Milan-Inter duello totale. Ci sono Spezia e Sassuolo prima del gran ritorno
Il Diavolo con Rebic e Origi per ritrovare fiducia dopo il ko di mercoledì. Inzaghi teme il Sassuolo: l’anno scorso la sconfitta costò un pezzo di scudetto.
Milano, 13 maggio 2023 – Quello che si presenta oggi pomeriggio alle 18 al "Picco" di La Spezia è un Milan ferito nell’orgoglio dopo la debàcle europea nel derby ma, almeno nelle speranze di Pioli, arrabbiato e pronto a riscattarsi contro la compagine di Semplici, per non rischiare di mandare alle ortiche il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions. Il Diavolo di oggi sarà, però, anche incerottato: dopo il brutto infortunio accorso a Bennacer (stagione finita), il tecnico ha perso, infatti, altre due pedine preziose come Junior Messias e Rade Krunic. Il brasiliano è out per un fastidio all’adduttore, mentre il bosniaco è alle prese con una borsite al ginocchio e il rischio concreto è che non riescano a recuperare nemmeno per i martedì. Sono ben 7, dunque, i giocatori indisponibili, oltre allo squalificato Thiaw, ragion per cui il turn over oggi sarà ridotto all’osso, con scelte di formazioni praticamente obbligate: scontato Maignan tra i pali, in difesa il ballottaggio è tra Kalulu e Calabria a destra, mentre in mezzo giocheranno Kjaer e Tomori, con a sinistra
Theo Herna ndez. In mezzo al campo Tommaso Pobega affiancherà Tonali, costretto a fare gli straordinari visti i forfait di Krunic e Bennacer, mentre in attacco Giroud cederà il posto a Rebic, con Saelemaekers e Origi a supportare. Al posto di Brahim Diaz, invece, Pioli potrebbe avere due opzioni: dare ancora una chance a De Ketelaere o puntare a inserire Vranckx in mezzo avanzando Pobega nel ruolo di trequartista.Per quanto riguarda Rafael Leao, filtra ottimismo per poterlo rivedere in campo nell’euroderby di ritorno, in cui al Diavolo servirà compiere una vera impresa per strappare il pass verso Istanbul: il portoghese sta proseguendo in un lavoro personalizzato tra campo e palestra, mentre il ritorno in gruppo dovrebbe avvenire tra domani e lunedì. Buone notizie, invece, arrivano sul fronte rinnovo la cui l’ufficialità è prevista per la settimana prossima: il Milan pagherà Leao 7 milioni di euro netti a stagione per i prossimi 5 anni, la clausola rescissoria sarà ancora presente ma passerà a circa 175 milioni di euro. (Ilaria Checchi)
Qui Inter
Per il derby c’è tempo. C’è un Sassuolo nel mezzo, sempre nella stessa cornice. Un Meazza che dovrà trattenersi per non festeggiare, visto che la parola d’ordine in casa Inter è "calma".
Lo 0-2 rifilato al Milan non mette ancora al riparo da sorprese e l’accesso alla finale di Champions va conquistato. Come la qualificazione allo stesso torneo per il prossimo anno, visto che il quarto posto non è blindato. Per farlo, magari lanciandosi alla rincorsa di una posizione più alta, bisogna superare uno scoglio storicamente complicato. Il Sassuolo è lo stesso che in questi anni ha rifilato sorprese sgradite a gogò. L’ultima in ordine di tempo lo 0-2 firmato Raspadori-Scamacca nel pieno della crisi che costò all’Inter il tricolore 2022. Non il solo sgambetto. I neroverdi hanno trionfato al Meazza anche in epoca Spalletti e fermarono Conte sul 3-3 a poche giornate dalla fine del campionato stravolto dal Covid. Inzaghi sa che non può sottovalutare la squadra di Dionisi, con la rosa al completo e la testa sgombra, visto che di obiettivi da raggiungere non ce ne sono più. Deve però anche far rifiatare gli elementi che presumibilmente prenderanno parte alla prossima sfida di Champions, in gran parte se non del tutto sono gli stessi che hanno già affrontato il Milan mercoledì sera.
Il turnover sarà massiccio: Handanovic tra i pali, D’Ambrosio e De Vrij in difesa, Brozovic a centrocampo (forse con Gagliardini), Bellanova a destra o a sinistra e la coppia d’attacco Lukaku-Correa. Tutti giocatori che non erano titolari in Coppa. Nelle ultime settimane è accaduto sovente lo stesso, a Empoli il ricambio fu evidente eppure la squadra rispose. Risolta la crisi realizzativa e ritrovata una condizione generale di livello, l’Inter ha infilato tra una competizione e l’altra sei vittorie consecutive.
Uno dei mantra recenti di Inzaghi è proprio "ho bisogno di tutti". Ora più che mai, con gare ogni tre giorni ancora per un altro paio di settimane e poi una o due impegni a seconda di come andrà martedì prossimo, più che uno slogan è una realtà. (Mattia Todisco)
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