Ciclismo, Alaphilippe: "Felice della mia scelta. Ma ora sogno il Tour"

Il francese torna sul suo trasferimento alla Tudor Pro Cycling Team e sulla speranza di una wild card per la Grande Boucle: "Ma ora concentriamoci sul lavoro da fare per la stagione"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
8 gennaio 2025
Julian Alaphilippe (Ansa)

Julian Alaphilippe (Ansa)

Roma, 8 gennaio 2025 – Una delle operazione più suggestive della scorsa sessione di ciclomercato è stato il passaggio di Julian Alaphilippe dalla Soudal Quick-Step, di cui era ormai un autentico simbolo, alla Tudor Pro Cycling Team, una realtà ambiziosa e in netta ascesa ma comunque di categoria Professional e, come tale, ricca di incognite legate alla partecipazione alle gare.

Le dichiarazioni di Alaphilippe

Ai microfoni di CyclingNews, il due volte campione del mondo ha innanzitutto esposto il programma di una stagione che partirà il 16 febbraio dalla Figueira Classic, per poi continuare alla Volta ao Algarve, alla Parigi-Nizza e nelle Classiche del pavé, mentre l'altro colpo di mercato degli svizzeri Marc Hirschi dovrebbe essere il capitano nelle Ardenne. Per Alaphilippe, comunque, la prima missione sarà far capire a tutti di non essere un corridore sul viale del tramonto. "Intraprendenza e aggressività possono sempre battere i numeri della potenza, altrimenti probabilmente non sarei più qui. Mi piace pedalare andando all'attacco. Sto lavorando al meglio e, divertendomi, sto tornando al mio livello più alto, che è il mio obiettivo. Penso che nel ciclismo ci sia bisogno di intraprendenza e di cose straordinarie, che dovrebbero prevalere sui numeri e sui calcoli, che invece oggi hanno la meglio. Stiamo spingendo al limite questo sport, ma a me piace ancora correre seguendo l'istinto ed è così che farò finché sarò in bici". Si passa poi più nel dettaglio al 2025 che Alaphilippe si aspetta, e auspica, nella sua nuova squadra. "Ad essere sincero, quando ho preso la decisione di cambiare non ho pensato alla categoria World Tour: ho pensato solo alle mie sensazioni e a ciò che volevo. Mi sento felice e motivato di far parte di un progetto che so da dove è partito e so dove vuole arrivare. E' una bella sfida per me e sono orgoglioso di farne parte". Una bella sfida, per il francese e per tutti, è oggi anche battere Tadej Pogacar. "E' un fenomeno ed è bello vederlo dominare in maglia iridata. Ma per fortuna non c'è solo lui. Io sono concentrato su di me e non su come batterlo. Sono sempre stato un attaccante e lo sarò anche ora alla Tudor Pro Cycling Team, in cui però sarò anche di valido aiuto per i miei compagni. Non si tratta solo di me, ma anche della squadra: sono molto motivato per questa stagione, nella quale il sogno è il Tour de France. Ora però - continua Alaphilippe - l'importante è pensare al presente e a questa settimana di allenamenti: questo è ciò che possiamo controllare". Il classe '92 tra le righe fa riferimento alla wild card di cui avrebbe bisogno la sua nuova squadra per essere alla Grande Boucle, da sempre il pensiero cardine di un'intera carriera che potrebbe non essere lontana dall'epilogo. "Ho firmato un triennale e so che potrebbe essere il mio ultimo contratto, ma ancora non ci penso. Mi concentrerò su ogni stagione e poi, a 35 anni, vedrò se sarò ancora felice e al top".

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