross di Cristante. Il minuto di recupero concesso dall'arbitro Fabbri si chiude con un altro giro dalla bandierina dei padroni di casa, che porta a un nulla di fatto dopo un batti e ribatti in area prima del duplice fischio che manda le squadre negli spogliatoi.

Secondo tempo

Le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi: tra esssi c'è McTominay, che al 50' di primo manda alto sulla traversa una sorta di rigore in movimento a chisura di una combinazione con Anguissa e Lukaku. Ranieri apre la girandola dei cambi inserendo Paredes e Saelemaekers per Koné, fresco di ammonizione per una brutta entrata su Juan Jesus claudicante, e un acciaccato El Shaarawy. Il Napoli prova a guadagnare il dominio delle bande: prima a sinistra Neres scocca un tiro-cross fuori bersaglio e poi a sinistra Politano mette una palla bassa a rimorchio che nessun compagno riesce a toccare. Al 61' Angelino chiude un'azione tambureggiante della Roma con un mancino altissimo da zona defilata dopo un rinvio così così di Spinazzola. Ranieri lancia poi Dovbyk, che rileva Cristante. Poco dopo i giallorossi hanno una chance con una punizione guadagnata da Rensch su lancio di Paredes: quest'ultimo cerca la porta e la trova, ma solo nella parte esterna.

Al 72' Politano batte piazzato causato da un tocco di mano di Saelemaekers: Lukaku ciabatta una conclusione comunque quasi letale che Rensch spazza sulla linea prima della segnalazione di fuorigioco. Al 74' Paredes sfiora ancora la rete da una punizione guadagnata da Saelemaekers: stavolta a salvare Meret è il palo alla sua sinistra. Conte inserisce Mazzocchi per Neres per trovare più copertura. Ranieri invece alza ulteriormente il baricentro inserendo Dybala e Baldanzi per Shomurodov e Rensch: dalla panchina azzurra invece si alza Simeone e si siede Lukaku, con Politano e Raspadori che poco dopo fanno la stessa staffetta. I due rischiano quasi di entrare sul tabellino con una ripartenza che Ndicka intercetta in maniera miracolosa. I minuti di recupero sono 5 che la Roma prova a sfruttare mettendo numerose palle nell'area ospite: al 92' quella buona la scocca Saelemaekers per il mancino al volo di Angelino che si insacca all'altezza del secondo palo. I giallorossi, sulle ali dell'entusiasmo, insistono a caccia del clamoroso ribaltone, ma non c'è più tempo: Fabbri fischia tre volte su un risultato che accontenta di più i padroni di casa, mentre il Napoli sciupa la chance di tentare la prima vera fuga sull'Inter.

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